Sulle colline di Firenze, questa dimora storica è diventata una residenza familiare dal fascino senza tempo
In una dimora storica sulle colline intorno a Firenze, le memorie del passato si confrontano con le funzioni del vivere contemporaneo grazie ad un’interpretazione progettuale attenta, equilibrata e sofisticata.
Nella natura dolce della Toscana, questa dimora storica sulle colline di Firenze è un perfetto connubio tra storia, tradizione, paesaggio e cultura contemporanea.
Firenze, la Toscana, il paesaggio, l’arte, la letteratura, la scienza, l’identità culturale italiana nasce qui dove il Rinascimento, nuovo linguaggio figurativo legato anche a un diverso modo di pensare l'uomo e il mondo, prese le mosse dalla cultura locale e dall’umanesimo.
Villa Il Gioiello: una dimora storica sulle colline di Firenze
Sulle colline fiorentine, intorno al paesaggio dove vivono le opere dei più importanti artisti italiani, un’antica dimora, Villa Il Gioiello, riprende nuovo valore grazie alla volontà dei proprietari e all’intervento di un team di architetti fiorentini. A firmare il progetto di ristrutturazione e interior è lo studio Pierattelli Architetture che ha preservato l’atmosfera e l’anima antica del luogo realizzando una residenza unifamiliare dal fascino senza tempo, dove la presenza di molteplici opere d’arte firmate da importanti figure del ‘900, raccontano una storia in continua evoluzione.
Un bilancio tra funzionalità, estetica e innovazione
Lo studio Pierattelli Architetture, fondato a Firenze negli anni ’80, grazie soprattutto a un approccio multidisciplinare fin dal momento della sua fondazione, ha sempre cercato di coniugare con abilità progettuale funzionalità, estetica e innovazione. Responsabile di questo progetto é l’architetto Andrea Pierattelli, figlio del fondatore dello studio: «Molte delle soluzioni stilistiche ed architettoniche sono state studiate per avere una maggiore integrazione possibile tra la valorizzazione degli ambienti storici e le opere d’arte contemporanee e moderne che la proprietà voleva inserire all’interno della villa. Per lo stesso motivo, per le pareti è stato scelto un colore neutro che potesse esaltare le opere presenti, opere che vengono sostituite ed integrate continuamente».
Elementi d’epoca in dialogo con la contemporaneità
A livello strutturale l’intervento ha teso a restaurare e valorizzare gli elementi originali: un nuovo carattere sia agli interni sia al giardino esterno con piscina a sfioro rivestita in quarzite bianca, progettato e ampliato in collaborazione con il paesaggista Gianni Medoro, allievo di Pietro Porcinai. Se da una parte rimangono visibili elementi dell’epoca - dalla loggia esterna affacciata sul verde ai pavimenti in parquet di Teak massello recuperato e disposto in formelle, dagli archi alle travi in legno fino al grande salone con soffitto a volte - dall’altra i vari ambienti cambiano volto attraverso un gioco di superfici e un accostamento di materiali naturali come il marmo, il travertino e i legni di Teak e Noce.
Al piano terra ospitano le aree destinate alla convivialità: le ampie stanze sono state mantenute con le dimensioni dell’epoca. Il doppio living è collocato in un salone a doppia altezza sormontato dalle volte a crociera; la cucina è stata progettata creando un contrasto materico tra i toni caldi del Teak, dal sapore artigianale e i toni ricercati della pietra per dare un tocco più contemporaneo; la sala da pranzo, aperta sul paesaggio grazie a tre finestre ad arco, include una scala in legno e corten disegnata dai progettisti.
Un progetto sartoriale costruito tra progettisti e proprietari
«Tutta la progettazione è stata seguita direttamente dal proprietario che ha voluto rivedere ogni singolo mobile fornendo alle volte dei disegni in scala di alcuni dettagli relativi alle dimensioni specifiche di ogni singola partizione e, in alcuni casi, revisionando ogni disegno costruttivo dei mobili su misura». È sempre Andrea Pierattelli che racconta i dettagli del progetto «È stato qualcosa di unico e penso difficilmente ripetibile. I proprietari, pur intervenendo su alcuni dettagli, si sono sempre fidati di quello che abbiamo proposto e realizzato, lasciandoci una grande libertà creativa. Anche noi ci siamo adattati ai loro gusti e alla loro sensibilità». Ogni architettura, spazio, prodotto, è pensato come un gesto sartoriale, nato da un’estrema flessibilità progettuale, da un’attenta reinterpretazione del contesto, della storicità, per dar vita a soluzioni equilibrate e contemporanee.