Stanco della città? La Toscana offre 30mila euro a chi compra casa nei piccoli comuni montani

La Regione Toscana ha lanciato un bando che dà un contributo di 30mila euro a chi acquista un immobile e chiede la residenza in un comune montano sotto i 5.000 abitanti. E la notizia fa il giro del mondo.
Colonnade Carrara. Apuan Alps
Colonnata è una frazione del comune di Carrara, situata sulle pendici delle Alpi Apuane: è conosciuta in tutto il mondo per il suo lardo e per le cave di marmo bianco.Maurizio Paolo Grassi/Getty Images

Vivere in Toscana, in un piccolo comune di montagna, circondati da paesaggi mozzafiato e respirando aria pura, è un desiderio condiviso da molti. Soprattutto post pandemia. E anche per il troppo caldo delle stagioni estive, che ha portato molte persone a scegliere le vacanze in montagna piuttosto che al mare. Ebbene, ma se invece di andarci in vacanza si decidesse di vivere in montagna? Adesso si può, cioè, si è sempre potuto ma la Regione Toscana dà un contributo di 30mila euro per comprare casa, se ci si trasferisce in un piccolo comune montano toscano, cioè al di sotto di 5.000 abitanti.

Nuova residenza in montagna

Questo è il beneficio del bando che si chiama “Residenzialità in montagna 2024” da poco a pubblicato e finalizzato a favorire e incentivare il ripopolamento e la rivitalizzazione socio-economica delle aree montane toscane. Il bando ha una dotazione di 2 milioni e 800mila euro del Fondo sviluppo montane italiane (Fosmit) e si rivolge a tutti i cittadini, italiani o di altro Stato dell'Ue o extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno di durata non inferiore ai 10 anni, che risiedono in un comune italiano non montano.

Residenzialità in montagna 2024 è il nuovo bando finalizzato dalla Regione Toscana a favorire e incentivare il ripopolamento e la rivitalizzazione socio-economica delle aree montane.

Foto unsplash

Le tempistiche per fare domanda

Per fare domanda (da presentare per via telematica qui) c'è tempo fino alle 13 del 27 luglio prossimo: il contributo richiesto potrà andare da un minimo di 10mila a un massimo di 30mila euro, in ogni caso, non potrà essere superiore al 50% del totale delle spese sostenute per i costi connessi all'acquisto dell'immobile e relative pertinenze. «Vogliamo sostenere in maniera significativa la qualità della vita e le condizioni di sviluppo di aree alle quali vogliamo continuare a dare un'azione costante e incisiva e il bando sulla residenzialità, incoraggiando nuovi stili di vita dà una nuova vita a luoghi dove possono crescere nuove comunità e quindi sviluppo e crescita», ha dichiarato il presidente della Toscana, Eugenio Giani.

«Le montagne toscane sono territori dalla bellezza unica con borghi da riscoprire che pagano però lo spopolamento», gli fa eco Stefania Saccardi, vicepresidente e assessora alle aree interne. «Decidere di vivere in uno di questi comuni è dunque una sfida e un'opportunità, soprattutto per i giovani e il bando, dando una possibilità concreta alla montagna, offre anche l'occasione di una scelta di vita nuova».

Nel dettaglio, occhio alla burocrazia

Nel bando si ribadisce che l’entità massima del contributo non potrà in ogni caso essere superiore al 50% del totale delle spese sostenute per i costi connessi all’acquisto dell’immobile e delle relative pertinenze. In sintesi, dunque, per avere il contributo massimo di 30.000 euro occorre spenderne 60.000.

La misura è cumulabile con altre forme di bonus messe a disposizione dalla Regione o dallo Stato. Il cumulo dei contributi, viene però specificato, non può in ogni caso essere superiore alla spesa effettivamente sostenuta per l’intervento. Sono ammissibili esclusivamente le spese per il solo acquisto dell’immobile da adibire a residenza e dimora abituale, più le eventuali pertinenze, limitatamente agli immobili ad uso abitativo. Il bando stabilisce quali categorie catastali sono ammesse e quali forme di pagamento e di documentazione vengono approvate.

Requisiti di ammissibilità

Alla presentazione della domanda di partecipazione, il richiedente dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità il possesso dei seguenti requisiti soggettivi:

  1. essere cittadino italiano o di altro Stato dell’Unione Europea oppure essere soggetto extracomunitario titolare di un permesso di soggiorno di durata non inferiore ai 10 anni, di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 286/1998;
  2. essere maggiorenne;
  3. essere residente in un comune italiano risultante non montano dall’ultimo dato Istat ufficiale disponibile alla data di adozione del decreto dirigenziale di approvazione del bando (allegato 2 al decreto 12500 del 6 giugno 2024).

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