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Ceramica

Scopri il meraviglioso mondo della ceramica italiana. Artemest ti accompagna in un viaggio unico tra tradizione e ceramica contemporanea: da splendidi vasi in maiolica creati da talentuosi maestri nelle loro botteghe, a pezzi innovativi progettati da designer di fama mondiale.

Con una lunga storia e una ricca tradizione, la produzione ceramica italiana è una delle più importanti al mondo. Realizzata e dipinta a mano, ogni creazione è davvero unica e rappresentativa di una specifica tradizione. Espressione artistica fondamentale nella cultura italiana, la ceramica è oggi un'importante testimonianza di un patrimonio unico, tramandato di generazione in generazione.

La Tradizione della Ceramica Italiana

In Sicilia, il centro di produzione più famoso è Caltagirone. Essendo ricca di argilla e legno, Caltagirone ha una sua produzione fin dall'antichità. Particolarmente significativo è lo sviluppo della ceramica applicata all'architettura e alle decorazioni pavimentali presenti in diversi punti della città. Un grande sviluppo nel Settecento vide la creazione di ceramiche dai colori più vari e vivaci, insieme alla realizzazione di elementi scultorei.

La Puglia è famosa per le sue produzioni di maioliche, definite da smalti bianchi arricchiti da tocchi di verde, giallo e con finitura lucida. La maiolica artistica, che è possibile trovare come decorazione nelle chiese, è l'esempio perfetto per confermare le raffinate tecniche di lavorazione. Una delle città pugliesi più importanti per la produzione di ceramica è Grottaglie, qui la lavorazione delle ceramica è caratterizzata da diverse fasi di lavorazione: ogni pezzo è decorato singolarmente a mano, e i segreti di queste opere d'arte artigianali si tramandano di generazione in generazione.

In Campania, Vietri Sul Mare è un centro di antiche origini etrusche, dove la sua tradizione di artigianato artistico si esprimeva nella produzione di tegole. La terracotta lucida veniva decorata con motivi ispirati al mondo pastorale e caratterizzati da colori caldi. In seguito, le decorazioni divennero più elaborate, dando il via a una fiorente produzione di piastrelle da pavimento, chiamate "riggiole".

L'intera regione Umbria è nota per la produzione di eccellenti terrecotte; tuttavia, la sua antica tradizione ceramica è particolarmente evidente in quattro città: Deruta, Gualdo Tadino, Gubbio e Orvieto. In Umbria si utilizza una specifica tecnica decorativa chiamata "lustro" per ottenere sfumature cangianti di colore oro o rubino sulla superficie ceramica dei pezzi decorativi.

In Liguria, fin dal 1400 la città di Albissola iniziò a produrre ceramiche fatte a mano, dando vita a una tradizione di lavorazione e decorazione dell'argilla che è ancora oggi fiorente. Si distinguono per l'uso del colore blu su bianco, che divenne noto come Antico Savona o Bianco Blu. Le scene raffigurate sono episodi biblici, mitologici o letterari, che venivano utilizzati come modelli dagli artigiani. Altre decorazioni consistevano nella rappresentazione di putti o di bei paesaggi, sempre realizzati su bianco e azzurro, e, più raramente, in policromia.

La storia della produzione della ceramica In Toscana vanta una lunga tradizione, fin dall'antica epoca etrusca. Montelupo Fiorentino, a pochi chilometri da Firenze, è uno dei centri ceramici più attivi fin dal 1300 e produce non solo oggetti di uso quotidiano, ma anche pezzi di lusso in ceramica con bellissimi e unici motivi rinascimentali, fiori gotici e poetici elementi naturali.

In Emilia Romagna, il principale sito di produzione ceramica è la città di Faenza. Già nel XIV secolo Faenza era famosa per le sue opere d'arte e da allora lo è sempre stata.

Il Piemonte ha sviluppato nel tempo una tradizione ceramica basata sulla produzione di oggetti di uso quotidiano dipinti con tratti rapidi e tocchi di colore vivace. La regione è anche rinomata per la raffinata tecnica del neriage, che consiste nel mescolare due o più argille di colori contrastanti per creare ceramiche dalle superfici straordinarie e ottenere effetti policromi. Il nome originale italiano di questa tecnica è millefiori.

Il Veneto accoglie due dei più interessanti centri di produzione ceramica italiani: Nove ed Este, entrambi situati nella provincia di Padova. Nove, centro di produzione della ceramica fin dal XVIII secolo, si distingue per la ricchezza dei decori floreali e la brillantezza degli smalti, applicati a una grande varietà di oggetti. Anche il distretto ceramico di Este ha una tradizione molto importante, viva fin dalla preistoria con alcune caratteristiche uniche, come il colore giallastro.

La Maiolica

La Maiolica è una tipologia di ceramica italiana realizzata in terracotta smaltata a stagno, diffusa tra il 1400 e il 1600. I pezzi realizzati con questa tecnica si distinguono per il fondo bianco che contrasta con i brillanti pigmenti color terra dipinti. Lo smalto di stagno è una miscela chimica che funge da base per la pittura, fissandola sulla superficie e conferendo alla maiolica il suo particolare sfondo bianco. La presenza dello stagno in uno smalto rende meno probabile che questo coli o perda di definizione quando il pezzo di ceramica dipinto viene riscaldato in forno, preservandone incredibilmente i colori nel tempo. La maiolica italiana si è sviluppata durante il Rinascimento, a partire dal 1400. L'uso dello smalto di stagno sulla ceramica fu un'innovazione introdotta agli artisti italiani attraverso le ceramiche importate dalla Spagna. All'epoca, la Spagna era prevalentemente sotto la dominazione moresca e gran parte del vasellame esportato aveva uno stile cosiddetto ispano-moresco.

Esistono diverse tecniche di decorazione della maiolica: la tecnica del lustro, sviluppata in epoca rinascimentale, consiste in effetti iridescenti ottenuti applicando argento o rame prezioso su una maiolica precedentemente smaltata. Il risultato finale sono oggetti bellissimi e policromi che solo pochi artigiani in Italia potevano essere in grado di creare.

La tecnica dello spolvero è utilizzata dai ceramisti per dipingere a mano i disegni. Essi delineavano il disegno spolverando carbone in polvere attraverso punture di spillo fatte su una carta sottile con il disegno originale, al fine di mantenere l'uniformità del disegno che viene sempre dipinto a mano per garantire la massima qualità.

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