Pugilato
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Le esatte origini del pugilato sono sconosciute, ma ci sono alcuni reperti storici dei tempi dei Sumeri trovati nell’attuale Iraq datati III millennio a.C. Il pugilato faceva parte dei Giochi Olimpici antichi del 688 a.C. dove i pugili legavano della pelle morbida alle mani e agli avambracci per proteggersi.
Il pugilato sembra scomparire con la caduta dell’Impero Romano prima di fare la sua ricomparsa nel XVII secolo in Inghilterra, dove nel 1880 si iniziarono a registrare i primi incontri amatoriali di pugilato. Inizialmente c’erano cinque categorie di peso: peso gallo, che non supera i 54 kg; peso piuma che non supera i 57 kg; pesi leggeri che non supera i 63,5 kg; peso medio, fino a 73 kg; e pesi massimi che include qualsiasi peso.
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Pugilato
Breve panoramica delle regole
Il pugilato ai Giochi Olimpici ha un regolamento specifico. Solo i pugili amatoriali possono parteciparvi, e questo vuol dire che spesso i Giochi sono il trampolino di lancio per le straordinarie carriere di alcuni dei nomi più importanti in questo sport, incluso Muhammad Ali. Come Cassius Clay, Ali ha vinto l’oro nella categoria pesi massimi ai Giochi Olimpici di Roma 1960.
Tra i 1984 e il 2012, gli uomini dovevano indossare un casco protettivo, regola poi rimossa per i Giochi di Rio 2016, mentre resta in vigore per le donne. Ogni incontro si svolge su tre round di tre minuti ciascuno per gli uomini, e quattro round da due minuti ciascuno per le donne. Alla fine di ogni round, i giudici determinano un vincitore a cui assegnano 10 punti. Il perdente di ogni round può ricevere tra i 7 e i 9 punti, dipende dal livello della performance. Alla fine dell’incontro, ogni giudice somma i propri voti assegnati a ogni round per determinare il vincitore finale.
Storia dei Giochi Olimpici
Il pugilato ha fatto il suo debutto nei Giochi Olimpici moderni nel 1904 e si è disputato in ogni edizione dei Giochi estivi tranne a Stoccolma 1912 perché una legge svedese bandiva il pugilato a quel tempo. La gara femminile è stata introdotta nel programma Olimpico a Londra 2012. Gli Stati Uniti salirono su tutti i gradini del podio a St Louis nel 1904 in quanto erano l’unico Comitato Olimpico nazionale a competere in quell’evento. Il Team USA ha continuato a raggiungere il successo Olimpico in questo sport vincendo 117 medaglie contro avversari come Cuba (78 medaglie) e Regno Unito (62 medaglie).
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Pugilato
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Il pugilato ai Giochi Olimpici ha un regolamento specifico. Solo i pugili amatoriali possono parteciparvi, e questo vuol dire che spesso i Giochi sono il trampolino di lancio per le straordinarie carriere di alcuni dei nomi più importanti in questo sport, incluso Muhammad Ali. Come Cassius Clay, Ali ha vinto l’oro nella categoria pesi massimi ai Giochi Olimpici di Roma 1960.
Tra i 1984 e il 2012, gli uomini dovevano indossare un casco protettivo, regola poi rimossa per i Giochi di Rio 2016, mentre resta in vigore per le donne. Ogni incontro si svolge su tre round di tre minuti ciascuno per gli uomini, e quattro round da due minuti ciascuno per le donne. Alla fine di ogni round, i giudici determinano un vincitore a cui assegnano 10 punti. Il perdente di ogni round può ricevere tra i 7 e i 9 punti, dipende dal livello della performance. Alla fine dell’incontro, ogni giudice somma i propri voti assegnati a ogni round per determinare il vincitore finale.
Storia dei Giochi Olimpici
Il pugilato ha fatto il suo debutto nei Giochi Olimpici moderni nel 1904 e si è disputato in ogni edizione dei Giochi estivi tranne a Stoccolma 1912 perché una legge svedese bandiva il pugilato a quel tempo. La gara femminile è stata introdotta nel programma Olimpico a Londra 2012. Gli Stati Uniti salirono su tutti i gradini del podio a St Louis nel 1904 in quanto erano l’unico Comitato Olimpico nazionale a competere in quell’evento. Il Team USA ha continuato a raggiungere il successo Olimpico in questo sport vincendo 117 medaglie contro avversari come Cuba (78 medaglie) e Regno Unito (62 medaglie).
