È successo il 12 giugno su un aereo della compagnia egiziana Sky Vision, in volo dal Cairo a Taif, ma le polemiche ancora non si placano: il comandante è morto durante il volo e il secondo pilota ha preso in mano la situazione, riuscendo ad atterrare nell'aeroporto di Gedda, in Arabia Saudita, mettendo in salvo i cento passeggeri a bordo.

Una vicenda che si è conclusa dunque con un salvataggio, ma che ha scatenato il dibattito – e le critiche – per la scelta del secondo ufficiale di avvisare i passeggeri dell’improvviso decesso del comandante: un annuncio choc che ha scatenato il panico a bordo con molti, fra i cento trasportati, che hanno accusato malori.

Secondo gli esperti, infatti, episodi del genere non sarebbero certo rari, ma addirittura accadrebbero mediamente una volta l'anno

Nel suo libro "Piloti malati", Antonio Bordoni ha contato almeno 53 casi di comandanti morti in volo dal 1950. Un numero - ha aggiunto - che potrebbe essere sottostimato perché i registratori di bordo sono obbligatori solo dagli anni '60 e molti incidenti, attribuite a guasti tecnici, potrebbero essere dovuti proprio alla morte dei piloti.

(Unioneonline/v.l.)

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