La vessillologia è lo studio delle bandiere. Essa affonda le sue radici nell'araldica medievale, ma bandiere esistevano già in epoche precedenti. Oggi si occupa essenzialmente della storia, delle caratteristiche, dei colori, del significato, dell'uso delle varie bandiere degli Stati, delle regioni, dei gruppi politici, etnici o sportivi di tutte le parti del mondo.
Una bandiera è un drappo di stoffa o di altro materiale adatto, spesso sventolato da un'asta rigida, usato simbolicamente per identificazione o per segnalazioni. Deriva da banda (colorata), cioè striscia dipinta. È comunemente impiegata per simbolizzare una nazione. Il termine bandiera è anche usato per indicarne una rappresentazione grafica su altro materiale.
La prima vera e propria bandiera del regno di Napoli fu quella adottata da Carlo I al momento della sua incoronazione a Re di Sicilia. È l'evoluzione del suo blasone in cui erano rappresentati i gigli di Francia, una concessione araldica che il regno di Francia dava, a partire da Filippo il Bello ai nobili di particolare merito.[senza fonte] Sulla cima della bandiera, in linea con quanto rappresentato dallo stemma angioino, vi è il lambello rosso a tre gocce che contraddistingue il ramo cadetto della casa d'Angiò. Il simbolo araldico divenne caratteristico delle famiglie del partito guelfo, capeggiato da Carlo I di Napoli, il quale lo diede in concessione alle casate nobiliari devote al nuovo sovrano di Napoli. Il lambello è rappresentato spesso in una forma tipica detta capo d'Angiò o capo di Napoli.
La prima bandiera della Repubblica Brasiliana fu adottata il 19 novembre1889. Fu ideata da Raimundo Teixeira Mendes, con la collaborazione di Miguel Lemos e del professor Manuel Pereira Reis. Il disegno venne eseguito da Décio Vilares.
La bandiera è verde, con un grande rombo giallo al centro. All'interno del rombo è posto un cerchio blu, con delle stelle bianche di cinque dimensioni differenti e una fascia bianca che lo attraversa. Il motto "Ordem e Progresso" è inscritto sulla fascia. Essa riproduce il cielo della capitale la notte in cui fu proclamata la repubblica.
Nei secoli molti studiosi si sono mossi in un complesso pieno di leggenda e realtà storica, tra Spagna e Sardegna, ma tutt'oggi la sua origine rimane un mistero. La tradizione spagnola la considera una creazione di Re Pietro I di Aragona, quale celebrazione della vittoria di Alcoraz (1096). La battaglia sarebbe stata ottenuta grazie all'aiuto di San Giorgio (il cui stendardo era una croce rossa su sfondo bianco), il quale sarebbe intervenuto lasciando poi sul campo le quattro teste recise dei re saraceni (quattro mori).
A partire dalla seconda metà del XX secolo, in più occasioni è capitato che dei movimenti pacifisti creassero o adottassero delle bandiere particolari come simboli della pace.
L'arcobaleno in particolare, essendo un simbolo di pace presso molte civiltà antiche, è stato spesso utilizzato da intellettuali e pacifisti in varie manifestazioni contro la guerra.
La prima bandiera a raggiungere una certa popolarità fu un'immagine multicolore con una colomba bianca al centro disegnata da Pablo Picasso.
La bandiera della pace con i colori dell'arcobaleno è sicuramente la più nota a livello internazionale, essendo tra i simboli più gettonati al mondo da vari movimenti pacifisti.
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