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James Bond: da Licenza di uccidere a Spectre, 25 film di 007 raccontati per aneddoti

Le curiosità e le storie divertenti dietro le pellicole dedicate all'agente segreto più iconico di sempre
James Bond 25 film di 007 raccontati per aneddoti
Michael Ochs Archives/Getty Images

Con auto da sogno come la Aston Martin DB5, incredibili gadget dalla tecnologia futuribile e impeccabili look da autentico dandy britannico, James Bond, l'agente 007 al servizio di Sua Maestà interpretato, nel corso dei decenni, da Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan  e, più di recente, da Daniel Craig, ha sedotto, generazione dopo generazione, l'intera (o quasi) popolazione femminile del pianeta, oltre, ovviamente, alle varie "Bond girls" co-protagoniste delle sue avventure al cardiopalma, il tutto mentre assurgeva allo status di spia più iconica di tutti i tempi. 

A qualche mese dall'uscita dell'ultimo film della saga, No Time to Die, che dovrebbe anche essere l'ultimo a vedere Daniel Craig nei panni di 007, ripercorriamo per immagini e per aneddoti le precedenti 25 pellicole che, a partire dal 1962, sono state ispirate a questo personaggio nato nel 1952 dalla penna di Ian Fleming. 

1. Agente 007 – Licenza di uccidere (1962)

Ursula Andress, la prima “Bond girl” della storia, fu scelta dal direttore del casting senza nemmeno fare un provino. Due settimane prima delle riprese, la troupe non aveva ancora selezionato nessuno per il ruolo della cercatrice di conchiglie Honey Rider. Secondo i pettegolezzi, fu quando videro una foto della Andress in costume semi-evitico che i produttori decisero di offrirle il ruolo, trasformando l'attrice di origini svizzere in una star di fama mondiale. Fama cui ha non poco contribuito la scena del film in cui la si vede emergere dall'acqua in un bikini mozzafiato.

Sean Connery e Ursula Andress (Honey Rider) in Agente 007 – Licenza di uccidere.Getty Images

2. A 007 – Dalla Russia con amore (1963)

I gadget a elevato contenuto tecnologico (spesso fanta-tecnologico) giocano sempre un ruolo importante nei film di James Bond. Il primo di questi accessori che tutti vorremmo avere appare nel secondo film della saga, A 007 – Dalla Russia con amore, del 1963, interpretato, come il precedente, da uno dei mostri sacri del cinema, Sean Connery, probabilmente il James Bond più famoso di sempre. In questo caso, il gadget consiste in una valigetta contenente una bomba fumogena ed è fornito, ovviamente, dal genio tecnologico dell'MI6, l'agente Q. A interpretare quest'ultimo era l'attore gallese Desmond Llewelyn, che darà il volto al personaggio fino al 1999.

Sean Connery in una sequenza di A 007 – Dalla Russia con amore.Sunset Boulevard/Corbis via Getty Images

3. Missione Goldfinger (1964)

Non tutti sanno che Goldfinger, uno dei cattivi più iconici della saga di James Bond, è esistito davvero. Per la stesura dell'omonimo romanzo del 1959, infatti, Ian Fleming si ispirò all'architetto e designer ungherese Ernő Goldfinger, che nel film è interpretato dall'attore e cabarettista tedesco Gert Fröbe. Tutt'altro che compiaciuto, Goldfinger consultò i propri avvocati e fu sul punto di fare causa a Fleming, ma rinunciò dopo che lo scrittore ebbe accettato di pagargli le spese legali, omaggiandolo, in aggiunta, con sei copie del libro. 

 Sean Connery e Honor Blackman (Pussy Galore) in una scena di Missione Goldfinger.Mirrorpix/Getty Images

4. Thunderball – Operazione Tuono (1965)

Si dice che il grande Alfred Hitchcock, con all'attivo 60 anni di carriera, 53 lungometraggi e alcuni dei capolavori assoluti della settima arte, sia stato quasi sul punto di dirigere Agente 007 – Licenza di uccidere e  Thunderball – Operazione Tuono. Ian Fleming aveva personalmente inviato un telegramma al regista per proporglielo, ma Hitchcock rifiutò, poiché non voleva dirigere un altro thriller dopo Intrigo internazionale (1959).

Sean Connery in un frame di Thunderball – Operazione Tuono.Collection Christophel © Eon Productions

5. Si vive solo due volte (1967)

Di solito, i film di 007 offrono agli amanti delle auto sportive momenti di pura estasi. Durante le riprese di Si vive solo due volte, il regista Albert R. Broccoli vide su una rivista la Toyota 2000GT e la volle come auto dell'agente segreto giapponese Aki. Piccolo problema: con il suo metro e ottantotto, Sean Connery era troppo alto per entrarci. Fu necessario trasformare l'auto in una cabriolet.

Sean Connery e Akiko Wakabayashi (Aki) in Si vive solo due volte.Getty Images

6. Al servizio segreto di Sua Maestà (1969)

Dopo aver interpretato in modo impeccabile il ruolo dell'agente 007 in cinque film, Sean Connery decise di chiudere con la saga di James Bond, e la produzione ebbe la curiosa idea di assegnare la parte a un attore ancora alle prime armi, George Lazenby, un ex modello australiano. Per compensare la mancanza di notorietà del protagonista, i produttori scelsero una Bond girl già famosa, l'attrice britannica Diana Rigg (l'indimenticabile Emma Peel della serie cult degli anni '60 Agente speciale). In precedenza era stata contattata Brigitte Bardot, ma BB era risultata non disponibile. 

George Lazenby e Diana Rigg (Teresa “Tracey” Draco) in Al servizio segreto di Sua Maestà.Getty Images

7. Una cascata di diamanti (1971)

Nonostante il successo di Al servizio segreto di Sua Maestà, la critica giudicò George Lazenby non all'altezza del suo illustre predecessore, con il risultato che i produttori richiamarono Sean Connery. Pur avendo deciso, in precedenza, di appendere al chiodo l'abito di James Bond, l'attore britannico finì per accettare, dopo aver preteso, per riprendere il ruolo, 1,25 milioni di dollari e una percentuale sugli incassi del film. Da notare che Una cascata di diamanti fu il primo film di 007 a essere girato a Hollywood. Una piccola curiosità: nei titoli di coda dell'edizione italiana del film, la celeberrima canzone Diamonds Are Forever, cantata da Shirley Bassey, è eseguita in italiano dalla stessa Bassey su testo di Gianni Boncompagni; titolo: Vivo di diamanti.

Sean Connery sul set di Una cascata di diamanti.Anwar Hussein/Getty Images

8. Vivi e lascia morire (1973)

Uscito temporaneamente di scena Sean Connery, toccò a Roger Moore incarnare l'agente 007 in Vivi e lascia morire. Era dal 1962 che Ian Fleming ambiva a vedere l'attore britannico vestire i panni di James Bond, ma fino al 1969 Moore era stato sotto contratto per la serie Il Santo, in cui interpretava Simon Templar, personaggio che, peraltro, ha vari tratti in comune con l'agente 007. Riguardo ai personaggi femminili, Diana Ross fu quasi sul punto di entrare nel novero delle Bond girls, ma alla fine i produttori le preferirono Jane Seymour e l'attrice afroamericana Gloria Hendry.

Roger Moore in un frame di Vivi e lascia morire.Collection Christophel via AFP

9. L'uomo dalla pistola d'oro (1974)

La seconda prova di Roger Moore nel ruolo dell'agente 007 è stato il primo film della saga a essere distribuito nell'Unione Sovietica, e ciò a dispetto del fatto che nel 1974 la Guerra Fredda fosse tutt'altro che finita. Un'ulteriore curiosità relativa alla pellicola riguarda l'attore che interpretava il cattivo, il killer Francisco Scaramanga. Quest'ultimo aveva il volto di Christopher Lee, che era cugino di Ian Fleming.

Christopher Lee (Francisco Scaramanga) in L'uomo dalla pistola d'oro.Silver Screen Collection/Hulton Archive/Getty Images

10. La spia che mi amava (1977)

Quello che è considerato il miglior film di 007 con Roger Moore, La spia che mi amava, del 1977, è in realtà un remake di Si vive solo due volte, la pellicola con Sean Connery uscita esattamente dieci anni prima, nel 1967. Ian Fleming non era soddisfatto del romanzo da cui doveva essere tratto il film e così, al momento della vendita dei diritti ai rappresentanti della EON Productions, fece sapere loro che avrebbero dovuto mantenere solo il titolo e riscrivere l'intera trama.

Roger Moor e Richard Kiel (Squalo) in La spia che mi amava.Collection Christophel via AFP

11. Moonraker – Operazione spazio (1979)

In Moonraker – Operazione spazio ritorna la figura di “Squalo”, un gigante con i denti di acciaio (interpretato da Richard Kiel) che aveva fatto la sua comparsa nel precedente La spia che mi amava. Nella versione originale dei due film, il nome del personaggio era "Jaws", un riferimento al titolo inglese della celeberrima pellicola di Steven Spielberg uscita nel 1976.

Di nuovo Roger Moore e Richard Kiel, questa volta alleati in Moonraker – Operazione spazio.Collection Christophel via AFP

12. Solo per i tuoi occhi (1981)

Solo per i tuoi occhi destò scandalo all'epoca della sua uscita – eravamo nel 1981 –  per la locandina con cui venne pubblicizzato. Mostrava infatti Roger Moore tra le gambe nude della modella Joyce Bartle, che indossava un succinto bikini blu (peraltro la Bartle prestò al film solo le gambe, perché la Bond girl di turno era Carole Bouquet). Alcuni distributori sovrapposero al bikini un paio di shorts per evitare di scioccare il pubblico. Altri tempi…

La “scandalosa” locandina di Solo per i tuoi occhi.Collection Christophel via AFP

13. Octopussy – Operazione Piovra (1983)

L'uovo Fabergé intorno al quale ruota la trama di Octopussy – Operazione Piovra esiste davvero. È stato realizzato nel 1897 ed è chiamato "L'uovo dell'incoronazione imperiale". Nel film, vediamo James Bond assistere all'asta di Sotheby's in cui l'oggetto è stato messo in vendita, bramato non solo dai collezionisti, ma anche da un ricco e infido principe afgano in esilio (Louis Jourdan). L'uovo è chiamato "Proprietà di una signora", un riferimento a un omonimo racconto breve di Ian Fleming pubblicato postumo nella raccolta Octopussy.

Roger Moore (con l'uovo Fabergé della discordia) in un frame di Octopussy – Operazione Piovra.AFP

14. Mai dire mai (1983)

Dopo aver recitato in Una cascata di diamanti, Sean Connery aveva giurato che non avrebbe mai più vestito i panni di James Bond. Tuttavia, come suggerisce il titolo del film di 007 che interpretò 12 anni dopo, finì per tornare sulla sua decisione, scelta cui probabilmente non fu estranea l'offerta di un compenso – per l'epoca favoloso – pari a 5 milioni di dollari. Mai dire mai non rientra però nel novero delle pellicole “ufficiali” dedicate a James Bond, in quanto non fu prodotta, come le altre, dalla EON e dalla United Artists. Peraltro, ottenne un successo inferiore a quello di Octopussy – Operazione Piovra, con Roger Moore, uscito lo stesso anno: quest'ultimo incassò quasi 68 milioni di dollari, Mai dire mai poco più di 55.

Sean Connery in una sequenza del suo ultimo film come 007, Mai dire mai.Collection Christophel via AFP

15. Bersaglio mobile (1985)

Il cast di Bersaglio mobile è ricco di star. Oltre al grande Christopher Walken, che interpreta il cattivo, Max Zorin, troviamo la statuaria Grace Jones (la terza Bond girl Black) nel ruolo dell'atletica e letale May Day. La Jones non si risparmiò nel recitare la propria parte: volle infatti eseguire lei stessa lo straordinario salto dalla Torre Eiffel che si vede durante la sequenza di apertura, subito prima dei titoli di testa, e rifiutò la controfigura anche quando si trattò di lanciarsi da tre metri di altezza per atterrare su un mucchio di cartone. 

Christopher Walken (Max Zorin) e Grace Jones (May Day) in Bersaglio mobile.Collection Christophel via AFP

16. Zona pericolo (1987)

Dopo 25 anni, era arrivato il tempo di un nuovo James Bond, più serio. Così, nel 1987, il ruolo dell'agente 007 in Zona pericolo fu ricoperto dall'allora 41enne attore britannico Timothy Dalton, che succedette nel ruolo a Sean Connery, Roger Moore e George Lazenby. I produttori lo avevano già contattato due decenni prima per interpretare James Bond in Si vive solo due volte, ma allora Dalton aveva rifiutato, ritenendosi troppo giovane (nel 1967 aveva in effetti solo 21 anni). Ricoprirà il ruolo solo due volte, in Zona pericolo e nel successivo Vendetta privata.

Timothy Dalton in Zona pericolo.Collection Christophel via AFP

17. Vendetta privata (1989)

Nell'arco di 25 film, vediamo James Bond dare le dimissioni tre volte dall'MI6: in Al servizio segreto di Sua Maestà, dopo una lite con M, in Casino Royale, per amore di Vesper Lynd, e in Vendetta privata, secondo e ultimo film della serie con Timothy Dalton. In quest'ultimo caso, a motivare la sua decisione è il dovere morale di vendicare l'amico Felix Leiter (David Hedison), che il cattivo di turno, un signore della droga di nome Franz Sanchez (Robert Davi), ha fatto parzialmente sbranare da uno squalo tigre, oltre ad avergli ucciso la moglie. 

Timothy Dalton e Carey Lowell (Pam Bouvier) in Vendetta privata.Collection Christophel via AFP

18. Golden Eye (1995)

Il primo film della serie a essere interpretato da Pierce Brosnan, da molti considerato il più degno erede dell'insuperabile Sean Connery, vede un significativo cambiamento nel segno della parità di genere: il ruolo di M è ricoperto da una donna, l'ottima Judi Dench, che succede Bernard Lee (1962-1979) e Robert Brown (1983-1989).

Pierce Brosnan e Natalya Simonova (Izabella Scorupco) in Golden Eye.Keith Hamshere/INACTIVE

19. Il domani non muore mai (1996)

C'è un aneddoto divertente all'origine del titolo di questo film, seconda prova di Pierce Brosnan nel ruolo di James Bond. La pellicola non avrebbe dovuto intitolarsi Tomorrow Never Dies ("Il domani non muore mai"), bensì Tomorrow Never Lies ("Il domani non mente mai"), solo che qualcuno commise un errore di battitura, trasformando "lies" in "dies". L'involontaria modifica piacque alla produzione, che decise di mantenere questo titolo. 

Pierce Brosnan e Michelle Yeoh (Wai Lin) in Il domani non muore mai.Getty Images

20. Il mondo non basta (1999)

Ultimo Bond movie in cui Desmond Llewelyn compare nel ruolo storico di Q – l'attore morì in un incidente stradale nel dicembre dello stesso anno di uscita del film –, Il mondo non basta contiene un riferimento a una delle prime pellicole della serie. Nella sequenza in cui viene torturato da Elektra King (Sophie Marceau), Bond pronuncia la battuta che dà il titolo al film, ovvero «Il mondo non basta», e aggiunge: «È il motto di famiglia». La versione latina del motto, Orbis non sufficit, è infatti visibile sullo stemma della famiglia Bond nel film Al servizio segreto di Sua Maestà (1969) .

Pierce Brosnan e Sophie Marceau (Elektra King) in Il mondo non basta. Getty Images

21. La morte può attendere (2002)

La sequenza del film ambientata nel laboratorio di Q (interpretato per la prima e unica volta da John Cleese) è affollata di souvenir dei passati capitoli della serie. Vediamo infatti vari gadget relativi a precedenti missioni di 007: dal Jet-Pack di Thunderball (1965) alla scarpa con lama avvelenata indossata dall'agente della Spectre Rosa Klebb (Lotte Lenya) in Dalla Russia con amore (1963), fino al sottomarino a forma di coccodrillo di Octopussy – Operazione Piovra (1983).

Pierce Brosnan in un frame di La morte può attendere, quarto e ultimo film in cui ha interpretato James Bond.Collection Christophel via AFP

22. Casino Royale (2006)

Daniel Craig è il sesto attore ad aver impersonato James Bond, dopo Sean Connery, Roger Moore, George Lazenby, Timothy Dalton e Pierce Brosnan. Il film Casino Royale, diretto da Martin Campbell, non ha nulla a che vedere con l'omonima pellicola del 1967, che era una versione parodica di uno dei romanzi di Ian Fleming. Nel film degli anni '60, a interpretare James Bond era David Niven, mentre Woody Allen aveva il ruolo di uno dei "cattivi", Jimmy Bond, alias Dr. Noah, il nipote smidollato di James. Il personaggio di Vesper Lynd, che nel film del 2008 ha il volto di Eva Green, nella parodia era interpretato da Ursula Andress, che era già stata la prima Bond girl della saga di 007.

Daniel Craig e Eva Green (Vesper Lynd) in Casino Royale.Columbia Pictures

23. Quantum Of Solace (2008)

Con la sua durata di 1 ora e 47 minuti, Quantum of Solace è il capitolo più breve della saga di James Bond. Segue direttamente il più lungo, Casino Royale, che dura 2 ore e 25 minuti.

Daniel Craig e Olga Kurylenko (Camille Montes) in Quantum Of Solace.Columbia Pictures

24. Skyfall (2012)

Prima delle riprese della sequenza ambientata nel casinò galleggiante di Macao, Daniel Craig aveva fatto un'insolita richiesta al regista Sam Mendes, quella di poter indossare un paio di guanti che aveva appena comprato. Il regista accettò, ma, in fase di montaggio, scoprì che James Bond usa una pistola che scansiona il palmo della mano. Risultato: i guanti dovettero essere cancellati pixel dopo pixel, al costo di milioni di dollari.

Daniel Craig in un frame di Skyfall.Collection Christophel © Eon Productions / B23

25. Spectre (2015)

Aston Martin, la casa automobilistica preferita di James Bond, ha creato un prototipo di DB10 per il 25° (e penultimo) film della serie, Spectre, ispirandosi alla classica e ormai mitica DB5, che aveva avuto un ruolo particolarmente importante in Missione Goldfinger (1964). Per girare Spectre, sono state realizzate dieci auto di questo modello, ma solo otto sono state utilizzate, finendo distrutte durante le riprese. Una di quelle rimaste intatte è stata venduta all'asta per 2,7 milioni di dollari.

Daniel Craig in Spectre, il penultimo film in cui ha interpretato il ruolo di James Bond. Collection Christophel via AFP

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue France.