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Secondo una ricerca condotta da IBM, il 40% della forza lavoro dovrà riqualificarsi nei prossimi tre anni a causa dell'implementazione di AI e automazione. Questo significa che circa 1,4 miliardi di persone su 3,4 miliardi della forza lavoro globale, secondo le statistiche della Banca Mondiale, dovranno acquisire nuove competenze. Questa riqualificazione riguarda principalmente l'adeguamento dei ruoli lavorativi piuttosto che la loro sostituzione con AI generativa. Ad esempio, circa l'87% dei dirigenti prevede che i ruoli lavorativi saranno potenziati dall'AI, con settori specifici come supply-chain (97%), risk management (93%) e la finanza (93%). È interessante notare come ci sia stato un cambiamento nelle competenze ritenute fondamentali. Le competenze STEM, che erano altamente prioritarie nel 2016, hanno perso di importanza, classificandosi al 12º posto nel 2023. Questo declino indica che le competenze tecniche sono ora considerate un requisito di base, mentre l'attenzione si è spostata sullo sviluppo delle competenze umane, le cosiddette soft-skills. I dirigenti sono ora più concentrati sulla gestione del tempo, la collaborazione e le competenze comunicative. Questo cambiamento evidenzia la natura dinamica del panorama delle competenze, suggerendo che le competenze richieste continueranno a evolversi. Pertanto, le aziende devono sviluppare una struttura flessibile per adattarsi a questi cambiamenti. Secondo la ricerca di IBM, le aziende che adottano un approccio alla riqualificazione dei ruoli sperimentano un tasso di crescita dei ricavi superiore del 15% rispetto ai loro pari. #competenze #lavoro #skill #skillmismatch #will #willmedia

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Simone Sistici

Aiuto le persone a uscire dalle gabbie mentali liberando il genio che è in loro

2 settimane

È incredibile vedere come il panorama delle competenze si stia evolvendo nell’era dell’AI. La riqualificazione della forza lavoro è un tema cruciale e posso confermare l’importanza di investire nello sviluppo delle soft skills. Queste competenze umane sono ciò che ci differenzia e ci permette di creare un ambiente di lavoro collaborativo e innovativo. La gestione del tempo, la capacità di lavorare in team e la comunicazione efficace sono fondamentali non solo per affrontare le sfide attuali ma anche per guidare il cambiamento in modo proattivo. Adattarsi e crescere in questo contesto dinamico richiede un approccio flessibile e lungimirante, ed è interessante notare come le aziende che adottano questa mentalità vedano un aumento significativo dei ricavi. È un segnale chiaro che l’umanità nel lavoro non è solo rilevante, ma anche un vantaggio competitivo. Continuiamo a promuovere lo sviluppo delle competenze umane per costruire un futuro lavorativo più prospero e sostenibile.

Chiara Cabrini

Business Developer | Trade Marketing | Marketing Consultant

2 settimane

Chi lavora nel settore della formazione per le imprese aveva già percepito i segnali di cambiamento del panorama delle competenze. Infatti sono sempre più le aziende che investono nella formazione per i propri collaboratori e anche per gli stessi manager, che devono adattarsi ai continui cambiamenti del mercato. Le abilità tecniche come il titolo di studio, la qualifica professionale possono facilmente e rapidamente valutate. Invece le competenze trasversali che includono l’intelligenza emotiva, la capacità di costruire relazioni interpersonali, la capacità di adattamento, di problem solving, la gestione dei conflitti, ecc sono abilità di qualità che la risorsa può portare all’interno di un gruppo per spiccare il volo. Ad esempio proprio il time management che in questa classifica è al primo posto non mi stupisce: in un mondo sempre più connesso e veloce, diventa ancora più rilevante comprendere quanto sia importante utilizzare al meglio il tempo per incrementare le performance che tu sia un imprenditore oppure un dipendente.

Serena Zirpoli

Coach & Head Hunter

2 settimane

Le soft skills stanno finalmente ricevendo la giusta attenzione. Lo vedo dal sempre maggior numero di aziende che si affidano a società di formazione e coaching come la mia. Mettere in risalto le competenze già possedute e svilupparne di nuove è la nuova frontiera della valorizzazione dei dipendenti. Le hard skills sono diventate la base di partenza, le soft skills sono il valore aggiunto della persona. E, in base alla mia esperienza, non sono solo i dipendenti a beneficiare dei corsi sulle soft skills, ma anche (e soprattutto) i manager. Spesso le persone affermano di avere “elevate capacità di leadership”, anche se i veri leader sono molto pochi. Per fortuna, però, non è mai troppo tardi per sviluppare nuove competenze. Competenze che non solo rafforzano il manager e il team, ma l’intera azienda. Confido - e spero - che il numero di aziende con a cuore la formazione continuerà a salire. Soprattutto quando i dati parlano così chiaro.

Il burn out psicologico ed emotivo dei lavoratori, che sono animali umani anzitutto, lo si considera? I diritti e doveri che appartengono a una persona cittadina e residente in un luogo fanno parte della sua cultura. Il verbo "devono riqualificarsi" elude da tale cultura antropologica, che già non sempre raggiunge tutti così facilmente. In termini pragmatici, vivere in una società dove fino a 1 anno fa mercato del lavoro e governi hanno puntato tutto sulle formazioni tradizionali universitarie e non delle materie stem, per poi non fare in tempo a terminare quel ciclo di studio, e passare ad altro requisiti in loop che non ha veramente obiettivi a lungo termine e non ha una sovrastruttura sociale, governativa pronta ad essere sempre così reattiva, rischia di creare belle teorie e infiniti indici di performance ma persone che rischiano un bel corto circuito. Anche perché la i.a. non conosce veramente tutto lo scibile umano e non può. Io direi che andrebbe preso come un mero strumento al pari di altri strumenti tecnologici, consapevoli dei limiti (che già ha l' uomo)

Luca Alberti

Area Sales Manager | Talent Management 🚀 | Passionate HR 🌈 | Temp & Perm Consultant 💥

2 settimane

Condivido in primis le soft fondamentali ovvero 1)time management per "districarsi" nel vortice lavorativo dove saper gestire tempo e soprattutto priorità diventerà fondamentale 2)capacità di lavorare in team anche se non tutte le mansioni prevedono lavoro di gruppo 3)Flex e capacità di adattamento lo metterei addirittura al primo posto, perché a tutte le risorse è richiesto un continuo cambio di approccio al mondo lavorativo non solo per avvento di questa sconosciuta e famigerata AI

Mario G.

Consulente commerciale

1 settimana

Ciò che mi sorprende e che tra le competenze più importanti quelle scientifiche siano all'ultimo posto. A mio parere dovrebbero essere le prime, senza di esse, le altre contano poco. Ma forse questa è o sarà la tendenza per il futuro, meno cose si sapranno e più l'IA potrà suggerirti come farle. Quello che mancherà probabilmente non saranno le nozioni, ma la capacità di acquisirle utilizzando il proprio cervello rendendolo di fatto alla stregua di un muscolo da smettere di allenare.. Sia ben inteso, non sono contro l'IA ma credo che essendo uno strumento estremamente potente, non debba mai sostituirsi al raziocinio degli uomini intendendo per tali quelli che ancora un "cervello" lo usano.. Ogni riferimento alla geopolita è puramente casuale. Immaginate se dovesse essere IA a gestire i conflitti tra Nazioni, ops, mi viene il dubbio che lo stia già facendo..

"Conoscenze specifiche di settore", "Competenze scientifiche", "Lingue straniere" sarebbero quindi considerate "soft skills"? Buono a sapersi...

Fausto Massioni

Digital Temporary Export Manager | Innovation Manager | Certified Management Consultant CMC® | Coach Professionista | Facilitatore Certificato LEGO® SERIOUS PLAY®

2 settimane

Mi sembra riduttivo e fuorviante includere la conoscenza delle lingue straniere fra le soft skill. "La lingua è un’impronta, l’impronta maggiore della nostra condizione umana." (Octavio Paz)

Joschua Tabani

Condivido cosa imparo. Attualmente #comunicazione #produttività #crescita personale 🇮🇹🇩🇪🇬🇧

2 settimane

Leggo questo post. Mentre giro il centro della città locale. (30.000 abitanti, piccola cittadina) Mi fermo. Intorno a me, bar, panifici, edicole e tabacchi. Guardo le persone passare. E penso: Quasi 1 su 2 di tutti quelli che passano dovranno “riqualificarsi”. Sarà. Ma io faccio proprio fatica ad immaginarlo.

Enza Maria Saladino

Professional Business & Career Coach | Empow-Her Coach | PCC COACH, ICF | Digital Marketing Expert & Consultant

2 settimane

Peccato che ancora ci sia molta ignoranza in merito e poca consapevolezza. Mi capita di incontrare persone intelligenti, con CV pazzeschi, esperienze notevoli, che non si rendono minimamente conto di quanto siano importanti le soft skills. Persone che potrebbero risolvere molti dei loro problemi se solo lavorassero sul migliorare la comunicazione e la gestione del tempo

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