Diminuisce l'attività del vulcano Stromboli dopo le esplosioni di giovedì scorso. Il flusso lavico emesso da una bocca a circa 600 metri sul livello del mare ha raggiunto la costa provocando la formazione di una nube di vapore e cenere alta quasi due chilometri.
A essere preoccupati sono soprattutto gli operatori turistici, date le numerose richieste di informazioni circa lo stato di sicurezza arrivate dopo che si sono diffuse le immagini dell'eruzione.
"La situazione non si risolve nel giro di poco tempo, questo è fuori di dubbio" afferma Piergiorgio Scarlato, ricercatore e vulcanologo dell'Ingv. "Il 4 luglio ci sono stati un altissimo numero di frane e flussi piroclastici sulla Sciara del fuoco che hanno profondamente modificato le morfologie del vulcano. Stiamo facendo una serie di rilievi per capire qual è la situazione ora dell'edificio vulcanico" ha aggiunto.