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Nato: leader europei confermano l'impegno, Cina definita 'sostenitore decisivo' di Mosca

Jens Stoltenberg
Jens Stoltenberg Diritti d'autore Matt Rourke/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
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Di Tamsin PaternosterVideo by David O'Sullivan
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La minaccia di un potenziale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha sollevato sempre più interrogativi a Bruxelles sulla continuità dell'impegno di Washington nei confronti dell'Alleanza. Sulla guerra in Ucraina proccupa il supporto di Pechino a Mosca

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All'inizio del vertice per il 75esimo anniversario della Nato a Washington, i leader europei hanno ribadito il loro impegno ad aumentare la spesa nazionale per l'Alleanza, mentre restano aperti gli interrogativi sul cambio di presidenza degli Stati Uniti e sulla potenziale ammissione dell'Ucraina.

Prima dell'inizio della conferenza, il capo della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell ha sottolineato che l'Europa ha aumentato i suoi contributi all'alleanza transatlantica, ma non si è trattenuto dal mettere in discussione gli Stati Uniti per la loro crescente esitazione nell'aiutare l'Ucraina.

"Permettetemi di ricordarvi che il risveglio dell'Europa - per quanto necessario - non dovrebbe implicare che gli Stati Uniti dormano sonni tranquilli", ha dichiarato martedì Borrell, prima di aggiungere che la decisione tardiva di Washington di inviare supporto militare a Kiev è arrivata "con un conto (da pagare) in termini di vite umane perse".

Il presidente lettone Edgars Rinkēvičs ha dichiarato che "negli Stati Uniti si discute sul fatto che il Paese stia facendo molto per sostenere l'Ucraina e che l'Europa non stia facendo abbastanza. Se si guardano le cifre, in realtà il quadro è diverso. L'Europa sta facendo più degli Stati Uniti". "Stiamo prendendo sul serio la sicurezza e la difesa".

Stoltenberg: "La Cina è sostenitore decisivo di Mosca"

Sul conflitto tra Mosca e Kiev cresce la preoccupazione per il coinvolgimento di Pechino, attraverso gli aiuti alle forze russe. "La Cina è diventata un sostenitore decisivo della guerra della Russia contro l'Ucraina. Il sostegno della Cina aumenta la minaccia che la Russia rappresenta per la sicurezza euro-atlantica. Gli alleati hanno dichiarato chiaramente che la Cina non può favorire il più grande conflitto in Europa della storia recente senza che questo abbia un impatto negativo sui loro interessi e sulla loro reputazione", lo ha detto il segretario generale della Naro Jens Stoltenberg durante un punto stampa a margine dell'incontro a Washington.

"Gli alleati della Nato si incontreranno con i nostri quattro partner dell'Indo-Pacifico e con l'Unione europea, e continueremo ad approfondire la nostra cooperazione nell'affrontare le sfide condivise", ha aggiunto.

Immediata la reazione delle autorità cinesi al commento di Stoltenberg. "La Nato dovrebbe smetterla di enfatizzare la cosiddetta minaccia cinese e di provocare scontri e rivalità, e fare di più per contribuire alla pace e alla stabilita' del mondo", ha dichiarato un portavoce della missione di Pechino presso l'Ue.

Le preoccupazioni per il possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca

Le osservazioni taglienti dei leader europei sono giunte mentre gli Stati Uniti si preparano a un'elezione in cui il presidente in carica Joe Biden correrà contro l'ex presidente Donald Trump, noto detrattore della Nato.

Per di più la candidatura di Biden alla rielezione è stata afflitta da dubbi sulla sua acutezza mentale, dopo un dibattito con Trump disastroso, giudicato da molti non all'altezza. Il presidente si è sforzato di convincere alcuni membri del suo stesso partito di essere il candidato giusto per la corsa presidenziale.

La minaccia di un potenziale ritorno di Trump alla Casa Bianca ha sollevato sempre più dubbi a Bruxelles sulla continuità dell'impegno di Washington nei confronti dell'Alleanza. In passato Trump ha criticato il patto e i suoi membri, minacciando di abbandonarlo se gli altri Paesi non aumenteranno la loro spesa.

In un discorso della campagna elettorale di febbraio, Trump ha affermato che avrebbe incoraggiato la Russia a fare "quello che vuole"ai membri della Nato che non raggiungono gli obiettivi di spesa per la difesa.

La conferma che l'Europa sta prendendo sul serio i suoi contributi alla Nato è passata anche dal commento di altri leader all'inizio del vertice, che sono intervenuti su X per esprimere il loro sostegno all'Alleanza. Tra loro la candidata a sostituire Borrell nel ruolo di Alto rappresentante dell'Ue, l'estone Kaja Kallas. "Non dovremmo avere paura della nostra forza", ha sottolineato Kallas.

L'ammissione dell'Ucraina nell'Alleanza

Gli Stati membri hanno cercato di dare garanzie sul fatto che alla fine Kiev entrerà a far parte dell'Alleanza, ma solo dopo che la guerra sarà terminata.

Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha dichiarato che il percorso dell'Ucraina verso l'adesione alla Nato è "irreversibile", ma non si è impegnato su una tempistica precisa. Gli ha fatto eco il segretario generale uscente della Nato Jens Stoltenberg, affermando mercoledì che l'Ucraina entrerà nella Nato, ma che è "troppo presto per dire quando ciò avverrà".

Ci si aspetta che una dichiarazione dei 32 alleati questo mercoledì affermi ulteriormente l'impegno dell'Alleanza nei confronti dell'Ucraina, a seguito delle sollecitazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha chiesto una garanzia chiaramente formulata che l'Ucraina entrerà a far parte dell'alleanza.

Tuttavia, alcuni Paesi si oppongono all'adesione dell'Ucraina, affermando che la mossa rischierebbe di trascinare gli alleati in una guerra più ampia. "È chiaro a tutti che l'adesione dell'Ucraina alla Nato non è ancora un'opzione realistica, poiché comporterebbe il rischio di un confronto diretto con la Russia", ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó.

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