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Sinistra in Italia

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
I socialisti Sandro Pertini e Pietro Nenni, qui nel 1946, due tra i maggiori esponenti nella storia della sinistra in Italia.

Citazioni sulla sinistra in Italia.

Citazioni

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  • Anche a sinistra ci sono degli ottimi giornalisti, solo che predicano la filosofia dell'odio. (Michaela Biancofiore)
  • C’è nel Paese una sinistra rancorosa, una sinistra che ha un atteggiamento intriso di pregiudizio, fino ad arrivare addirittura a mancare nell’applauso ancora prima delle dichiarazioni. (Stefano Candiani)
  • Col tempo ho capito che, in quanto intellettuale, è meglio non andare alle manifestazioni. Uno dei difetti enormi degli intellettuali della sinistra italiana è stato quello di farsi portabandiera delle idee. Mentre invece se fossero gli osservatori dei portabandiera delle idee, capirebbero un po' di più. (Francesco Piccolo)
  • Come si fa a governare l'Italia quando il centrosinistra, nelle regioni più sviluppate del Nord, può contare sostanzialmente su Torino, Genova e l'Emilia? (Sergio Chiamparino)
  • Dai tempi di Berlinguer a oggi è avvenuta una mutazione antropologica. Ma non certo con Antonio Panzeri. La mutazione è avvenuta ai tempi di Massimo D’Alema, quelli di Palazzo Chigi “merchand bank dove non si parla inglese”, secondo la definizione di Guido Rossi, senatore indipendente nelle liste Pds, e quelli di “abbiamo una banca” di Piero Fassino. (Paolo Flores d'Arcais)
  • [Nel 2014] Di fronte al Renzi rampante si riapre il baule del fastidio della sedicente sinistra dura e pura verso qualsiasi cosa odori di popolare, di normale, di ordinario, di comprensibile e immediato come sono i messaggi di Renzi e come sono le persone che a quanto pare li recepiscono e li apprezzano. Eppure a me pare di ricordare come veniva scudisciata, la sinistra "di prima", per il fatto di aver perso contatto ed empatia con gli operai, con le donne, con i giovani. La scioccante scoperta che questo naturale "popolo di sinistra" votava piuttosto per Berlusconi o per Bossi. Era vent'anni fa, e da allora per anni non abbiamo fatto altro che girare con la sociologia e la politologia intorno a questo inquietante scenario. Facendo colpa ai capi del centrosinistra di lontananza dalle masse, di eccesso di litigiosità, di un linguaggio astruso e politicista. E oggi? Oggi che, forse più per demerito altrui che per meriti propri, arriva a sinistra un nuovo gruppo dirigente capace di capovolgere questo destino, e di ritrovare l'attenzione e il consenso di lavoratori, giovani, donne, di voti e di persone in carne e ossa dati per dispersi, ecco che gli italiani di cui si piangeva la lontananza diventano tutti «rimbambiti» affamati di «paccottiglia». Lo erano prima quando votavano Forza Italia, lo sono adesso che votano Pd. (Stefano Menichini)
  • Di tutta la storia della sinistra quel che rimane è quel che fecero i socialisti delle origini. Non l'ho fatto io, non l'ha fatto Berlinguer, non l'ha fatto Craxi. L'hanno fatto loro, ed è ancora questa la forza della sinistra. Non altro. (Claudio Martelli)
  • [Nel 2013] È un arco cangiante che va dall'idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del "politicamente corretto", una moda americana di trent'anni fa, e della "Costituzione più bella del mondo". Che si commuove per lo slow food e poi magari, en passant, strizza l'occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. (Francesco De Gregori)
  • Evidentemente il centrosinistra non è abituato a fare opposizione, visto che è riuscito a sopravvivere a un decennio di sconfitte e, nonostante questo, è stato alla guida della Nazione. (Paolo Trancassini)
  • Forse, la sinistra non ha neppure un reale interesse a vincere le elezioni perché già soddisfatta del controllo che esercita su alcuni dei settori chiave della società civile, come la scuola e l'università, la magistratura, gran parte dei media e dell'editoria, nonché del mondo intellettuale. (Piero Ostellino)
  • Già oggi, pochi anni dopo, si stenta a crederci, ma è un fatto: parte della sinistra italiana, per conservare intatta la visione delle sorti progressive quasi garantite, a tratti si spinse a teorizzare che le privatizzazioni e la precarietà, visto che sembravano rese necessarie dalla Storia, allora andavano classificate non soltanto come genericamente progressive, ma anche come di sinistra. (Flavio Baroncelli)
  • Il berlusconismo riassume così perfettamente ciò che le persone di sinistra non sopportano (ricchezza offensiva, ignoranza del limite, spregio per la cultura, clericalismo in campo etico e classismo anticristiano in campo sociale, più il resto che non sono spiccioli) da rendere ovvia la speranza che prima o poi questo momento deprimente e pericoloso della storia italiana finisca. (Michele Serra)
  • In Italia chi sta a sinistra vive meglio. La sinistra abbraccia, è una grande mamma. (Bruno Vespa)
  • [Sulle differenze tra sinistra italiana e francese] In Italia la sinistra è più diversificata e i rapporti all'interno di essa, quindi, più complicati. (Francesco De Martino)
  • Io dico che una politica per una sinistra di governo deve rivolgersi al povero cristo che ha bisogno del sussidio, all'operaio con il posto di lavoro in pericolo, al presidente delle Autostrade e a quello del Sanpaolo. Altrimenti non c'è sviluppo, e anche per l'operaio diventa più dura. (Sergio Chiamparino)
  • [Nel 2016] Io raffiguro la politica italiana [...] con due rubinetti: uno a destra e uno a sinistra. Quello a sinistra gocciola e non c'è stop che tenga perché un giorno va via Civati, un giorno va via Cofferati, un gocciolio continuo. (Denis Verdini)
  • L'antiberlusconismo, con cui la sinistra ha identificato il proprio pensiero e la propria azione negli ultimi vent'anni, rappresenta l'esempio insuperato della volgarità della sinistra italiana in ogni sua gradazione. L'antiberlusconismo ha, infatti, permesso alla sinistra di occultare la propria adesione supina al capitale dietro l'opposizione alla contraddizione falsamente identificata nella figura di un'unica persona, secondo il tragicomico transito dal socialismo in un solo paese alla contraddizione in un solo uomo. Così facendo, la sinistra si è potuta volgarmente riciclare, aderendo al monoteismo del mercato e dirottando su un'unica persona la contraddizione contro cui combattere. Come l'odierno antifascismo in assenza integrale di fascismo, così l'antiberlusconismo ha svolto il ruolo di fondazione e di mantenimento dell'identità di una sinistra ormai conciliata con l'ordine neoliberale. Ingiustizia, miseria e storture d'ogni sorta hanno così cessato di essere intese per quello che effettivamente sono, ossia per fisiologici prodotti dell'ordo capitalistico, e hanno preso a essere concepite come conseguenze dell'agire irresponsabile di un singolo individuo. (Diego Fusaro)
  • La sinistra, a partire da Veltroni, si è concentrata sulla ricerca di "santi laici", per costruire un pantheon di personaggi che potesse legittimarli. Mi dirai che io sono quello che ha messo insieme Santa Teresa, Malcolm X, Gandhi, San Patrignano e Che Guevara...ma io sono un cantante! In una canzone si può dire tutto, perché è uno strumento pop, ma in un discorso politico no. (Jovanotti)
  • La sinistra italiana è la parte peggiore del Paese, perché ne condivide tutti i vizi e le mancanze, ma si crede diversa e migliore. (Fabrizio Rondolino)
  • La sinistra italiana ha sempre avuto per scopo il mantenere un rapporto di totale dipendenza tra Stato e cittadini. Per questo è necessario che siano massimizzate le risorse gestite dalla burocrazia politica e minimizzate quelle dei singoli e delle famiglie. (Renato Farina)
  • La sinistra italiana si ritrova con gli stessi voti dai tempi di Giuseppe Mazzini. Il vero talento consiste nel ripartirli tra liste ogni volta differenti. È come spostare i vecchi mobili di casa una volta all'anno, per avere una inebriante sensazione di novità pur vivendo da sempre nello stesso trilocale ereditato dal nonno. (Michele Serra)
  • Nella sinistra italiana, e quindi nel Pci, c'era un atteggiamento oggettivamente ostile nei confronti dell'omosessualità. Mi sembra fin troppo semplice ed ovvio citare la tessera negata del partito a Pier Paolo Pasolini, le mille difficoltà di Luchino Visconti... [La ragione] non era tanto una questione legata al moralismo. Si pensava che gli omosessuali fossero ricattabili e che, per essere tollerati dalla polizia, potessero essere "usati". C'era di mezzo il mito della "vigilanza rivoluzionaria", insomma. (Diego Novelli)
  • Noi, di fascismi ne conosciamo e ne esacriamo uno solo: quello di chi appiccica questa etichetta a qualunque idea o opinione che non corrisponde alle sue. Di questo giuoco, la nostra sinistra è spesso maestra. Non per nulla lo stesso Mussolini veniva dai suoi ranghi. (Indro Montanelli)
  • Non capisco certi toni, gli insulti, la violenza verbale contro di me: non capisco questa ansia della sinistra che mi dà di Berluschino, di trovare un nemico. È proprio questa sinistra che facendo così è molto berlusconiana. (Matteo Renzi)
  • Per il futuro della sinistra italiana credo sia molto importante la lezione morale, di cultura, intellettuale di Alessandro Natta, un uomo che ha dato un contributo decisivo non solo alla storia del movimento operaio, del Pci, della sinistra italiana, ma lo ha anche dato nel segno di un pensiero illuminista, razionale, antidogmatico. (Piero Fassino)
  • Rileggevo giorni fa Machiavelli e di colpo ho avuto questa modesta illuminazione: non sono gli italiani che vanno verso "la sinistra", è la sinistra che va verso gli italiani, i quali sono inamovibili come la montagna di Maometto. Essi faranno la sinistra a loro immagine e somiglianza. Cioè, molto elegante. (Ennio Flaiano)
  • Se qualcuno si azzarda a dire "La sinistra riparta da..." è NECESSARIO che si risponda subito e senza timore "Stocazzo!". Ne va del futuro del nostro paese. (Matteo Bordone)
  • Sono stufo del fatto che, appena si cerca un accordo su una riforma, subito da sinistra si gridi all'"inciucio", al tradimento. Basta con queste sciocchezze. Basta con l'ansia di non avere nemici a sinistra; io ho sempre avuto nemici a sinistra, e non me ne sono mai occupato. Ho votato Pci quando era comunista anche Napolitano. Ma viene il momento in cui la realtà cambia le cose, bisogna distaccarsi da alcune vecchie certezze, lasciare la ciambella di salvataggio ed essere liberi di nuotare, non abbandonando per questo la tua terra d'origine. Non ce la faccio più a sentir recitare la solita solfa "Di' qualcosa di sinistra". Era la bellissima battuta di un vecchio film, non può diventare l'unica bandiera delle anime belle di oggi. Proviamo piuttosto a dire qualcosa di sensato, di importante, di nuovo. Magari scopriremo che è anche di sinistra. (Francesco De Gregori)
  • «Successe la solita 'osa che succede sempre in Italia». «La sinistra ha perso le elezioni?» (Marco Malvaldi)
  • Umanamente sono di sinistra al 100 percento, ma la sinistra politica di oggi è sconfortante. Non è nemmeno più capace di fare l'opposizione. (Valentina Lodovini)
  • Vorrei che si superassero i due vizi speculari della sinistra italiana: quello della divisione e della tendenza minoritaria e gruppettara, e quella della subalternità al pensiero dominante liberista imbevuta di manie di governismo. (Rosy Bindi)
  • La sinistra italiana degli ultimi anni è all'inseguimento di idee altrui, che il giorno prima sono ignominiose e il giorno dopo sono sue.
  • La sinistra non fa più notizia. È un museo delle cere. È un bene culturale che non produce più idee.
  • Se volti la gabbana da destra a sinistra sei un redento, al contrario sei un traditore.
  • In una prospettiva più ampia, ad annientare la sinistra italiana è stata prima la smarrita diaspora dei compagni di Craxi dopo l'inchiesta di Mani pulite, poi il cieco, sprezzante rifiuto dei compagni di Occhetto, di D'Alema e dello stesso Veltroni di riconoscersi, dopo la catastrofe del modello sovietico, nel socialismo democratico.
  • L'incapacità [del Partito comunista italiano] di fare i conti con le ragioni di fondo che hanno determinato il fallimento dell'esperienza russa e che indurranno i comunisti cinesi alla più drastica revisione ideologica, produrrà due conseguenze fatali per il destino della nostra sinistra: l'isolamento dei socialisti nel faticoso negoziato dal 1955 al 1990 che caratterizzerà l'alleanza con la Democrazia cristiana e il graduale declino dello stesso Pci, fino all'inglorioso alibi del Partito democratico di sinistra e al successivo malcerto approdo nel cosiddetto Partito democratico, con una miriade di micropartiti comunisti a fargli concorrenza.
  • La storia della sinistra moderna, una storia nobile e tempestosa, ricca di contrasti, di scissioni e anche di personaggi ed episodi poco edificanti, comincia in Europa e quindi in Italia dopo il fallimento delle rivoluzioni esplose nel 1848. Quell'esito improvviso e deludente diffonde tra non pochi oppositori dell'ordine costituito l'amara sensazione che il riformismo, la speranza di guadagnare spazi di indipendenza e di libertà nell'ambito di una revisione costituzionale delle strutture sociopolitiche, siano del tutto illusori.

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