La dolce vita non è finita. Anzi, è pronta a ripartire, questione di qualche mese. Nella sua nuova versione, viaggia a ritmo lento sui binari che attraversano l’Italia da Nord a Sud e coast to coast. Dolce Vita è infatti il nome dei treni che nella primavera 2025 entrano in servizio sulle linee ferroviarie italiane, collegando alcune delle più belle località. Un viaggio nel tempo prima ancora che nello spazio. È tutto nuovissimo, eppure l’atmosfera è quella del secolo scorso, quando l’aereo se lo potevano permettere in pochi, e si viaggiava in treno per ore e ore, guardando il Paese cambiare attraverso il finestrino: il mare, le città, i boschi, i ponti, le gallerie e di nuovo il cielo… un ritratto di istantanee poetiche che oggi è rivisitato in versione sostenibile, meditativa e di lusso.
I primi sei convogli sono già pronti, ciascuno con 12 carrozze Z1, quelle degli Intercity destinate a tratte lunghe e internazionali. Ma nell’elegante livrea aviazione bianco e mogano evocano gli anni ’60 e ’70 a cui sono ispirati anche gli interni rétro, con superfici lucide e fantasie optical, come nelle 31 cabine con poltrone, tavolino e bagno privato con doccia (alleluja). Poi c’è la carrozza ristorante con mise en place Ginori, menù italiano e musica live, e la zona living stile Star Trek con i libri di foto della Dolce Vita, quella vera felliniana e romana di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni innamorati nella Fontana di Trevi.
Proprio a Roma a fine 2024 apre la lounge per accogliere gli ospiti con bollicine e altri comfort in attesa della partenza, mentre bisogna aspettare il 2025 per l’inaugurazione dei primi due Hotel Orient Express, La Minerva a Roma e Palazzo Donà Giovannelli a Venezia, capolinea delle tratte base. Il fischio del treno arriva prima, ad aprile dell’anno prossimo, e i biglietti sono già in vendita sul sito Orient-express.com. C’è solo da scegliere l’itinerario, da una a tre notti alla scoperta dell’Italia: dai paesaggi iconici tra Venezia e Siena alla Transiberiana italiana che fa Roma-Matera-Parco nazionale della Maiella, poi Portofino, Montalcino, il Monferrato e giù fino alla Sicilia, con i templi greco-romani e, dal 2026, anche Parigi, Istanbul e Spalato. Questi per cominciare, ma sono già stati siglati accordi per treni Made in Italy anche negli Emirati Arabi, in Arabia Saudita, Uzbekistan ed Egitto.
