Eurochocolate è una scusa perfetta per visitare Perugia e scoprire cinque posti wow

Resort, cantine di design, castelli dove vivere l'esperienza medioevale, dimore storiche trasformate in hotel: il cuore verde d'Italia offre queste e altre sorprese
Borgobrufa resort
Courtesy of Borgobrufa Resort

Per chi vive a Roma è poco più di una gita fuori porta, per chi sta a Milano diventa un viaggio abbastanza impegnativo. E allora serve una motivazione convincente per prendere l'auto o il treno e scendere in Umbria, ma il cuore verde d'Italia offre davvero tante occasioni che “valgono il viaggio” e una di queste è in corso proprio adesso. Si tratta di Eurochocolate, appuntamento imperdibile per i golosi di tutto il mondo, che si tiene fino a domenica 23 ottobre a Umbria Fiere. E così abbiamo colto l'occasione al volo per visitare Perugia, immergerci nell'atmosfera cioccolatosa dell'evento e trovare la giustificazione dei “peccati di gola”, quelli commessi tra gli stand di Eurochocolate, nella documentazione di esperienze imperdibili che solo in Umbria si possono provare.

La Spa più grande dell'Umbria in un relais di charme

Courtesy of Borgobrufa Resort

Andrea Getuli

Borgobrufa è un piccolo borgo trasformato in resort di charme e situato a Torgiano, una delle wine town dell'Umbria dove si produce la Docg Torgiano Rosso Riserva. Il mood qui ruota attorno al benessere con una Spa di 3mila metri, la più grande di tutta la regione. È il luogo perfetto per regalarsi delle “coccole” individuali o, ancora meglio, di coppia. Qualche esempio? Tra i rituali benessere spiccano il “Battito dell’eternità”, un viaggio fuori dal tempo per ritornare alla fonte primordiale della vita e all’origine dell’essere. Nella private spa “Acqua e fiori” ci si immerge in un rituale dedito all’amore tra i profumi del cocco utilizzati per il massaggio delle Hawaii. C'è poi il Bagno Rasul, un cerimoniale persiano purificante di vapore, argille, olio d'argan e altri frutti del deserto. Prima del gran finale di giornata, degustando la cucina dello chef Andrea Impero nel ristorante di fine dining con una terrazza panoramica con vista su Perugia e Assisi.

Il Carapace, la cantina dei Lunelli firmata da Arnaldo Pomodoro

Courtesy of Tenute Lunelli

Photo pietro carrieri

“Il paesaggio mi ricordava il Montefeltro dove sono nato, così come l’ha raccontato in tanti quadri Piero della Francesca. Il mio intervento quindi non doveva disturbare la dolcezza delle colline dove si estendono i vigneti, anzi doveva integrarsi perfettamente con l’ambiente. Ho avuto l’idea di una forma che ricorda la tartaruga, simbolo di stabilità e longevità che, con il suo carapace rappresenta l’unione tra terra e cielo”. Così Arnaldo Pomodoro descrive la genesi di uno dei suoi progetti più importanti e di una delle cantine più instagrammabili del mondo. Si tratta de Il Carapace, perché in questo caso la forma della cantina ha dato il nome al luogo. I vini che qui si realizzano sono quelli della Tenuta Castelbuono e la proprietà è della famiglia Lunelli, quella delle bollicine a marchio Ferrari e che dallo scorso anno ha rilevato anche la storica cedrata Tassoni. Il sogno dei Lunelli era di vedere realizzata una cantina che fosse uno scrigno per il vino, e Pomodoro ha permesso loro di concretizzare a Bevagna questo desiderio, rendendolo una delle più significative attrazioni turistiche della regione

Full immersion nel medioevo al castello di Pissignano

Courtesy of Borgo Lizori

Campello sul Clitunno è celebre per il suo Tempietto, riconosciuto nel 2011 come patrimonio mondiale dell'umanità da parte di Unesco, ma anche per una serie di scorci da cartolina, come ad esempio quello di Castello di Pissignano che può essere considerato uno degli esempi più suggestivi del “castello di pendio”, quello con la torre di vedetta in alto e le mura che scendono triangolarmente verso la pianura. Qui si può vivere davvero l'esperienza della vita medioevale perché, dentro le mura, è stato creato un albergo diffuso con dieci camere. Attenzione: non si tratta di un borgo totalmente trasformato in hotel ma di una piacevole convivenza tra turisti, residenti e attività artigianali ancora presenti e rinvigorite dai clienti della struttura, che ha preso il nome di Borgo Lizori e dallo scorso anno è stata acquisita da Algert Kurti, imprenditore di origine albanese, in società con il conte Bernardino Campello Della Spina, già proprietari in zona del Castello di Campello e del parco e ristorante Fonti del Clitunno. Gli appassionati d'olio extra vergine di oliva possono segnarsi la data del 13 novembre, quando nell'intero borgo verrà celebrata la giornata dedicata all'arrivo dell'olio nuovo con la Festa dei Frantoi e dei Castelli.

Vivere a Perugia in una dimora storica

Courtesy of Posta Donini 1579

Ogni camera ha la sua storia, all'hotel Posta Donini 1579. Questa residenza d'epoca fa parte della collezione Una Esperienze ed è composta da due edifici, Villa Laura e Villa Costanza. Chi sceglie la 103 lo fa per vivere il soggiorno ammirando gli affreschi settecenteschi della scuola di Francesco Appiani, in quella che un tempo era la sala da pranzo dei conti Donini. La più impegnativa gran suite è composta da due camere da letto con servizi privati e 4 tra sale e salotti arricchiti da tele, affreschi, stucchi e porte dipinte originali del ‘700. Le junior suite sono tredici, si affacciano sul parco e hanno travi a vista, letto a baldacchino, mobilio dai colori tenui o arredi su toni del rosso o del verde. L'hotel comprende una Biowellness Spa e il ristorante Pantagruel ricavato nella casa del custode della villa, situata a San Martino di Campo e inserita nel circuito delle Dimore Storiche di Adsi. La villa è stata costruita dalla famiglia dei Conti Donini tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600. L'ultima contessa discendente della famiglia ha abitato in villa fino al 1964. Nel 1999, l’Ingegner Ennio Mencaroni acquistò la villa aprendola al pubblico come struttura ricettiva classificata residenza d’epoca, oggi vincolata dalla Soprintendenza dei beni culturali.

Cocktail hour con il gin che profuma di olivo

Courtesy of Castello di Monterone

Il castello di Monterone è stato definito un libro di pietra, per le storie che le sue mura – impreziosite nel corso dei secoli da un’ampia varietà di antichi frammenti lapidei e fittili incastonati sia all'interno sia all'esterno – hanno consegnato dagli avi ai posteri, tra cui quella del legame con l'ordine religioso dei templari. Oggi nel castello, che dista soltanto 3 km dal centro di Perugia, regna la pace, grazie anche alla trasformazione da avamposto di difesa del capoluogo umbro a residenza d'epoca con diciotto suite, ciascuna denominata in base alla sua storia o alla sua funzione: troviamo la camera del ponte levatoio, quella delle feritoie, quella delle armi e quella del cardinale. La vita al suo interno è più rilassante, grazie anche alla sauna, al bagno turco e alle due vasche riscaldate con idromassaggio affacciate sulla valle del Tevere. I sapori dell'Umbria sono protagonisti all'interno del ristorante Il Gradale e anche all'ora dell'aperitivo o del cocktail after dinner che ha come protagonista assoluto il London dry gin della casa, anzi del castello: si chiama Banxiae ed è prodotto con le botaniche locali ovvero le foglie dell'ulivo e del ginepro raccolte a mano tra le colline dei dintorni.