Hamas chiede ''garanzie scritte'' da parte dei mediatori sul fatto che Israele continui a negoziare un accordo di cessate il fuoco permanente dopo la prima fase della tregua
Primo via libera da parte di Hamas al piano dell'amministrazione statunitense per un cessate il fuoco di sei settimane nella Striscia di Gaza. Lo stop alle ostilità dovrebbe avvenire in cambio della liberazione di numerosi ostaggi e di centinaia di detenuti palestinesi. A dare notizia del negoziato in corso è il Times of Israel, che cita una fonte di Hamas e una fonte egiziana anonime.
Hamas vuole garanzie scritte
Il movimento islamista palestinese sollecita ''garanzie scritte'' da parte dei mediatori sul fatto che Israele continui a negoziare un accordo di cessate il fuoco permanente una volta che la prima fase della tregua sia entrata in vigore.
Come condizione per il rilascio degli ostaggi, Hamas chiedeva la fine della guerra e il ritiro dell'esercito di Israele dalla Striscia di Gaza. La breccia aperta dal nuovo possibile accordo garantirebbe un primo stop ai combattimenti, in corso da novembre, e aprirebbe la strada ai negoziati. Ma sul possibile esito dei negoziati non c'è garanzia.
L'ultima proposta per la tregua prevede che, entro 16 giorni dalla prima fase dell'accordo, inizino i colloqui per il rilascio dei militari israeliani ancora nelle mani di Hamas.
Attacco di Israele, 13 vittime ad Al-Nuseirat
Nel frattempo, l'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 13 persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite nell'attacco israeliano contro un edificio scolastico che ospitava sfollati palestinesi ad Al-Nuseirat, nel centro di Gaza.
L'esercito israeliano ha annunciato di aver localizzato imbocchi di tunnel e lanciatori di razzi a lungo raggio a Shujaia, vicino Gaza City. Secondo il portavoce militare, il ritrovamento dei lanciatori e dei razzi è segnale di una riorganizzazione di Hamas nella zona.
Netanyahu interverrà al Congresso degli Stati Uniti
Il primo ministro israeliano Netanyahu parlerra al Congresso Usa il 24 luglio. "L'incontro trasversale e bicamerale simboleggia la relazione duratura tra Stati Uniti e Israele e offrirà al primo ministro Netanyahu l'opportunità di condividere la visione del governo israeliano sulla difesa della democrazia, la lotta al terrorismo e l'impegno per una pace giusta e duratura nella regione" hanno dichiarato il presidente della Camera repubblicana, Johnson, ed il leader della minoranza al Senato, McConnell, in una nota congiunta.