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L'Italia è tra i Paesi OCSE con la maggiore percentuale di lavoratori con bassa alfabetizzazione linguistica o tecnologica. Solo la Spagna, tra i Paesi UE, ha una situazione peggiore. Questo è un problema significativo in un mercato del lavoro in rapida evoluzione, dove le nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, stanno diventando sempre più rilevanti. Secondo un’indagine di Salesforce, solo un italiano su dieci usa l'IA nel proprio lavoro attuale. Il basso livello di alfabetizzazione linguistica e tecnologica non è particolarmente sorprendente, dato che siamo il quinto Paese UE dopo Romania, Spagna, Ungheria e Germania per abbandono scolastico. In Italia circa l’11% degli studenti abbandona il proprio percorso di studi senza prendere un diploma superiore, con gravi conseguenze sulle proprie prospettive occupazionali. Un altro aspetto critico è rappresentato dalle competenze matematiche e scientifiche dei giovani studenti italiani, valutate dall'OCSE PISA. Rispetto al 2018, l’Italia risulta stabile in italiano, migliora nelle scienze (+9 punti), mentre peggiora in matematica: il punteggio medio in questa materia è infatti diminuito di oltre 15 punti. Tuttavia, mentre nelle scienze sul lungo periodo il risultato è complessivamente stabile, in matematica il peggioramento rispetto alle 4 rilevazioni precedenti è netto. L'analfabetismo digitale in Italia è aggravato da vari fattori, tra cui l'analfabetismo funzionale diffuso tra gli over 50, la mancanza di infrastrutture adeguate (nel 2018 l'Italia era al 43° posto per velocità media della banda larga) e una scarsa diffusione della cultura scientifica rispetto a quella umanistica. Inoltre, le caratteristiche del mercato del lavoro italiano non valorizzano adeguatamente le competenze digitali. #lavoro #digital #itala #lavoroinitalia #competenze #will #willmedia

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Vittorio Zeviani

Ingegnere Gestionale presso Fratelli Carli S.p.A. Società Benefit

3 giorni

1/2 Le competenze digitali e il livello di predisposizione al cambiamento e all'innovazione nei ruoli dirigenziali possono impattare significativamente le dinamiche del mercato del lavoro in tanti modi: 1. Resistenza al cambiamento e all'innovazione: I dirigenti prossimi alla pensione possono essere meno inclini a introdurre cambiamenti e innovazioni nelle aziende. 2. Scarsa competenza digitale tra i dirigenti: La mancanza di competenze digitali può impedire ai dirigenti di sfruttare appieno le nuove tecnologie. Da citare l'implicita diffidenza verso i "nativi digitali" 3. Gap generazionale: Le differenze generazionali possono causare incomprensioni. I giovani potrebbero essere frustrati dalla lentezza nell'adozione delle nuove tecnologie, mentre i dirigenti potrebbero vedere i giovani come impazienti. 4. Mancanza di formazione continua: I dirigenti spesso non partecipano a programmi di formazione continua sulle nuove tecnologie. 5. Politiche aziendali conservative: Le politiche e strutture organizzative aziendali possono non favorire l'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie.

Ciro Barbato

Product Manager in Product Portfolio Governance in Gridspertise

3 giorni

C’è una cosa che non mi torna in queste tendenze. Se ci fosse un bassissimo livello di competenze si avrebbe che chi le competenze le ha, riuscirebbe a trovare lavoro in poche settimane. Anzi, vista la grande richiesta e la bassa offerta questi sarebbero pagati benissimo. Se tutte le persone con competenze fossero assunti e pagati molto bene, chi non ha competenze sarebbe spinto a raggiungere quelle competenze con la promessa di un lavoro ben pagato. Invece spesso queste persone molto competenti vengono scartati nelle selezioni delle aziende e gli stipendi restano bassi. Questo porta a nessuna corsa all’inventire in competenze con il risultato del grafico. In altre parole questa grande richiesta di competenze sembrerebbe falsata. Non ci sono queste assunzioni in massa e stipendi in crescita a dimostrarlo.

Loris Celeste

Art Director JR

3 giorni

Da un Paese che non investe nell’istruzione non c’è da aspettarsi altro.

Lorenzo Vannoni

Master's Degree in Chemistry | Local Guide

3 giorni

Pensate avere un ministro della cultura che pensa che studiare gli egizi sia inutile, che Colombo era coevo di Galileo... Questo la dice lunga sullo stato dell'istruzione nel nostro paese, se i vertici sono ricoperti da certi individui. Inoltre mi chiedo se questi dati tengono conto della mole di giovani fuggiti all'estero e con competenze acquisite e certificate in un altro Paese... Altrimenti, cosa ci aspetta da una nazione che ha un'età media di quasi 50 anni, dunque popolata largamente da uomini e donne che la scuola l'hanno terminata nell'altro secolo?

Igor Mies

Architetto | Libero professionista - Collaboratore presso DeBiasioProgetti

3 giorni

Questo spiega come mai chi entra in parlamento a prendere in mano manovre economiche, fondi europei e finanziamento di progetti, ha come unica soluzione il taglio a sanità e istruzione. Vittime e carnefici di questo circolo vizioso

Un'analisi incisiva e necessaria. La situazione evidenziata da Will Media sottolinea l'urgenza di investire in formazione tecnologica e alfabetizzazione digitale. Solo così potremo colmare il divario competitivo e preparare adeguatamente i lavoratori italiani alle sfide del futuro. È tempo di agire e promuovere una cultura dell'innovazione.

Alessandro Antonini

Senior HR Manager • Change Manager • Professore/Docente

3 giorni

Will Media (sono ironico) Mi sa che il concetto di 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗲𝗱𝗲𝘂𝘁𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ non è più di moda nelle scuole e nella formazione aziendale... meglio fare un bel corso di formazione a tappeto sulla AI generativa a tutti i dipendenti, che colmare le lacune di base (es. ragionamento logico, basi di data mgmt, excel)

Marco Capaci

Quality Manager NDT Level 3

3 giorni

Pochi dati per analisi seria. Come viene rilevato questo risultato? Il livello culturale di un paese necessita di analisi serie ed approfondite non di dati forniti da lobby.

Maria Concetta Del Bosco

Medico specialista in Neuropsichiatria Infantile

3 giorni

Personalmente ho conosciuto persone molto preparate nel loro settore, ma in maniera puntiforme. Non trovo giovani con cultura generale. Per non dire che leggo relazioni tecniche buone ma in una forma grammaticale e sintattica pessima

Camillo Iacono

Direttore presso Albergo Terme San Lorenzo

3 giorni

Giusta osservazione! Dobbiamo scongiurare l'analfabetismo digitale di una fascia di età media,visto che saranno impegnati nel Mondo delle attività economiche per altri 25 anni almeno

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