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Lancio riuscito per Ariane 6, l'Europa si prepara a porre fine alla "crisi dei lanciatori"

Ariane 6 durante un test.
Ariane 6 durante un test. Diritti d'autore S MARTIN/ ESA-CNES-ARIANESPACE-ArianeGroup / Optique video du CSG
Diritti d'autore S MARTIN/ ESA-CNES-ARIANESPACE-ArianeGroup / Optique video du CSG
Di Aida Sanchez Alonso
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in spagnolo

Intorno alle 21 il lancio del razzo Ariane 6, in migliaia hanno assistito alla nuova impresa spaziale, che apre la strada alla messa in orbita di satelliti per l'osservazione della Terra, la navigazione, la comunicazione o persino per scopi militari

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Migliaia di persone hanno assistito al lancio del razzo Ariane 6 nella Guyana francese. L'Agenzia spaziale europea (Esa) tira un sospiro di sollievo. Quella che il suo direttore generale, Josef Aschbacher, ha definito "crisi dei lanciatori" a "Euronews" sarà un ricordo del passato.

"Si tratta di un momento importante per l'Europa, poiché il razzo ci garantirà un accesso autonomo allo spazio e a tutte le possibilità scientifiche, di osservazione della Terra, di sviluppo tecnologico e commerciali che esso comporta. Grazie a molte nuove caratteristiche di Ariane 6, saremo in grado di trasportare di più e di andare più lontano" si legge nel sito dell'Agenzia Spaziale Europea. "Un passo da gigante per l'ESA", l'ha definito la Nasa.

Nel luglio 2023, con l'ultimo viaggio di Ariane 5, l'Europa aveva perso la possibilità di raggiungere lo spazio e di mandare in orbita satelliti senza affidarsi a terzi. Dopo anni di ritardi nella costruzione di Ariane 6, causati da problemi tecnici, dal fallimento del razzo Vega-C, dalla pandemia e dall'impossibilità di usare i razzi Soyuz dopo l'interruzione delle relazioni con la Russia.

"Con il lancio di Ariane 6 stiamo riconquistando l'accesso allo spazio per l'Europa. Questo è essenziale", osserva Aschbacher dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese. "Entro la fine dell'anno stiamo pianificando il ritorno in volo di Vega-C e quest'anno potremmo avere altri micro-lanciatori.

Ariane 6 durante i preparativi
Ariane 6 durante i preparativiS MARTIN/ ESA-CNES-ARIANESPACE-ArianeGroup / Optique video du CSG

Ariane 6 "aumenterà la resilienza del dominio spaziale europeo in un ambiente geopolitico caratterizzato da rischi e minacce a lungo termine", sostiene il ricercatore dell'Istituto Reale Elcano Félix Arteaga. Sarà inoltre fondamentale per consentire "al settore industriale europeo di competere con altri satelliti commerciali e governativi nel breve e medio termine".

In un momento di boom spaziale, il lancio del nuovo vettore europeo consentirà al continente di mettere in orbita satelliti per l'osservazione della Terra, la navigazione, la comunicazione o persino per scopi militari.

Dopo un'anomalia fra la seconda e la terza riaccensione, il motore Vinci ha portato lo stadio superiore nell'orbita corretta per rilasciare i nanosatelliti e gli esperimenti, quindi si è riacceso un'ultima volta per cominciare a scendere e bruciare nell'impatto con l'atmosfera terrestre.

L'Europa sfida il dominio dei lanci di Elon Musk

Negli ultimi anni l'Europa ha delegato questo compito a società private come SpaceX, l'azienda di Elon Musk, che si è occupata di mandare nello spazio diversi satelliti europei del programma Galileo, a fronte dei ritardi di Ariane 6. Una decisione che il Commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato di aver preso a malincuore. "Non sono contento di quello che è successo, c'erano dei lanci da effettuare e il calendario non è stato rispettato", ha dichiarato nel novembre 2023.

"L'Europa è sempre più consapevole della necessità di essere più autonoma in alcuni settori strategici", spiega Matja Rencelj, analista dell'European Space Policy Institute. "Vogliamo lanciare i satelliti alle nostre condizioni", insiste.

Ma forse non ci siamo ancora. Pochi giorni fa, l'organizzazione europea dei satelliti meteorologici ha scelto l'azienda di Musk per lanciare uno dei suoi satelliti. "Questa decisione è dovuta a circostanze eccezionali. Non compromette la nostra consueta politica di sostegno ai partner europei", ha dichiarato il direttore generale di Eumetsat Phil Evans in un comunicato. Aschbacher in un tweet ha definito la decisione "sorprendente", soprattutto perché arriva a pochi giorni dal volo inaugurale dell'Ariane 6.

La strategia europea per acquistare i servizi di lancio da aziende

Nonostante questa prima battuta d'arresto, il futuro di Ariane 6 conta già ben trenta ordini, 18 dei quali per il lancio delle costellazioni Kuipers, il progetto di Amazon per portare Internet in spazi remoti.

Secondo Rencelj, il lancio di Ariane 6 è un primo passo nella strategia spaziale europea: "Il lanciatore, dopo tutto, è un mezzo per raggiungere un fine, che è davvero quello di aumentare la nostra ambizione nell'uso dello spazio e il suo utilizzo, ovviamente a beneficio dei cittadini europei e dei responsabili politici europei.

Ecco perché sia l'Esa che Arianegroup, l'ideatore del progetto, nutrono grandi speranze per un progetto che è stato concepito anche per portare nello spazio satelliti privati. In futuro, spiega Aschbacher, "vorremmo che aziende più piccole o più grandi sviluppassero il loro nuovo lanciatore".

L'Esa potrebbe quindi essere "il cliente fisso e acquistare i servizi di lancio da queste aziende. Quindi non svilupperebbe più un proprio lanciatore dopo Ariane 6.

Ariane 6 è il primo nuovo modello europeo in trenta anni. Tredici Paesi europei hanno partecipato al suo sviluppo ed è costato quattro miliardi di euro.

La soddisfazione di Meloni e Urso per il lancio di Ariane 6

"Complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile il successo del lancio del razzo Ariane 6, traguardo storico per l'Europa tutta. Un particolare riconoscimento va all'azienda italiana Avio, coinvolta nella produzione di componenti critici, come i motori a propellente solido P120C, utilizzati sia per Ariane 6 che per il nostro lanciatore Vega C". Queste le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, espresse su X dopo il lancio del razzo Ariane 6. "Un successo che ha visto il nostro Paese in prima linea nel supporto finanziario e tecnologico al programma Ariane 6, e di buon auspicio per il futuro dei lanciatori spaziali europei" aggiunge Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.

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