Con il Ppe o con la destra?
La difficile scelta della Meloni

risponde Aldo Cazzullo

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Caro Aldo,
il voto negativo della Meloni alla von der Leyen �, secondo me, un enorme errore politico; si mette nelle �mani� del gruppo Orb�n e compagni. Non capisco.
Iginio Zanini

La rielezione di von der Leyen � la vittoria della Ue burocrate socialista ecologista di stampo franco tedesca e il fatto che la Meloni si sia dissociata dal disastro politico-economico dell’ultimo quinquennio � condivisibile. Ursula sostiene che i prossimi 5 anni saranno decisivi per i prossimi 50 e questo ci preoccupa molto.
Luca Testera Pardi

Cari lettori,
Scegliere � sempre difficile, perch� implica rinunciare a qualcosa. La scelta di Giorgia Meloni � stata molto commentata, da voi e dagli editorialisti italiani. Sulla Stampa Marcello Sorgi vi ha visto la prova finale della trasformazione della Meloni in democristiana: ha votato contro Ursula von der Leyen, ma senza dichiararlo prima e forse con qualche �s� nascosto, quindi senza rompere n� con la presidente della Commissione, n� con la propria famiglia politica, i Conservatori. Ma il giorno dopo Marco Follini, massimo democristianologo vivente, ha fatto notare che la Dc si � sempre guardata bene dall’andare all’opposizione in Europa, restando sempre bene agganciata alla maggioranza, l� dove — aggiungo io — si prendono le decisioni e si spartiscono posti e denari. Nell’intervista a Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini sul Corriere, la Meloni ha fatto notare che il governo di un Paese fondatore e della terza economia dell’Unione avr� comunque voce in capitolo, a prescindere da come ha votato il 18 luglio. Sempre sul Corriere, Sabino Cassese ha sostenuto giustamente che l’interesse nazionale avrebbe dovuto suggerire alla premier una scelta diversa: un Paese molto indebitato come il nostro dovrebbe essere molto attento ai rapporti con le istituzioni europee e con i due Paesi guida, Francia e Germania. Giorgia Meloni rivendica di aver compiuto una scelta politica: mai con la sinistra. In questo, in effetti, � coerente. E l’arroccamento di Francia e Germania sugli stessi nomi e sugli stessi schemi precedenti al voto europeo pu� certo essere criticato. Ma non soltanto lo schema di gioco della Meloni — sostituire i socialisti con i conservatori — � fallito; dovendo scegliere se guardare a destra o allearsi con i Verdi, il partito popolare europeo — vale a dire la Cdu e la Csu, cio� i i tedeschi — hanno preferito i Verdi. Resta da capire se ora esiste uno spazio politico tra il Ppe e i Patrioti di Orb�n, che disponendo di leve finanziarie si � procacciato nuovi alleati, a cominciare dagli spagnoli di Vox. Personalmente, a me pare di no. L’unico tema su cui regge una posizione intermedia tra il Ppe e i Patrioti, sempre pi� apertamente putiniani, � il sostegno all’Ucraina, a cui la Meloni e i suoi Conservatori — a cominciare dai polacchi del Pis — non sono mai venuti meno. Ma la guerra d’Ucraina non sar� infinita, anzi, � gi� durata anche troppo.

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L'ingiustizia

�Io nel groviglio di offerte luce-gas. Ma si risparmia?�

Dopo strenua resistenza devo rassegnarmi ad operare una scelta tra i fornitori di energia nel mercato libero: negli ultimi anni mi � assolutamente convenuto restare nel mercato tutelato (controllavo sempre sul portale di Arera) tranne nel 2023. Adesso cerco di districarmi tra le varie offerte proposte (per la luce pi� di seicento) ma non mi capacito di una cosa: non c’� una singola offerta n� per la luce n� per il gas n� per la combinazione dei due che mi consentir� non dico di risparmiare, ma di pagare come adesso. Tutte le proposte, a prezzo fisso o variabile che siano, sono molto pi� onerose. Per esempio, la bolletta del gas — che uso solo per cucinare — nel mercato tutelato era mediamente di 30 euro, la prima con offerta placet fatta dal gestore che ha vinto la gara nella mia zona � stata di 58 euro. Non si era detto che la libera concorrenza sarebbe stata vantaggiosa per i consumatori? Per l’elettricit� si va dal 10% in pi� a pi� del doppio. Non capisco se mi sfugge qualcosa: non credo che i gestori energetici negli anni di mercato tutelato rischiassero la bancarotta, adesso non mi pare che ci sia nulla di positivo per i consumatori. Non vorrei fare del complottismo, ma alla fine viene un po’ il dubbio che i fornitori facciano cartello. Spero che qualcuno possa illuminarmi su come regolarmi.
Anna Maria Girardi Milano

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GIOVEDI - L'INGIUSTIZIA

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