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Selezione e ricerca di personale

Torino, Torino 17.736 follower

Società di Consulenza HR | Top, Senior e Temporary Management, Talent Acquisition, International Search

Chi siamo

Benvenuti nella pagina ufficiale di KNET Human Resources. Knet HR è il tuo Business Partner nel recruitment nazionale e internazionale a livello: ● C-level & Executive ● Top & Senior Management ● Temporary & Interim Management ● Talent Acquisition ● International Search e nella valutazione delle risorse umane. Offriamo una consulenza tailor-made, creando partnership solide e durature nel tempo con i clienti e i candidati e concretizzando progetti in ambito Risorse Umane di Società e Gruppi italiani ed esteri interessati ad ampliare il proprio organico e far crescere il proprio business sul mercato italiano o internazionale. Abbiamo un focus sulle professionalità dell’area: ● 𝐅𝗶𝗻𝗮𝗻𝗰𝗲 & 𝗔𝗰𝗰𝗼𝘂𝗻𝘁𝐚𝐧𝐜𝐲 ● 𝗧𝗲𝗰𝗵𝗻𝗶𝗰𝗮𝗹 & 𝗘𝗻𝗴𝗶𝗻𝗲𝗲𝗿𝗶𝗻𝗴 ● 𝐒𝐚𝐥𝐞𝐬 & 𝐒𝐮𝐩𝐩𝐥𝐲 𝐂𝐡𝐚𝐢𝐧 con taglio trasversale sulle industries. Lavoriamo con un metodo flessibile, customizzato ogni volta in base alle esigenze del cliente e lo scenario di mercato, ma basato su una struttura verificata. Crediamo nel valore delle persone, nel rispetto, nell'inclusività, nella correttezza e nella riservatezza. Vuoi saperne di più? Contattaci! --- We are your Business Partner in national and international recruitment, for ● Top & Senior Management ● Temporary & Interim Management ● Talent Acquisition ● International Search ● people assessment and development. We craft every project sartorially, creating firm and long-lasting partnerships with clients and candidates. We are focused on 𝐅𝗶𝗻𝗮𝗻𝗰𝗲 & 𝗔𝗰𝗰𝗼𝘂𝗻𝘁𝐚𝐧𝐜𝐲, 𝗧𝗲𝗰𝗵𝗻𝗶𝗰𝗮𝗹 & 𝗘𝗻𝗴𝗶𝗻𝗲𝗲𝗿𝗶𝗻𝗴 and 𝐒𝐚𝐥𝐞𝐬 & 𝐒𝐮𝐩𝐩𝐥𝐲 𝐂𝐡𝐚𝐢𝐧 professionals. Our method is flexible and customised on each project. We work ethically. Conctact us!

Sito Web
http://www.knethr.com
Settore
Selezione e ricerca di personale
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Torino, Torino
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2011
Settori di competenza
Ricerca e Selezione, Head Hunting, Valutazione del Potenziale, Assessment center, Recruitment, Executive Search, Top & Senior Management, Temporary Management, Middle Management, Talent Acquisition, International Search, Analisi del clima aziendale e Assessment e Development

Località

Dipendenti presso Knet Human Resources

Aggiornamenti

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    Why hiring an Italian engineer for your company? Italian engineers can bring a valuable combination of technical and soft skills, together with creativity, to your team. 🔝 Technical Skills: Italy has a strong engineering tradition, and Italian universities such as Milan Politecnico and Turin Politecnico, respectively #1 and #2 in the national technical university ranking, teach a large number of engineers each year. They usually graduate in mechanics, aerospace, robotics, and automotive engineering. 🔝 Innovation and Design: Italians are known for their creativity and design sense, useful for companies that are looking to develop innovative new products or services. 🔝 Cost-competitiveness: Compared to some Northern European countries, the cost of hiring engineers in Italy can be more competitive, thus they may be motivated to relocate to another country for career development. 🔝 Easy hiring: There is no need for a Visa or sponsorship when dealing with Italian nationals for companies part of the European Union. Italian engineers are mainly focused on some industries: 𝐌𝐚𝐧𝐮𝐟𝐚𝐜𝐭𝐮𝐫𝐢𝐧𝐠: especially in sectors like machinery, automation, automotive, and aerospace. 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐞: The reputation of Italian car design and engineering is world-renowned. 𝐄𝐧𝐞𝐫𝐠𝐲: With a growing focus on renewable energy, there are more and more Italian engineers with expertise in solar, geothermal, and wind power. 𝐋𝐮𝐱𝐮𝐫𝐲 𝐚𝐧𝐝 𝐅𝐚𝐬𝐡𝐢𝐨𝐧: Italian expertise in design and engineering extends to luxury goods like fashion, furniture, and jewellery. They usually move to the major industrial hubs in Europe, especially the ones that are well connected to Italy via plane, train or car, such as: 🇩🇪 Munich, Frankfurt, Stuttgart, and Düsseldorf in Germany 🇨🇭 Zurich, Geneva, Basel, and Lausanne in Switzerland 🇫🇷 Paris, Lyon, Toulouse, and Bordeaux in France 🇬🇧 London, Manchester, Birmingham, and Cambridge in the United Kingdom. 🇳🇱 Amsterdam, Rotterdam, and Eindhoven in the Netherlands To know more and get in touch with talented Italian engineers looking for their next career move in Europe, book your call here: https://lnkd.in/d6hRgV_4.

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    È difficile definire un numero preciso di responsabili del controllo di gestione in Italia, dato che la figura professionale non è ancora pienamente normata. Su Linkedin si contano oltre 20.000 profili con la dicitura "responsabile controllo di gestione" in Italia. In quali settori sono più utili i responsabili del controllo di gestione? La figura del responsabile del controllo di gestione è tipicamente inserita in contesti strutturati e manageriali, anche se di dimensioni medie. Risulta particolarmente utile in contesti complessi e dinamici, dove è necessario un controllo accurato dei processi e delle performance. Di solito queste figure sono maggiormente richieste nei seguenti settori: ◽ Industria: Le aziende manifatturiere hanno bisogno di controller per monitorare i costi di produzione, ottimizzare le scorte e migliorare l'efficienza operativa. ◽ Finanza: Le società finanziarie e bancarie li impiegano per gestire i rischi, valutare le opportunità di investimento e rispettare le normative. ◽ Retail: Le aziende di vendita al dettaglio utilizzano i controller per analizzare le vendite, ottimizzare i prezzi e gestire le filiali. ◽ Servizi: Le società di servizi, come quelle di consulenza o informatica, se ne avvalgono per controllare i costi dei progetti, la redditività dei clienti e la produttività dei dipendenti. ◽ Pubblica amministrazione: Anche gli enti pubblici stanno iniziando a riconoscere l'importanza del controllo di gestione per migliorare l'allocazione delle risorse e l'efficienza dei servizi. Quali sfide devono affrontare i responsabili del controllo di gestione per il futuro? Come tutti i professionisti che operano a livello aziendale in ambito AFC, i responsabili del controllo di gestione dovranno affrontare tre grandi ordini di sfide nel prossimo futuro: ⬆ La necessità di essere non solo competenti a livello digitale, ma anche conoscere le nuove tecnologie che stanno cambiando i processi aziendali: L'intelligenza artificiale, l'automazione e l'analisi dei big data stanno infatti cambiando rapidamente il modo in cui le aziende operano. ⬆ La complessità crescente, con aziende sempre più strutturate e ramificate, spesso con diverse business unit e procedure altrettanto complesse ⬆ La richiesta di competenze trasversali: Non bastano le competenze tecniche, che devono essere acquisite, i Controller dovranno sviluppare anche competenze trasversali importanti, dovendo confrontarsi con stakeholder differenti, presentare dati e analisi a board spesso compositi e internazionali, raccogliere informazioni e interfacciarsi con tutti i reparti aziendali.

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    Chief Innovation Officer: i responsabili dell'innovazione nelle aziende Nei settori ad alto livello tecnologico e digitale, con un tasso di cambiamento elevato, da qualche anno la C-suite si è arricchita di una nuova figura, il Chief Innovation Officer (CINO), detto anche più semplicemente Innovation Manager. Si tratta di una figura professionale di alto livello con la responsabilità di gestire i processi di innovazione all'interno dell’azienda. Ha funzioni manageriali ma anche analitiche e strategiche a stretto contatto con il senior management team, perché si occupa di: ➡ Identificare nuove opportunità di innovazione sia a livello dei prodotti/servizi che eroga l’azienda sia a livello di processi e modelli di business. ➡ Sviluppare e implementare strategie di innovazione sulla base degli obiettivi e della vision aziendale. ➡ Promuovere la cultura dell'innovazione all'interno dell'azienda, incoraggiando creatività, pensiero laterale e proattività. ➡ Analizzare, valutare e misurare l'impatto delle attività di innovazione sul business. In quali settori sono più utili i Chief Innovation Officer? La figura è richiesta in settori ad alta intensità tecnologica, come: ◽ ICT (Information and Communication Technology) ◽ Automotive ◽ Aerospazio ◽ Pharma e chimico Tuttavia, l'innovazione è un fattore chiave per rimanere competitivi in un mercato dinamico e aleatorio come quello attuale, per cui sta diventando sempre più importante anche in settori tradizionali come quello dei beni di consumo per il vasto pubblico, il retail, la manifattura e i servizi economico-finanziari. Le competenze cercate sono sia tecniche (e spesso legate alla solida conoscenza del tipo di prodotto/servizio trattato), sia di leadership, sia più trasversali, e includono: ✅ Visione strategica e capacità di tradurla in piani di azione ✅ Pensiero creativo e capacità di problem solving ✅ Comunicazione efficace e capacità di relazionarsi con persone di diverse culture e background ✅ Conoscenza delle tecnologie emergenti e costante aggiornamento Non ci sono dati precisi sul numero di Chief Innovation Officer presenti in Italia, ma si stima un forte incremento che ha portato tante grandi aziende in vari settori a dotarsene, dal mondo bancario e assicurativo, alle telco e al mondo dell’aerospazio.

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    Bilancio di sostenibilità: opportunità per le PMI italiane nella catena di fornitura delle grandi aziende. In Italia, al momento, la 𝐫𝐞𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐁𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐨𝐧 è 𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞. Lo 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫à, 𝐝𝐚𝐥 2026 (inteso come anno fiscale, quindi dal 2027), 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭à 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐚𝐭𝐞 (a meno che non siano micro-imprese, con meno di 10 dipendenti e un fatturato sotto i 2 milioni di euro), mentre per le grandi imprese non quotate si fa riferimento all’anno fiscale 2025 se hanno più di 250 dipendenti, più di 25 milioni di euro di stato patrimoniale e oltre 50 milioni di euro di ricavi netti (due delle tre condizioni sono sufficienti). Ma le piccole e medie imprese possono beneficiare della 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚, 𝐯𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚, 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à, per diversi motivi. Il principale è il 𝐯𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐥𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐢 𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 (che sono invece obbligate). Se anche la piccola o media impresa non ha un obbligo diretto, le grandi aziende sono tenute e dimostrare il loro impatto ambientale e sociale lungo tutta la catena del valore e possono chiedere ai fornitori, vecchi e nuovi, di rispondere a certi criteri. Se l’azienda ha già in atto le procedure necessarie per la rendicontazione delle sue attività e del loro impatto ed è in grado di produrre la documentazione a riguardo si troverà avvantaggiata rispetto a chi non ha ancora iniziato il percorso. Percorso che prevede tempi non brevi, dovendo coinvolgere tutti i soggetti aziendali e diventare parte integrante non solo dei processi, ma anche della cultura d’impresa. Vantaggi di marketing: 𝐫𝐞𝐩𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 dell’azienda avranno un impatto positivo di fronte a un pubblico e a una platea di consumatori sempre più attenti all’impatto ecologico e umano delle imprese economiche. Vantaggi a livello di 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐥 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐨: banche e istituti di credito sono sempre più attenti a capire l’azienda, e la sua affidabilità, in modo complessivo. Inoltre ci sono linee di credito dedicate alle imprese sostenibili cui si potrebbe accedere. 𝐕𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à: minori rischi (ambientali, sociali, di relazione con i dipendenti) significa migliore gestione e performance aziendale. Per approfondire si rimanda a questo articolo sul sito di Assolombarda: https://lnkd.in/dcAqJFCr

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    Quali industries traineranno la richiesta di figure manageriali per la seconda metà del 2024? 𝐓𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐠𝐫𝐞𝐞𝐧 🌱 Il processo di digitalizzazione delle aziende e l'attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale – incluso l’obbligo di certificazione che entrerà in vigore entro il 2026 per tutte le grandi aziende, anche se non quotate – traineranno la maggior parte delle richieste di professionisti c-level in grado guidare questi processi complessi. In particolare saranno richieste competenze nella 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢, finanziari e operations soprattutto, l’𝐢𝐧𝐭𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐀𝐈, 𝐈𝐨𝐓 𝐞 𝐜𝐥𝐨𝐮𝐝, l’analisi e la capacità di prendere decisioni strategiche sulla base di 𝐛𝐢𝐠 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐛𝐮𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐜𝐞 e la capacità di integrare nei processi aziendali politiche e pratiche di 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à. 𝐄-𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐞 𝐞 𝐥𝐨𝐠𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 🌍 I ritmi sostenuti di crescita del settore determinano la richiesta di manager esperti in 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐥𝐲 𝐜𝐡𝐚𝐢𝐧, 𝐥𝐨𝐠𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐦𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞. Questi professionisti sono chiamati a gestire le piattaforme di e-commerce, i processi logistici, la supply chain produttiva secondo principi di ottimizzazione ed efficientamento dei processi e a sviluppare piani di marketing dedicati. 𝐈𝐧𝐝𝐮𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚 4.0 🏭 Stabilimenti sempre più automatizzati, procedure digitalizzate, uso massiccio di robotica e IoT stanno cambiando il volto dell’industria italiana e creano la necessità di manager che sappiano non solo gestire questi processi, ma anche 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐛𝐮𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬 𝐛𝐚𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞 𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚. In crescita anche i settori della 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞, che si basa su una richiesta di benessere e medicina più flessibile, vicina e personalizzata, dell’𝐢𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 e della 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (soprattutto quella online e legata alle competenze digitali). #industria #sostenibilità #AI #innovazione #tecnologie #digitalizzazione #clevel #manager

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    La trasformazione digitale in azienda: a guidarla il Digital Transformation Manager Figura che sta diventando sempre più attuale e interessante, il Digital Transformation Manager è un professionista in grado di guidare le aziende nella trasformazione digitale. Il suo obiettivo è sia strategico che operativo e consiste nello sviluppare un piano di azioni per portare tutti i reparti aziendali verso la digitalizzazione, formare le persone e indicare procedure e processi da adottare. Le sue responsabilità comprendono: ✅ Sviluppo della strategia digitale: dall’analisi del mercato, dei competitors e soprattutto della situazione e degli obiettivi aziendali, fino alla creazione di un piano complessivo di azioni per raggiungere il livello di digitalizzazione desiderato ✅ Pianificazione delle azioni: queste possono essere svariate, dalle più tradizionali (l’introduzione di nuovi sistemi gestionali o di un sito e-commerce) ai più innovativi, come l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale, con budget, tempi e il dettaglio delle azioni da intraprendere ✅ Gestione del cambiamento: sia nei processi aziendali sia nel modo di lavorare delle persone e prevede comunicazione, ascolto e formazione ✅ Monitoraggio e valutazione dei risultati. Le competenze del Digital Transformation Manager rientrano in 3 grandi aree: ➡ a livello tecnico la conoscenza approfondita delle tecnologie digitali, incluse quelle emergenti dalla blockchain all’AI ➡ a livello di soft skills la capacità di leadership per guidare il cambiamento e di comunicazione a tutti i livelli per coinvolgere le persone ➡ competenze di project management per tenere insieme tutti gli attori e gli strumenti coinvolti nel processo di trasformazione Trattandosi di una figura non sempre convenzionale, che coniuga competenze digitali con un forte senso del business e la conoscenza del settore di riferimento, spesso la ricerca necessita di un approccio ampio, in grado di andare a coinvolgere figure di esperienza in un certo segmento di mercato con forti attitudini all’innovazione e al cambiamento. Se stai cercando un Digital Tranformation Manager puoi contattare il nostro team direttamente a questo link: https://lnkd.in/dxtVXCAx per una condivisione di obiettivi e requisiti.

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    Ricerca e selezione di profili C-level: l'intelligenza artificiale come alleato L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro. E naturalmente il mondo della ricerca e selezione non è escluso. Anche quando si tratta di profili elevanti come i dirigenti C-level l’utilizzo di strumenti basati sull'AI può portare a notevoli 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢: 𝐄𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚: scopo primario dell’uso dell’AI è automatizzare compiti ripetitivi e dispendiosi in termini di tempo, come lo screening dei CV e la ricerca dei candidati. Questo permette ai recruiter di concentrarsi su attività più strategiche, come la creazione di una relazione professionale personalizzata con i candidati e la valutazione delle loro competenze e del loro percorso professionale. 𝐀𝐜𝐜𝐮𝐫𝐚𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚: l’AI è in grado di raccogliere e analizzare un'ampia gamma di dati per identificare i candidati con le migliori competenze e caratteristiche per il ruolo. Compito del consulente di selezione, però, identificare le giuste domande e i giusti criteri per questi profili di alto livello. 𝐎𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭à: la macchina può aiutare a eliminare i pregiudizi inconsci dal processo di selezione, valutando i candidati solo sulla base di skills ed esperienze, quindi focalizzandosi su dati il più possibile oggettivi. 𝐑𝐚𝐩𝐢𝐝𝐢𝐭à: la velocità con cui l’AI raccoglie e analizza i dati è una delle sue principali caratteristiche. In quali fasi del processo di selezione è più efficace? 1. 𝐒𝐜𝐫𝐞𝐞𝐧𝐢𝐧𝐠 𝐚𝐮𝐭𝐨𝐦𝐚𝐭𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐕: l’AI è capace di analizzare migliaia di CV in pochi secondi da una grande varietà di fonti, tra cui database, social media e siti web di annunci, identificando quelli che meglio si allineano con i requisiti della posizione aperta e scartando coloro che non raggiungono i requisiti minimi. 2. 𝐕𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢: può analizzare le risposte dei candidati a domande preimpostate dal consulente di selezione, valutando le loro competenze, esperienze e soft skills in modo oggettivo e fornendo una classifica dei più allineati alla posizione. 3. 𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐚𝐥𝐞𝐧𝐭𝐢 "𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐯𝐢": quando si seleziona per profili di alto livello, che richiedono discrezione e ricerche mirate, spesso si fa riferimento in modo esclusivo ai candidati passivi, coloro che quindi non sono in ricerca attiva e non hanno risposto a un annuncio di lavoro. L’AI aiuta a trovare questi talenti di difficile reperimento. 4. 𝐅𝐚𝐬𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐪𝐮𝐢𝐨 𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐦𝐞𝐧𝐭: l’AI è in grado di supportare nella scelta delle domande più utili, nella conduzione dei primi colloqui di screening e nella valutazione delle risposte. Può analizzare sia testi scritti che audio e video e aiutare a comprendere soft skills come leadership, capacità relazionali o cognitive, la personalità e la motivazione dei candidati, emozioni e atteggiamenti. #thefutureofwork #HR #ricerca #selezione #recuitment #AI #Clevel

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    Why and when 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐞 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐭𝐲 𝐨𝐫 ���𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐚𝐥 𝐟𝐢𝐫𝐦𝐬 should hire 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐢𝐦 𝐨𝐫 𝐟𝐫𝐚𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐫𝐬? And what are the benefits of this kind of hire? Interim managers can act as 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐫𝐲 𝐥𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫𝐬 for private equity or venture capital firms, providing specific expertise during some of the critical phases of portfolio companies’ development. What are the 𝐦𝐚𝐢𝐧 𝐫𝐨𝐥𝐞𝐬 they are asked to fill? 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐠𝐢𝐧𝐠 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐜𝐭𝐨𝐫/𝐂𝐄𝐎: who has the responsibility to lead the company, defining the strategy for its growth and structuring teams and departments, responding to the investors/stakeholders’ directions 𝐂𝐅𝐎 𝐨𝐫 𝐅𝐢𝐧𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐫, who will have full control on all economics and financial aspects, supervising and monitoring the feasibility and benefits of operations or investments 𝐂𝐎𝐎, coordinating all operations, from production to supply chain, warehouse and logistics, and customer service, with the aim of executing the company's strategy 𝐒𝐚𝐥𝐞𝐬 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐜𝐭𝐨𝐫, who plays a key role in defining the sales strategy, developing new business channels, building an effective sales team and sometimes managing key customers as well 𝐇𝐞𝐚𝐝 𝐨𝐟 𝐇𝐑, who ensures that people in the company are aligned with the strategy, motivated, trained and enabled to develop their full potential. Here are some 𝐤𝐞𝐲 𝐫𝐞𝐚𝐬𝐨𝐧𝐬 𝐰𝐡𝐲 𝐏𝐄 𝐨𝐫 𝐕𝐂 𝐟𝐢𝐫𝐦𝐬 𝐰𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐟𝐢𝐧𝐝 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥 𝐭𝐨 𝐡𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐢𝐦 𝐦𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐫𝐬: 𝐄𝐱𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢𝐬𝐞: interim managers are usually senior manager in the industry with a great wealth of knowledge and experience, which is especially valuable for companies undergoing a transition or facing specific challenges. They can quickly assess various kinds of situation and take decisive action very quickly. 𝐂𝐨𝐬𝐭-𝐄𝐟𝐟𝐞𝐜𝐭𝐢𝐯𝐞: even if their expertise requires an adequate retribution, hiring an interim manager can be more economical than bringing on a full-time employee, particularly for short-term projects. 𝐎𝐛𝐣𝐞𝐜𝐭𝐢𝐯𝐞: interim managers provide an objective perspective on the company's challenges and opportunities, as they are not beholden to internal politics, generational conflicts or other biases due to a long stay in the company. Last but not least, 𝐬𝐰𝐢𝐟𝐭𝐧𝐞𝐬𝐬: an interim manager usually is available in a short time and is effective from day one. In need of a strategic or operative consultation about how to support the companies in your portfolio to grow and thrive? Contact us here: https://lnkd.in/d6hRgV_4 to have a clear overview of the interim managers market and get in touch with the most fitting for your project in complete confidentiality. #privateequity #venturecapital #SGR #fondi #csuite

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    Investire in start up: biotecnologie, cybersecurity e logistica i settori nel mirino delle società di venture capital. Quali le figure chiave per sostenere questi investimenti? I settori più interessanti per le società di venture capital nel corso del 2023 sono stati biotecnologie, sicurezza e logistica. 𝐁𝐢𝐨𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐞: la ricerca di nuove terapie, la medicina personalizzata e lo sviluppo di organi artificiali stanno attirando notevoli investimenti 𝐒𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚: la crescente digitalizzazione e l'aumento delle minacce informatiche richiedono soluzioni innovative per proteggere la sicurezza dei dati e l'efficienza dei sistemi 𝐋𝐨𝐠𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚: le nuove modalità di acquisto e produzione determinano la necessità di ottimizzare le catene di approvvigionamento e spingono verso tecnologie all'avanguardia. Quali figure reclutare per analizzare, monitorare e sviluppare queste opportunità di investimento? Le società di venture capital necessitano di figure altamente qualificate con competenze tecniche specifiche. Tra i profili chiave ci sono: 1. 𝐀𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨: Capaci di analizzare idee di business, valutare il potenziale di mercato e redigere pitch efficaci. Devono conoscere in modo approfondito i settori in cui andranno a operare e avere esperienza in attività di analisi finanziaria e due diligence. 2. 𝐈𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐌𝐚𝐧𝐚𝐠𝐞𝐫: Il principale responsabile della gestione del portfolio di investimenti, capace di monitorare le performance delle società e di identificare nuove opportunità di investimento. Devono possedere solide capacità relazionali e di negoziazione per costruire rapporti con imprenditori e investitori. 3. 𝐃𝐚𝐭𝐚 𝐒𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐬𝐭: Sono gli esperti nell'analisi di grandi volumi di dati da cui estraggono informazioni atte a supportare decisioni di investimento. Devono sapere redigere report per diversi stakeholders e comunicare concetti e risultati complessi in modo chiaro. 4. 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐮𝐧𝐬𝐞𝐥: Forniscono consulenza legale in materia di investimenti, accordi di finanziamento e operazioni societarie. Oltre a conoscere la normativa di riferimento, devono saper redigere contratti e altri documenti legali e supportare nelle trattative. 5. 𝐌𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐒𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭: Si tratta di figure che promuovono le relazioni con gli investitori, sia acquisiti che potenziali. Loro il compito di sviluppare e attuare strategie di marketing per promuovere il portfolio di startup, parlando con aziende, imprenditori e investitori. Ad accomunare queste figure alcune soft skills quali: ✅ Mindset innovativo ed elevata confidenza con il mondo tech e digitale. ✅ Capacità di pensiero critico e problem solving. ✅ Forte orientamento al risultato e capacità di lavorare in modo autonomo. Per approfondire quali siano i trend per il 2024 nel mondo del venture capital: https://lnkd.in/dzFqw9xw

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    Quali sono gli elementi fondamentali e le fasi per la corretta selezione di un nuovo Amministratore Delegato? Il valore aggiunto che Knet Human Resources offre ai suoi clienti nell'individuazione di tale professionalità chiave deriva: ✅ Dall'ampio network di contatti con Amministratori Delegati, grazie all'appartenenza al Gruppo Knet che si occupa, non solo di consulenza di selezione, ma anche di attività di #CorporateFinance, private equity, M&A ed organizzazione aziendale, e che ci permette un'ampia e approfondita conoscenza del mondo dei #TopManager sul territorio nazionale e internazionale. ✅ Dall'approfondita conoscenza dei business, i settori merceologici, le analisi di mercati e degli andamenti economici e patrimoniali aziendali che è funzionale a evidenziare le realtà in cui le performance del #CEO hanno influito positivamente sull'EBITDA. ✅ Dall'attenta valutazione delle soft skills rapportate a un determinato settore merceologico/dinamicità di mercato, contesto organizzativo, struttura aziendale, deadline su obiettivi, etica e professionalità. ✅ La riservatezza nel trattare la ricerca per posizioni apicali. Tutto il Gruppo Knet opera seguendo un rigoroso codice etico che si fonda sulla capacità di condurre attività di analisi del mercato, scouting ed #HeadHunting, con l'adeguata riservatezza, professionalità e trasparenza. Ascolta l'audio per approfondire. 🎙

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