Ambasciatore italiano della mobilità inclusiva, Mezzo (½) vola al Velo City 2024, il più importante vertice annuale mondiale sulla ciclabilità, istituito nel 1980 e organizzato da European Cyclists Federation. Appuntamento a Ghent, in Belgio dal 18 giugno e fino a domani, il progetto Mezzo (½) di mobilità sostenibile e inclusiva di Olbia, dedicato alle persone con disabilità e ai loro caregiver (e non solo), portato avanti dal laboratorio Hub.mat, sostenuto dalla Fondazione con il sud, ha partecipato al tavolo di confronto internazionale insieme a 1.600 delegati di realtà pubbliche e associazioni provenienti da sessanta grandi città europee. Oltre 350 i relatori, Mezzo (½) ha rappresentato l'Italia (e le esperienze del Comune di Olbia) nel panel Ruote di cambiamento in cui sono intervenuti anche delegati di Lione, Parigi, Bruxelles e Manchester. “Un'esperienza che ci ha portato a dialogare con soggetti di grandi livelli, un'occasione per prendere più spunti possibili”, ha commentato la presidente di Hub.mat, Roberta Calcina, capofila del progetto che intende cambiare le abitudini di mobilità in città, interessando anche l'amministrazione comunale, in un partenariato pubblico privato e con la collaborazione di tante associazioni del territorio. Mezzo (½), finanziato da Fondazione con il sud per circa 200mila euro, è nato nel 2023 per (con)dividere le opportunità di mobilità dolce e con l'ambizione di renderla senza barriere, attraverso l'integrazione di tre livelli di mobilità, ciclabile, pedonale e intermodale. Tra le iniziative, mezzi ciclabili inclusivi, a pedalata assistita, tandem per pedalare con chi non può farlo da solo e tricicli per le persone con ridotta mobilità, da noleggiare (gratuitamente e tramite un'app ad hoc) nella nuova velostazione, in fase di allestimento nella Stazione ferroviaria Terranova. E poi, urbanismo tattico su percorsi pedonali, fermate di bus accessibili a tutti, una campagna di sensibilizzazione e attività che coinvolgono anche le scuole.

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