Un piccolo appartamento a Parigi di 40 metri quadrati, progettato da Corpus Studio tra minimalismo e massimalismo, raffinatezza e un tocco punk.
A pochi passi dalla Senna e dalla Torre Eiffel, in un edifici in stile Haussmann particolarmente bello, si trova questo piccolo pied-à-terre di 40 metri quadrati. Il nuovo proprietario, un appassionato di design e architettura e un po’ architetto sotto mentite spoglie, è rimasto affascinato dalla posizione, dalla vista aperta sui tetti della città e dalla luminosità dell’appartamento che, grazie all'orientamento a sud, è molto luminoso. Tuttavia, l’appartamento necessitava di un restyling, e la disposizione angolare e la superficie ridotta rappresentavano una sfida. L’appassionato di design ha coinvolto Ronan Le Grand e Konrad Steffensen dello studio d’interni francese Corpus Studio, lavorando a stretto contatto per creare un concept di interni che mettesse in risalto i pochi (preziosi) metri quadrati con stile: “È stato molto interessante lavorare con un cliente esperto che ha una vasta conoscenza nel campo dell’architettura, un passione per i designer di nicchia e occhio per i dettagli”, affermano da Corpus Studio. Il loro compito era quello di preservare la storia di questo pied-à-terre parigino unico, ma di dotarlo di tutti i comfort moderni di una camera d’albergo di lusso. Dal punto di vista stilistico, l’obiettivo era quello di andare nella direzione del minimalismo moderno, ma con un certo je ne sais quoi.
Piccoli spazi, una pianta classica con un look moderno
L’open space è un modo molto diffuso per far sembrare più grandi gli appartamenti piccoli. Tuttavia, Corpus Studio ha resistito alla tentazione di creare un grande spazio aperto e ha optato per una pianta classica in cui a ogni stanza è assegnata una funzione precisa. Tutte le pareti non portanti sono state completamente rimosse per fare spazio a nuove pareti divisorie insonorizzate, ai nuovi impianti di elettricità e acqua, ad armadietti integrati, a unità di condizionamento e a porte scorrevoli. “Durante la demolizione abbiamo trovato bellissimi pavimenti in legno di rovere ricoperti da linoleum in finto legno, a loro volta ricoperti da moquette. C’era anche un controsoffitto che nascondeva modanature originali in stucco che volevano essere messe in mostra, ma che necessitavano di un restauro”.
Per i progettisti era importante creare un buon flusso nello spazio che avesse un effetto positivo sulla routine quotidiana. La precedente disposizione della cucina e del bagno è risultata poco pratica ed è stata completamente modificata. “Dal punto di vista architettonico, c’erano alcune forme geometriche particolari che abbiamo cercato intuitivamente di enfatizzare e mettere in evidenza, ad esempio inserendo un lavabo triangolare su misura in un angolo ottuso. In un’alcova semicircolare abbiamo creato una panca integrata che ha trasformato una scomoda zona morta senza uno scopo preciso in un’accogliente zona pranzo”. L’intervento più importante e di maggior effetto, tuttavia, è stato far rispecchiare una parete strutturale angolare in un divisorio angolare che funge anche da libreria e conferisce simmetria allo spazio abitativo. “Molti architetti cercherebbero di mascherare o sopprimere questi momenti caotici, ma noi abbiamo scelto di strutturarli e celebrarli”.
Le linee rigorose incontrano i toni morbidi
Corpus Studio ama sperimentare con i materiali, giocare con i contrasti e combinare superfici inusuali. “Per questo progetto abbiamo puntato a craere uno spazio tranquillo, con un pavimento in parquet nei toni avana e pareti in colori pastello”. I frontali dei mobili della cucina, invece, sono rivestiti in alluminio spazzolato con dettagli in ottone a contrasto. Il pavimento della cucina in pietra calcarea italiana è piastrellato con uno schema sfalsato che crea un ritmo orizzontale. Le ante degli armadi a specchio fumé, anch’esse disposte in modo sfalsato, conferiscono ritmo all’ambiente. “In questo progetto, ad esempio, il bagno è completamente rivestito da un sofisticato mosaico di vetro, interrotto solo da elementi metallici di grande effetto, enfatizzati da una tonalità intensa di nero. Quando si desidera un’atmosfera minimalista, i progettisti credono sia importante che ci sia qualcosa che possa dare profondità allo spazio, lo caratterizzi e lo renda unico: “Combinando linee sottili e spigoli vivi con forme audaci e sinuose, volevamo creare un dialogo tra architettura e decorazione e progettare spazi che evochino una gamma variegata di emozioni”.
Ispirazione brutalista
Quello che provoca emozioni negli stessi designer, e li ispira continuamente sono le forme scultoree dell’architettura etnica e brutalista, la cui autenticità poetica li tocca entrambi profondamente. “Il saggio fotografico e filosofico Bunker Archeology di Paul Virilio ci ha molto colpito e ci ispira, così come Architecture Without Architects di Bernard Rudofsky”.Per quanto riguarda gli arredi, attingono a molteplici fonti di ispirazione e allo stesso tempo molto di nicchia: “Al momento apprezziamo Martin Szekely per il suo senso della forma, i designer svedesi del movimento Grace come Paavo Tynell e Gunnar Asplund e i designer del modernismo organico, in particolare i brasiliani Joaquim Tenreiro e José Zanine Caldas e il francese Dominique Zimbacca”. L’imponente sedia in legno di quest’ultimo è visibile all’ingresso della casa.