Salvini e Le Pen alzano il tiro contro AfD. Ma Tajani: «È un problema anche lei». La replica della leader francese: «Non conosce il nostro programma»

diFrancesca Basso, corrispondente da Bruxelles

Il capo della Lega e la leader sovranista francese pensano a un intervento prima del voto contro il gruppo degli estremisti tedeschi. Il distinguo di Forza Italia

Lega?s leader Matteo Salvini and Marine Le Pen during traditional Lega party rally in Pontida (Bergamo), 17 September 2023
ANSA/MICHELE MARAVIGLIA

Il leader della Lega Matteo Salvini con Marine Le Pen, guida del Rassemblement National

BRUXELLES - I «provvedimenti» verso Alternativa per la Germania (AfD) da parte del gruppo di Identità e democrazia, in cui siede, potrebbero arrivare prima delle Europee. Lo ha fatto sapere ieri la Lega dopo la videochiamata tra Matteo Salvini e la leader del Rassemblement National Marine Le Pen, azionisti di maggioranza del gruppo, che già lunedì avevano annunciato la rottura con il partito di estrema destra tedesco. Un sodalizio tra la Lega e il RN che va in collisione con Forza Italia. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ricordato che il partito di Le Pen è incompatibile con il Ppe «perché contro l’Europa e per l’uscita dalla Nato». 

Pronta la risposta di Marine Le Pen: «Sorprende che Antonio Tajani ignori il programma del primo partito di Francia. Dichiara che noi "vogliamo distruggere l'Europa": questa affermazione è falsa. E commette un errore quando afferma che il Rassemblement National desidera uscire dalla Nato: noi auspichiamo, come fece de Gaulle, di uscire dal comando integrato
della Nato, tenendo conto della specificità della Francia, che possiede
la deterrenza nucleare e un esercito completo».

La mancata espulsione del capolista Maximilian Krah da parte dell’Afd ha spinto Salvini e Le Pen ad agire più in fretta perché temono di venire penalizzati alle urne dalle uscite estremiste e nostalgiche dell’estrema destra tedesca. Il partito si è limitato a vietare a Krah di partecipare a eventi pubblici di qualsiasi tipo durante la campagna elettorale e lo ha destituito dal consiglio federale. Non abbastanza. Krah in un’intervista a Repubblica aveva detto che «alla fine della guerra c’erano quasi un milione di SS» e che «bisogna valutare individualmente le colpe». L’eurodeputato dell’AfD era già stato sospeso due volte dal gruppo ID, una volta per sospettata frode non confermata e un’altra per aver espresso sostegno a Éric Zemmour, l’intellettuale di estrema destra «nemico» di Le Pen, che ha fondato il partito Reconquête, di recente entrato nel gruppo dei conservatori dell’Ecr, di cui la premier Giorgia Meloni è la presidente europea. La leader francese ha acceso l’attenzione dopo che domenica scorsa è salita sul palco dell’evento dell’Ecr organizzato a Madrid da Vox, facendo pensare a possibili movimenti tra i gruppi di estrema destra. 

Il Rassemblement National è dato in testa nei sondaggi in Francia e potrebbe arrivare a conquistare 29 seggi, un risultato migliore anche di Fratelli d’Italia, che secondo gli ultimi dati di Europe Elects per Euractiv porterebbe a Strasburgo 23 eurodeputati. Le Pen potrebbe stare cercando di smarcarsi dall’Id in vista delle presidenziali francesi del 2027, per perdere quell’etichetta di «impresentabile» che avrebbe un costo politico troppo alto. L’estrema destra è comunque data in crescita: Id raggiungerebbe 83 seggi così come l’Ecr. Ma cosa accadrà ai gruppi è presto per dirlo. 

C’è Fidesz (9 eurodeputati), il partito del premier ungherese Orbán, in cerca di casa e ha bussato alla porta dell’Ecr ma le sue posizioni anti-Ucraina e filo-russe creano più di qualche mal di pancia. Anche Rn, benché abbia preso le distanze da Mosca, ha una posizione nei confronti della Nato che si scontra con Fratelli d’Italia e i polacchi del Pis. Lo scenario resta complesso. Il Ppe si conferma prima forza con 182 seggi e i socialisti la seconda con 134. I liberali sarebbero il terzo gruppo con 85 seggi ma c’è l’incognita Vvd di Rutte dopo il patto di governo con l’estrema destra in Olanda: decideranno sull’espulsione il 10 giugno.

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22 maggio 2024 ( modifica il 23 maggio 2024 | 13:52)