HEALTH FOCUS

Chai latte, come preparare la deliziosa bevanda speziata che disinfiamma e fa bene all'umore

Se avete provato questa bevanda a base di tè nero, spezie e latte, sapete quanto sia squisita. Ma conoscete anche i suoi benefici per la salute? Eccoli spiegati da una nutrizionista. Insieme alla ricetta per prepararla
chai latte
Betsie Van der Meer

Tutti i prodotti sono selezionati in piena autonomia editoriale. Se acquisti uno di questi prodotti potremmo ricevere una commissione.

Cos'è il chai latte e come prepararlo, insieme a tutti i suoi benefici per la salute

C'è chi lo chiama “Masala chai”, chi “chai tea”, chi semplicemente “chai”, ma perlopiù è conosciuto come “chai latte”, in particolare nel mondo anglosassone, dove la denominazione è stata coniata per associazione con la locuzione italiana "caffè latte". In effetti, anche in questo caso stiamo parlando di una bevanda che prevede l'aggiunta di latte, solo che la base non è il caffè, bensì il tè, quello nero per la precisione. "Chai" deriva infatti da cha, la parola cinese per “tè”, ancora oggi usata in alcune lingue, come il portoghese (chá), il ceco (čaj) e l'albanese (çaj). Si tratta di una bevanda speziata di origine indiana oggi molto diffusa, che viene particolarmente apprezzata – anche da chi non ama il tè – per il suo gusto dolce e aromatico. Quello che molti non sanno è che il chai latte non ha semplicemente un buon sapore. Presenta infatti varie proprietà benefiche, che spaziano dalla prevenzione delle malattie cardiache alla diminuzione del rischio di diabete.

Le origini del chai latte

Ma quali sono le origini del chai latte? Per rintracciarle, occorre risalire a quando i britannici, negli anni 30 del XIX secolo, decisero di creare delle piantagioni di tè nelle loro colonie indiane, in particolare nella regione dell'Assam, allo scopo di contrastare il monopolio che la Cina esercitava sulla coltivazione e commercializzazione di questo prodotto. L'iniziativa ebbe un enorme successo, tanto che, entro il 1900, appena il 10% del tè consumato in Gran Bretagna era di origine cinese (nel 1870, era oltre il 90% ) e ben il 50% era di provenienza indiana.

Nel Subcontinente, tuttavia, il consumo di tè rimase basso, perché gli indiani, per tradizione, consideravano questa bevanda principalmente come una medicina a base di erbe. Finché, all'inizio del XX secolo, la Indian Tea Association varò una campagna promozionale che aveva l'obiettivo di incoraggiare le fabbriche, le miniere e i laboratori tessili a concedere pause per il tè ai lavoratori. Anche in questo caso, l'iniziativa ebbe fortuna e gli indiani si abituarono ben presto a considerare il tè come una bevanda ricreativa. Senonché quest'ultima non veniva servita alla maniera inglese, con un goccio di latte o di panna, ma a quella indiana, ovvero con tanto zucchero, spezie e molto, molto latte, anche per risparmiare sulla quantità di foglie necessarie a preparare l'infuso. La Indian Tea Association provò a scoraggiare questa pratica, economicamente svantaggiosa, dal suo punto di vista, ma il “tè all'indiana”, o Masala chai (masala in hindi significa “mix di spezie”) finì comunque per affermarsi.

Cosa contiene il chai latte

Il chai latte è un'infusione a base di tè nero e spezie, a cui vengono aggiunti latte e zucchero. Solitamente le spezie includono zenzero, cardamomo, cannella, semi di finocchio, pepe nero in grani, chiodi di garofano, anice stellato e semi di coriandolo.

I benefici del chai latte

Le virtù delle spezie…

Ma veniamo ora ai benefici del chai latte. Come spiega la nutrizionista Laura Parada, le numerose spezie necessarie alla sua preparazione ne fanno una bevanda particolarmente salutare. Il cardamomo, ad esempio, aiuta a ridurre i livelli di pressione sanguigna e, quindi, ad allontanare l'eventualità di malattie cardiache, mentre la cannella e lo zenzero contribuiscono a un migliore controllo dello zucchero nel sangue, diminuendo il rischio di diabete. «Lo zenzero ha anche effetti anti-nausea», aggiunge Parada, «mentre i chiodi di garofano e la cannella conferiscono al chai latte proprietà antibatteriche». Riguardo ai chiodi di garofano, poi, la nutrizionista ne sottolinea le proprietà antinfiammatorie, dovute all'elevato contenuto di eugenolo, un composto che può aiutare ad alleviare disturbi come il dolore alle gengive e l'infiammazione in generale. Inoltre le spezie, a livello generale, sono immuno-modulatori capaci di proteggere il sistema immunitario intestinale e aiutano a combattere i disturbi gastrointestinali associati alla cattiva digestione.

… e quelle del tè nero

Ma non è ancora tutto. Parada spiega infatti che, essendo a base di tè nero, il chai latte offre anche i benefici di quest'ultimo. Parliamo della riduzione dei danni ossidativi, grazie alla presenza di polifenoli come le teaflavine e le catechine, e degli effetti rivitalizzanti, antidepressivi e anti-stress prodotti dall'elevato contenuto di L-teanina. Si tratta di un aminoacido che agisce sui recettori GABA e sui neurotrasmettitori cerebrali per aiutare a regolare i disturbi del sonno – spesso parte integrante del circolo vizioso dello stress –, oltre a migliorare l'umore e aumentare l'attività delle onde alfa, che inducono sensazioni di calma e relax.

Controindicazioni

Dato che il gusto delizioso del chai latte, unito al lungo elenco dei suoi benefici, potrebbe indurci a un consumo eccessivo di questa bevanda, Parada consiglia di fare attenzione al suo contenuto di caffeina, dovuto alla presenza del tè nero. «È meglio consumarlo con moderazione, perché una quantità eccessiva può scatenare effetti collaterali, come ansia, pressione alta, insonnia». Inoltre, aggiunge, dovrebbe essere evitato durante la gravidanza o consumato in quantità molto modiche. Ovviamente, è sempre possibile prepararne delle versioni prive di caffeina, sostituendo la base di tè nero con rooibos rosso del Sud Africa o maté argentino, una bevanda ricavata dall'infusione di foglie di erba mate. Ovviamente, non aspettatevi che il gusto sia lo stesso.

Quando bere il chai latte

Dato che tra i suoi benefici c'è quello di migliorare la digestione, Parada consiglia di bere il chai latte dopo i pasti. Come alternativa, suggerisce di prenderne una tazza nel corso della giornata, «come sano sostituto di bibite o altre bevande industriali».

Come si prepara il chai latte: la ricetta

invizbk

Il chai latte si può facilmente preparare a casa. In generale, come base è consigliabile utilizzare del tè nero Darjeeling, uno dei tè indiani più pregiati, o, come alternativa senza caffeina, i già citati rooibos rosso del Sud Africa o maté argentino. Riguardo al latte, la ricetta originale prevede l'uso di quello intero. In caso di intolleranza al lattosio, si può sostituire il latte vaccino con una varietà di latte vegetale, preferibilmente quello di soia. Come dolcificante, potete utilizzare a piacere lo zucchero di canna o lo sciroppo d'acero.

Esistono diverse varianti del chai latte. Qui vi proponiamo una delle più diffuse.

Ingredienti
  • Latte: 200 ml
  • Acqua: 200 ml
  • Tè: 2 bustine
  • Cannella: 1 cucchiaino
  • Cardamomo: 1 cucchiaino
  • Chiodi di garofano: 6
  • Semi di finocchio: 1/3 cucchiaini
  • Anice stellato: 1
  • Zenzero fresco: 2 bastoncini
  • Zucchero di canna/sciroppo d'acero: 2 cucchiaini
Preparazione
  1. Portate l'acqua a ebollizione.
  2. Spegnete il fuoco e mettete in infusione le bustine di tè e le spezie per 2 minuti.
  3. Trascorsi i 2 minuti, rimuovete le bustine e lasciate le spezie in infusione per altri 3 minuti.
  4. Nel frattempo, scaldate il latte con lo sciroppo d'acero o lo zucchero di canna, mescolando con un cucchiaio di legno.
  5. Unite infine il tè con le spezie, mescolando per agglomerare perfettamente entrambe le preparazioni.
  6. Versate nelle tazze e spolverate di cacao o cannella.
  7. Servite il vostro chai latte ancora ben caldo.

Nordic Rost Chai Indian Summer

Replantea Chai Latte

Drink Me Chai

Der-Franz Chai Latte

Leggi anche:
Vuoi ricevere tutto il meglio di Vogue Italia nella tua casella di posta ogni giorno?

Iscriviti alla Newsletter Daily di Vogue Italia

Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue Spain