Dimora storica colline firenze Salone con divani poltrone camino quadri e lampadario.

Sulle colline di Firenze, questa dimora storica è diventata una residenza familiare dal fascino senza tempo

Una porzione del grande salone del piano terra. Di fronte al salotto il grande camino in pietra è stato mantenuto durante la ristrutturazione ed é  tuttora funzionante. I divani sono di Living, mentre le poltrone sono state acquistate in un negozio di modernariato. Il tappeto persiano fa parte della collezione personale del proprietario che possiede molti tappeti orientali. Il tavolino disegnato da Gae Aulenti faceva parte degli arredi della precedente abitazione dei proprietari.Foto Iuri Niccolai

In una dimora storica sulle colline intorno a Firenze, le memorie del passato si confrontano con le funzioni del vivere contemporaneo grazie ad un’interpretazione progettuale attenta, equilibrata e sofisticata.

La loggia al primo piano alla quale si accede dalla camera padronale e dalla libreria. La loggia, elemento caratterizzante della villa, si affaccia sulle colline di Firenze aprendosi verso tutto il territorio ad ovest della città.

Foto Iuri Niccolai
La piscina è stata realizzata in quarzite indiana con tre bordi a sfioro.Foto Iuri Niccolai

Un bilancio tra funzionalità, estetica e innovazione

Lo studio Pierattelli Architetture, fondato a Firenze negli anni ’80, grazie soprattutto a un approccio multidisciplinare fin dal momento della sua fondazione, ha sempre cercato di coniugare con abilità progettuale funzionalità, estetica e innovazione. Responsabile di questo progetto é l’architetto Andrea Pierattelli, figlio del fondatore dello studio: «Molte delle soluzioni stilistiche ed architettoniche sono state studiate per avere una maggiore integrazione possibile tra la valorizzazione degli ambienti storici e le opere d’arte contemporanee e moderne che la proprietà voleva inserire all’interno della villa. Per lo stesso motivo, per le pareti è stato scelto un colore neutro che potesse esaltare le opere presenti, opere che vengono sostituite ed integrate continuamente».

Una porzione del grande salone del piano terra. Di fronte al salotto il grande camino in pietra è stato mantenuto durante la ristrutturazione ed é  tutt’ora funzionante. I divani sono di Living, mentre le poltrone sono state acquistate in un negozio di modernariato. Il tappeto persiano fa parte della collezione personale del proprietario che possiede molti tappeti orientali. Il tavolino disegnato da Gae Aulenti faceva parte degli arredi della precedente abitazione dei proprietari.

Foto Iuri Niccolai

Elementi d’epoca in dialogo con la contemporaneità

A livello strutturale l’intervento ha teso a restaurare e valorizzare gli elementi originali: un nuovo carattere sia agli interni sia al giardino esterno con piscina a sfioro rivestita in quarzite bianca, progettato e ampliato in collaborazione con il paesaggista Gianni Medoro, allievo di Pietro Porcinai. Se da una parte rimangono visibili elementi dell’epoca - dalla loggia esterna affacciata sul verde ai pavimenti in parquet di Teak massello recuperato e disposto in formelle, dagli archi alle travi in legno fino al grande salone con soffitto a volte - dall’altra i vari ambienti cambiano volto attraverso un gioco di superfici e un accostamento di materiali naturali come il marmo, il travertino e i legni di Teak e Noce.

Una porzione del grande salone del piano terra. Di fronte al salotto il grande camino in pietra è stato mantenuto durante la ristrutturazione ed é  tutt’ora funzionante. I divani sono di Living, mentre le poltrone sono state acquistate in un negozio di modernariato. Il tappeto persiano fa parte della collezione personale del proprietario che possiede molti tappeti orientali. Il tavolino disegnato da Gae Aulenti faceva parte degli arredi della precedente abitazione dei proprietari.

Foto Iuri Niccolai

Al piano terra ospitano le aree destinate alla convivialità: le ampie stanze sono state mantenute con le dimensioni dell’epoca. Il doppio living è collocato in un salone a doppia altezza sormontato dalle volte a crociera; la cucina è stata progettata creando un contrasto materico tra i toni caldi del Teak, dal sapore artigianale e i toni ricercati della pietra per dare un tocco più contemporaneo; la sala da pranzo, aperta sul paesaggio grazie a tre finestre ad arco, include una scala in legno e corten disegnata dai progettisti.

La libreria del piano primo è stata realizzata su disegno in ottone e noce canaletto. Sulla sinistra il grande camino è stato recuperato all'interno della villa e spostato in questa nuova posizione. Di fronte ad esso due poltrone vintage acquistate dal proprietario.

Foto Iuri Niccolai

Un progetto sartoriale costruito tra progettisti e proprietari

«Tutta la progettazione è stata seguita direttamente dal proprietario che ha voluto rivedere ogni singolo mobile fornendo alle volte dei disegni in scala di alcuni dettagli relativi alle dimensioni specifiche di ogni singola partizione e, in alcuni casi, revisionando ogni disegno costruttivo dei mobili su misura». È sempre Andrea Pierattelli che racconta i dettagli del progetto «È stato qualcosa di unico e penso difficilmente ripetibile. I proprietari, pur intervenendo su alcuni dettagli, si sono sempre fidati di quello che abbiamo proposto e realizzato, lasciandoci una grande libertà creativa. Anche noi ci siamo adattati ai loro gusti e alla loro sensibilità». Ogni architettura, spazio, prodotto, è pensato come un gesto sartoriale, nato da un’estrema flessibilità progettuale, da un’attenta reinterpretazione del contesto, della storicità, per dar vita a soluzioni equilibrate e contemporanee.

L’altra metà del salone dove è stato posizionato il divano di EDRA che si trovava anch’esso nella casa precedente dei proprietari, insieme ad un altro tappeto della collezione privata del proprietario. La lampada a sospensione Mese è stata disegnata da Francisco Gomez Paz per Luceplan.

Foto Iuri Niccolai

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