25 case piccole viste su AD e tante idee da copiare

Una selezione delle 25 case piccole più belle pubblicate da AD Italia. Da Parigi a New York fino a Madrid, Milano e Camaiore, scopriamo insieme quali sono i segreti per rendere belli e funzionali i piccoli spazi.
Soggiorno case piccole
Alice Mesguich

Case piccole: una selezione delle 25 migliori da cui prendere ispirazione per arredare e ottimizzare piccoli spazi.

Avere piccoli spazi, soprattutto in città, non significa rinunciare a comfort e personalità nell'arredamento, anzi. AD Italia ha fatto il giro del mondo e selezionato le 25 case piccole più belle con moltissime idee da copiare.

Questo piccolo appartamento di 32m2 ha una cucina nascosta

La zona giorno e la cucina/pranzo sono state concepite nello stile di una sala da tè di un grande albergo parigino. Davanti a un tavolo su misura (Atelier Opale), una sedia di Norma Cherner (Silvera).@oracle_paris

Questo piccolo appartamento di 32 metri quadrati a Parigi si trova in un quinto piano molto luminoso che si affaccia su un cortile; una piccola oasi di pace. Lo studio che si è occupato della ristrutturazione ha deciso di rivedere completamente la disposizione di questo piccolo appartamento. Hanno abbattuto tutte le pareti divisorie, rimosso il parquet e i rivestimenti e suddiviso lo spazio tra un vero e proprio ingresso che conduce al bagno, un soggiorno con cucina a vista, una zona pranzo, un salotto e una camera da letto sul retro dell’appartamento.

Una casa lunga e stretta di 60m2 sfrutta al massimo la luce e gli spazi

Sopra la cucina, sospensioni in argilla.@sergio_pradana

Sfruttare al meglio gli spazi di casa lunga e stretta non è sempre facile, soprattutto se le dimensioni sono ridotte. Nel caso di questo appartamento a Lavapiés, Madrid, situato in un appartamento razionalista degli anni ‘50, l’interno misura 60 metri quadrati disposti quasi come un ‘corridoio’, a cui si aggiungono altri 20 metri quadrati di terrazza, che corre parallela agli spazi dell’abitazione.

Questo piccolo appartamento di 57 m2 è un pied-à-terre versatile e creativo

Il piccolo appartamento dei galleristi Jérémy Pradier e Aurélien Jeauneau, con un mix di mobili d'epoca e creazioni contemporanee.Adrien Dirand

Questo spazio di 57 m2 è la casa parigini del gallerista Jérémy Pradier, partner di Aurélien Jeauneau, della galleria Pradier-Jeauneau. Questo si trova vicino ad Avenue Junot, nel XVIII arrondissement. Sebbene non ci fossero grandi lavori strutturali da fare, c’era molto da rivedere. Così Jérémy Pradieri ha sistemato le modanature, ristrutturato la mensola in metallo per farne una consolle e creato un filo rouge sotto forma di una grande parete dipinta di verde che corre lungo un lato dell’appartamento, a partire dall’ingresso, un modo per segnare lo spazio di circolazione e aggiungere un tocco di colore.

Un monolocale a Pigalle di 30 m2 in stile giapponese, con un mini giardino

Il piccolo giardino privato di 15 m2 aggiunge un tocco di verde.HERVE GOLUZA

È davvero difficile trovare un po’ di pace e tranquillità a Parigi, soprattutto in un quartiere vivace come Pigalle Sud. Ma, nascosto in fondo a un cortile, questo delizioso monolocale a Pigalle di soli 33 metri quadrati con tanto di piccola terrazza privata è una vera oasi di pace. In linea con questa maestosa tranquillità, tipica del IX arrondissement, la interior designer Hélène Lacombe ha lavorato facendo che le riesce meglio: rinnovare i piccoli spazi. Utilizzando cemento cerato, mogano e toni chiari, ha trasformato un piccolo appartamento diviso in un luminoso spazio abitativo open space.

Un appartamento super stiloso di 50 m2 di una designer appassionata di pezzi vintage IKEA

I mobili di Hem, come questo divano blu cobalto di Palo, sono in tutto il monolocale di Cristina.Erik Lefvander

Un appartamento piccolo, di soli 53 m2 a Stoccolma, precisamente a Södermalm un quartiere nell’isola centrale della città, arredato con pezzi e oggetti molto amati e cercati a lungo dalla sua proprietaria, Cristina Poelk. La casa ha una storia con i segni evidenti di una vita precedente. «Mi piace percepire la storia della casa e arredarla con oggetti dall’aspetto molto moderno», racconta la proprietaria.

Un piccolo appartamento di soli 25m2, moderno e accogliente

Dal soggiorno si possono vedere la cucina e la camera da letto.

Come creare un appartamento in uno spazio commerciale ridotto di pochi metri quadrati? Come una vera e abile illusionista, Ana Hernández (dello studio Her Arquitectura), è riuscita a convertire una vecchia panetteria di circa 25 metri quadrati in un piccolo appartamento, moderno, funzionale e molto piacevole a Valencia. Si tratta di una sorta di suite di hotel, ma dotata anche di un soggiorno e di una cucina funzionale. E, come le suite, ha un’innegabile atmosfera rilassante, di giorni felici.

Un duplex a Parigi di 45 metri quadri

Una fascia rivestita in legno serve tutte le funzioni di servizio: ripostiglio, cucina e lavanderia. La scala è illuminata da un'applique Elgar di Sammode.

© bcdf studio

Al settimo e ultimo piano di uno degli edifici più alti di Les Batignolles, nel 17° arrondissement di Parigi, questo piccolo appartamento per studenti di 30 metri quadrati aveva davvero bisogno di una ristrutturazione. Aveva solo un soggiorno, un bagno troppo grande per lo spazio e una minuscola cucina divisa, il tutto con poca luce naturale, anche se in teoria passava attraverso lo spazio. Lo studio di architettura Atelier 1060 è stato chiamato a rivedere la disposizione dell’appartamento da cima a fondo, letteralmente, grazie all’acquisto da parte del proprietario dei soffitti inclinati in alto. Il padrone di casa, un trentenne che lavora nella finanza, aveva bisogno di più spazio. Atelier 1060 ci è riuscito: da una piccola stanza di 30 m2, questo monolocale è diventato un accogliente duplex di 45 metri quadri.

Luminosa e colorata: una piccola casa di 65 m2 a Madrid

Tavolo Tulip, sedie Cesca e lampada PH5 dei proprietari.

@sergio_pradana

La casa, che risale agli anni Sessanta ed è interna, originariamente aveva tre camere da letto, una cucina separata, un ingresso, un “corridoio infinito”, un bagno e una lavanderia, schiacciati in soli 65 metri quadrati. Con il progetto, la casa oggi vanta una camera da letto principale e un ufficio, un bagno e un soggiorno-sala da pranzo molto ampio con cucina a vista e terrazza completamente integrata nello spazio.

A Shanghai 45 m2 minimalisti in un unico blocco

Per la scrivania ad angolo, gli architetti hanno montato un piano in marmo verde su un mobile in MDF.

Wen-Studio

L’edificio di Wulumuqi Road, nell’ex concessione francese, risale al 1936 ed è molto più antico di molti altri edifici del quartiere. La strada principale nel centro di Shanghai è fiancheggiata da grandi alberi, e tra le torri residenziali nelle immediate vicinanze spuntano macchie di verde che si possono ammirare dall’appartamento. Questo misura appena 45 metri quadrati e comprende cucina, bagno, una piccola camera da letto e una zona giorno, un luogo per una persona ben studiato e dalle ispirazioni minimaliste.

Una parete verde cangiante è la protagonista di questa casa di 47 m2

L'ingresso si apre sull'ampio soggiorno, con la luce naturale che filtra attraverso la vegetazione frondosa nella bella stagione. L'antico tappeto Kashan ha più di 100 anni.

Mary Gaudin

Il potenziale di questo appartamento di 47 metri quadrati che si affaccia su un giardino risiede, ovviamente, nel suo aspetto fluido, ma anche in elementi un po’ nascosti, come il soffitto e i pavimenti, realizzati in cemento, che l’architetto sa che devono essere valorizzati, o le finestre in legno dipinte di bianco, che devono essere sverniciate e messe in risalto. Gli architetti hanno anche dovuto sistemare le cose che non funzionavano, come il grande ingresso pieno di porte che occupava molto spazio e il soggiorno troppo piccolo. L’idea geniale della ristrutturazione di questa casa a Parigi è stata la creazione di un grande muro che separa la zona notte dalla zona giorno, mantenendo l’aspetto di “passaggio” dell’appartamento.

Uno studio di 19 m2 tra i tetti parigini

Le piastrelle del pavimento e il piccolo caminetto sono stati conservati per tenere in vita i segni del passato in questo bell'edificio di inizio 19° secolo. In tutta la casa sono presenti armadi nascosti, in alcuni casi rifiniti in ottone bronzato.

© BCDF Studio

Ispirandosi al concetto della suite d'albergo, lo Studio Ett Hem ha trasformato questa casa do 19 m2 a Parigi grazie ad un piccolo corridoio d'ingresso multifunzionale che risolve il problema di un muro portante inclinato. A questo divisorio hanno integrato una serie di armadi a muro le cui dimensioni, inizialmente puramente decorative, mano a mano sono state aumentate fino a includere la porta di accesso al bagno. Nella parte destra, una cucina elegante ma discreta fa da confine con la zona notte, grazie a una vetrata con cornici in legno che divide senza chiudere, e comprende un frigorifero, piastre elettriche, un piccolo lavandino, un microonde nascosto e uno spazio per riporre oggetti.

Un appartamento di 45 m2, intimo e accogliente

Il soggiorno e la sala da pranzo sono aperti, ma separati da soffitti di colori diversi. Dietro il divano Rico (Ferm Living), dove c'era una vecchia porta è stato ricavato una piccola zona ufficio. Lo sgabello Ball (Pols Potten), dalla forma arrotondata, completa il piano e la nicchia verniciati in Grès (Argile). Lampada da parete Olie (Amande Haeghen).

© Heju Studio

Questa casa è una piccola alcova tra i tetti di Parigi. Progettata dallo studio Heju, sin da subito l’idea è stata quella di creare un grande soggiorno, che incorporasse la cucina, di inserire un grande bagno e di ingrandire un po’ la camera da letto. Per mantenere i volumi invariati del precedente appartamento, il bagno ha preso il posto della vecchia cucina e, nella camera da letto, i confini del vecchio bagno hanno permesso di creare un piccolo bozzolo per il letto. Nel nuovo soggiorno, la cucina si affaccia sulla parete opposta alla libreria del salotto, che incornicia il camino. Il passaggio che conduceva precedentemente alla vecchia camera da letto è stato sostituito da un grande armadio sul lato dell’ingresso e da una nicchia studio sul lato della sala da pranzo. Hélène Pinaud, di Heju Studio, in questo piccolo appartamento ha utilizzato il colore e i materiali per creare contrasti, delineare gli spazi ed evidenziare i dettagli architettonici. Il soggiorno e la cucina, infatti, si differenziano per il colore dei soffitti, i piccoli tocchi di crema del camino bordeaux ispirano il colore della parete della biblioteca e lo stesso tono di cemento cerato è utilizzato per l’arco e la testata della camera da letto. L’ingresso è di un marrone scuro e profondo, poiché non c’è luce naturale. In questo appartamento, tutto è stato progettato per connettersi e armonizzare.

Una casa “intelligente” che sfrutta il passato

Vista di ingresso e cucina.

Alberto Amores

Tavoli a forma di nuvola, pannelli di metacrilato iridescenti e cilindri colorati come sedute, definiscono il design interno e innovativo di questo piccolo appartamento di 60 m2, ispirato ai toni e alle forme del cielo di Madrid. Progettato dallo studio Martín Peláez, l'unica richiesta del cliente era quella che la casa fosse completamente connessa attraverso un impianto di domotica, in modo da poterla controllare tramite l'app Google Home. Nel progetto lo studio ha integrato la tecnologia con il passato, mantenendo gli elementi costruttivi dell’edificio tipici delle costruzioni classiche della Madrid dell’epoca. Così sono stati lasciati a vista le travi e le colonne in legno che, valorizzati, riescono ad ampliare e collegare spazi prima separati e a godere della massima altezza possibile.

Una preziosa wunderkammer di 27m2

Portale in stucco metà '800 di recupero con all’interno uno specchio. Lampade Pipistrello di Gae Aulenti di Martinelli Luce, a sinistra carrello vintage modello Moby di Kartell. Tavolino stile impero in legno. Tavolo Saarinen, sedie in legno '800 con seduta in iuta, tavolino Traccia di Meret Oppenheim per Cassina, poltrone Utrecht di Cassina, a parete sulla destra quadri di Paolo Dovichi della mostra “Aureum”. Tappeto in lana con disegni floreali proveniente da Amburgo tessuto a mano.

© Diego Laurino Photographer

Un appartamento di 27 m2 a Camaiore, nell’entroterra della Versilia, è stato progettato come un piccolo spazio e una preziosa wunderkammer, una stanza delle meraviglie. Si chiama “Depandance 27” ed è la foresteria dello studio di architettura di Stefano Viviani, utilizzata per ospitare clienti e amici. «Le partizioni interne della casa sono state quasi completamente abbattute», racconta l'architetto. «Solo il muro portante che separa la zona ingresso e i servizi dalla stanza principale è rimasto intatto. Un controsoffitto che occultava i travi di castagno dipinti, è stato demolito per valorizzare la bellezza originaria della stanza. Le armadiature, su disegno, sono la vera chiave di svolta del progetto. Oltre a includere il guardaroba contengono anche la cucina e la dispensa, facendo da quinta scenica all’ingresso, come anche la parete frontale in boiserie fatta con specchi anticati, un escamotage perfetto per ingrandire lo spazio, frutto di una passione per il “vissuto”. Dietro la parete in specchio si trova il bagno». L'interior designer Paolo Dovichi, che ha lavorato al progetto, ha optato per colori saturi e “coraggiosi”: nuances tra il grigio e il blu pavone per il pavimento originario e soltanto leggermente più chiare per le pareti. Su questa tavolozza sono stati inseriti pezzi di design contemporaneo e vintage, oltre a qualche arredo d’antiquariato.

Un piccolo rifugio nella campagna a sud di Londra

Il soggiorno con le sue grandi finestre a tutta altezza che si affacciano sulla campagna circostante. Intorno a un tavolino in metallo piegato (Spazio Leone), poltrone Camaleonda di Mario Bellini e uno sgabello in legno brunito (Only Rural at Provisions Store). Tappeto (Cappelen Dimyr). Lampada a sospensione in fibre vegetali (Pinch). Sulla terrazza, una poltroncina P3 di Tito Agnoli.

Helen Cathcart

Una casa di campagna di 65 m2 nella periferia di Londra, abbastanza lontano dalla città per essere in mezzo al verde, ai margini del bosco e davanti a colline e campi. Si tratta si un ex edificio agricolo in disuso e «l'idea era quella di creare un rifugio bucolico, un’oasi di pace per riconnettersi con la natura. Il progetto doveva essere rispettoso del sito circostante per quanto riguardava materiali, dimensioni e proporzioni, ma doveva anche avere un carattere contemporaneo» racconta l’architetto e decoratore Craig Hutchinson, incaricato di trasformare l'edificio in una piccola casa per le vacanze. Invece di suddividere la pianta in stanze compartimentate o di trattarla come un unico spazio aperto - che, al contrario di quel che potrebbe sembrare, darebbe l’impressione di essere più piccolo - l’architetto ha progettato uno spazio che circonda un camino centrale in cemento armato. Alla sua destra, sul lato della cucina, un’apertura a tutta altezza conduce alla camera da letto, mentre alla sua sinistra, sul lato della finestra, c’è un’apertura in basso e un’altra in alto su una libreria in legno di olmo rivelano la zona notte e il bagno con la sua spettacolare ma discreta vasca incassata. Per massimizzare lo spazio, porte scorrevoli, finestre a golfo e pilastri in legno sono montati all’esterno delle pareti, un trucco che ingrandisce visivamente l’interno.

Una casa piena di oggetti e mobili di design

Un vecchio appartamento di 60 m2 a Eimsbüttel: Linda Käckermann, fondatrice del negozio vintage Ain't No Trash e Lina Mackeprang, fotografa, vivono qui - insieme a Fred, il coccodrillo di peluche.

Charlotte Schreiber / Fotografie: Gabriel Ramon, Untitled, 1980, Polaroid SX70; Horst P. Horst,(1906–1999) Lisa; Hair, 1939, Vogue , New York, January, 1940; Milena Braune, Danke, Darling!, 2023, New York City

La casa di Linda Käckermann e Lina Mackeprang ad Amburgo è un luogo accogliente, pur essendo composto da piccoli spazi. L'appartamento, che conta solo 60 m2 , si compone per la maggior parte di oggetti di seconda mano: «non abbiamo mai comprato nulla di nuovo, nemmeno piatti e cucchiai» raccontano Linda e Lina. «La lampada a forma di palma di Hans Kögl mi sta particolarmente a cuore; è un po’ in disaccordo con il resto dell’appartamento in quanto allo stile, ma è un ricordo, e significa molto per me. Collezioniamo molti libri di design e di fotografia. Questo ci ispirano molto, più di una bacheca di Pinterest. Forse si potrebbe anche dire che sono gli oggetti a scegliere noi. In ogni caso, amiamo tutto quello che è metal, gli oggetti molto lucidi e i mobili in plastica. E abbiamo una predilezione per le cose un po’ assurde». I tocchi di colore della casa provengono quasi esclusivamente dalle molte fotografie d'autore e opere d'arte che la coppia ama collezionare mentre per le pareti, hanno scelto un colore neutro e il pavimento un bel parquet color miele.

Un monolocale dall’anima newyorkese

Christie ha ingaggiato Doug Newton di BK Handbuilt per costruire il divisorio tra la zona giorno e la zona notte. Ha realizzato il letto con i tessuti di Tillett e ha usato le frange di Samuel & Sons per la base.

Genevieve Garruppo

Christie Ward e Sharif Zu’bi hanno rinnovato con sapienza e creatività un piccolo spazio del West Village, a New York. Un monolocale di 60 m2 che sono riusciti a trasformare in una dimora funzionale e bella. «La disposizione doveva essere rivista», dice Christie, riferendosi alla struttura precedente dell'appartamento. «La porta d’ingresso si apriva su un lungo corridoio con pochi armadi, che dividevano la casa al centro e lo facevano sembrare più angusto. I pavimenti non aiutavano di certo, con le loro assi di legno sottili, e le linee angolari del telaio della porta in cucina non facevano che aumentare la sensazione di chiusura. La cucina in stile dispensa, invece, non era poi così male. Anche il bagno aveva bisogno di una bella rinfrescata e la camera da letto doveva essere separata dalla zona giorno, a pochi centimetri di distanza». La priorità di Christie dunque, è stata quella di ricavare spazi, così ha trasformato il lungo corridoio in una zona pranzo definita e inserita fra armadi a muro. Ha anche modificato leggermente la cucina per collocare una scrivania nell’angolo vicino alla finestra e ha ingaggiato Doug Newton di BK Handbuilt per costruire una divisione tra la zona giorno e la zona notte. «Lavoro con Doug per quasi tutti i miei progetti e abbiamo ideato questo elemento per dividere lo spazio in due parti», racconta. «La parte superiore del divisorio è vetrata per far entrare un po’ di luce naturale e abbiamo chiuso la parte inferiore per creare un’atmosfera più intima».

Un piccolo appartamento haussmanniano a Parigi

La nicchia da pranzo è stata realizzata in esclusiva da Mosaic Factory. Ricorda gli anni Ottanta.

Yohann Fontaine

Colori vivaci e mobili su misura sono gli ingredienti principali che rendono speciale questo piccolo appartamento di 45 m2 del DJ francese Myd, progettato dall'architetto Anthony Authié. Questo ha trasformato una casa tradizionale in stile Haussmann in un universo luminoso, quasi irreale, incentrato sulla musica. Per farlo, ha rivestito il piccolo appartamento di un incredibile celeste baby con un tocco di rosa confetto. Il risultato? Un “appartamento Elektro-Haussmann” fresco, originale e un po’ insolito. Per raggiungere questo obiettivo, l’architetto ha mantenuto gli elementi che definiscono lo stile dell’edificio dagli anni ‘30, come cornici, battiscopa, stucchi e pavimenti in parquet. In generale, per Authié era importante non modificare la pianta che aveva a disposizione, ma gestirla e rinnovarla in modo giocoso. Le linee curve e le forme arrotondate degli arredi su misura sottolineano proprio questo approccio. Dietro i mobili si nasconde anche lo spazio per riporre oggetti nelle dimensioni limitate di questi piccoli spazi. Anche i mobili sono stati selezionati con cura: il tavolo su misura nella “nicchia” ricavata per creare la zona pranzo in terrazzo rosa e verde è stato realizzato in esclusiva da Mosaic Factory. Alcuni mobili sono stati disegnati da amici artisti e designer.

L’eleganza di un monolocale a Milano

Di fianco all'isola della cucina, il divano letto su misura di Falegnameria Ad Hoc. Applique Palma di Vibia.

Alessandro Santi

25 m2 sono le dimensioni di questo sofisticato monolocale a Milano. Il progetto è dello studio Archventil, ideato per un un giovane pasticciere che ha la passione per i l design e i viaggi. E ovviamente, la cucina. Il piccolo spazio, raduna in soli 25 m2 tutte le più importanti funzioni abitative, coniugandole con un'estetica contemporanea ed elegante. Studiato nei minimi dettagli, il progetto del monolocale al cm integra in un unico ambiente tutte le funzioni, l'ingresso è mascherato da una boiserie in modo da essere isolato dal resto della casa. Per mettere insieme le dimensioni ridotte di questo monolocale alle esigenze del proprietario che, proprio grazie alla sua professione ama ricevere ospiti in casa, Archventil ha optato per una soluzione su misura di Binova. La convivenza di più funzioni nella stessa stanza ha condotto le scelte di interior: i colori della cucina riprendono quelli delle pareti per armonizzarla con l’ambiente, il piano cottura di Elica integra la cappa per una maggiore armonia nelle forme, le applique Palma di Vibia, racchiuse da bordature Orac Decor, dialogano con quelle del living. Sempre sfruttando il motivo delle nicchie, usato per la cucina a parete, è stata realizzata un’alcova per il divano letto con luce appositamente calibrata e una libreria su un lato. L’armadio accanto è mimetizzato dalle bordature che fanno sembrare il volume parte dell'architettura della stanza.

Giochi prospettici per un appartamento a Montmartre

Giochi prospettici e atmosfera da club nel soggiorno grazie al tappeto a scacchiera e con grafiche backgammon (Codimat). Ai lati di una credenza vintage (Puces de Saint-Ouen), due specchi antichi su misura ingrandiscono la stanza. Davanti a un divano Togo vintage in pelle bianca di Michel Ducaroy, un tavolino in acciaio spazzolato (Das Studio) e due poltrone IKEA in pino massiccio e pelle di Karin Mobring del 1970. Alla parete si trovano due dipinti di Lauranne Elise Schmitt, realizzati per la casa. Sulla console, due candelabri in ceramica fatti a mano (Objekti). Applique Fly di Pierre Chareau (galleria MCDE).

Alice Mesguich

L’interior designer Lauranne Élise Schmitt ha progettato i piccoli spazi di un appartamento di 60m2 in rue Lamarck, ai piedi di Montmartre a Parigi. Rispetto al precedente appartamento, sul lato strada è stato eliminato un tramezzo per creare una zona soggiorno-pranzo-cucina, mentre sul lato del cortile è stata fatta tabula rasa, il corridoio, che occupava troppo spazio, è stato riadattato e la vecchia cucina è diventata una camera da letto, o meglio una suite padronale, con due porte scorrevoli in vetro ai lati della testata che si aprono sul bagno. In questo progetto Lauranne Élise Schmitt ha potuto dare libero sfogo al suo senso della simmetria. Nel soggiorno, specchi anticati su misura incorniciano una serie di armadi antichi per creare una prospettiva, preservando lo spirito haussmanniano dello spazio. Lo stesso vale per il suo gusto per il legno. Ogni cosa è stata progettata con cura, come la libreria a muro tra le due finestre del soggiorno. Questo mobile è stato progettato dalla stessa interior designer, così come i pensili e le basi della cucina che, come le cabine armadio della camera da letto, sono in mogano.

Lusso discreto in 42 m2

Una sottile matericità riveste le pareti. La pittura strutturata (DETALE CPH) crea una profondità in cui i toni beige si combinano con quelli ambrati del parquet. Tende trasparenti diffondono la luce, rafforzando visivamente la texture vellutata. Sulla parete, in primo piano, un collage di Audrey Noël (Wilo & Grove).

Clément Gérard

Un piccolo spazio a Parigi, nel 17°arrondissement, con una superficie di soli 42 metri quadrati: questa era la sfida per Cléophée Poli, direttore creativo e fondatrice di Cléo Interior Design. Per questo progetto è partita dal rivisitare la fluidità della disposizione originale, non ottimale data la superficie ridotta dell’appartamento. Cléophée ha creato uno spogliatoio più funzionale, sfruttando lo spazio disponibile grazie a un grande armadio su misura in grado di ospitare i contenitori e le scaffalature a giorno dell’ingresso e, sul lato della cucina, il frigorifero. Per dare l’impressione che l’appartamento fosse più grande di quanto sembri, le pareti, i soffitti e i mobili contenitori sono stati tutti dipinti dello stesso colore, un blu morbido, elegante e senza tempo. Il linoleum effetto legno è stato sostituito con piastrelle di ceramica nera esagonale, creando una bella continuità tra i pavimenti della cucina e del bagno, in linea con il parquet del soggiorno e della camera da letto.

43 m2 di pura energia a Milano

Come arredare una casa piccola? Ce lo spiega questo appartamento di soli 43 m2 a Milano. Il risultato è così una casa piccola in cui, tutto il necessario, è stato studiato appositamente su misura per entrare anche nell’angolo più piccolo e angusto.

Courtesy of Fo.Ca Studio. Foto di Simone Furioso.

Un appartamento di 43 m2 è stata la sfida degli architetti e designer Anna Foresio e Pietro Carlino di Fo.Ca Studio hanno studiato delle modalità per sfruttare al meglio ogni centimetro di spazio a disposizione. Basandosi proprio sulle esigenze della committente, i progettisti hanno dato vita a un ambiente aperto e colorato, dotato di un doppio ingresso in cucina, uno dal lato corridoio e l’altro dalla sala. Qui, «tutta la cucina è stata disegnata su misura», incluso il pavimento: un microcemento posato in opera, grigio per terra e giallo sulle superfici. Colori che, abbinati al blu notte dei mobili, «donano eleganza al tutto». L'idea di Fo.Ca Studio è stata quella di mantenere alcune porzioni di muratura esistente tra cucina e ingresso, svuotando la parete tra sala e cucina, in modo da avere un'unica zona giorno a vista, dotata di due finestre.

40 m2 progettati a tutta altezza

Questo monolocale di 40 m2 spicca per il suo scenografico soffitto voltato a doppia altezza, in cui, nella parte superiore troviamo il letto matrimoniale Muji. Sotto: il divano rifoderato comprato in un mercatino vintage così come il tavolo e cuscini acquistati in un mercato in Messico. Il celebre coffee table “Cicognino” disegnato da Franco Albini nel 1958 per Cassina, il tappeto greco e le sedie “Masters” di Philippe Starck con Eugeni Quitllet con Kartell.

Courtesy of Sam-architect.

All'interno dello storico palazzo milanese “Ca’ de Facc” -“casa delle facce”, si trova un monolocale progettato dagli architetti e designer di Sam-architect - Giuseppe Damonte e Umberto Pomini, che nasce dalla riconversione di un magazzino al piano terra di questo edificio storico. Una volta varcato il cortile interno e superata la porta d’ingresso, l'appartamento di 40 m2 - un ex magazzino completamente spoglio - spicca oggi per il suo scenografico soffitto voltato a doppia altezza e per le sue due grandi finestre che inondano gli interni di luce naturale. «Abbiamo sfruttato questa altezza per realizzare un grande soppalco sotto al quale sono stati nascosti tutti gli ambienti di servizio: cucina, lavanderia, bagno e ripostiglio». Osservando questo progetto di ristrutturazione la domanda non poteva che sorgere spontanea: come arredare al meglio un appartamento di soli 40 m2? «Colori chiari, materiali semplici e complementi d’arredo realizzati interamente su misura». Tutto qui sembrerebbe infatti essere stato curato e studiato nel dettaglio. Dalla scala che assume la doppia funzione di elemento contenitore e salvaspazio, sino alla cucina tailor made che è stata realizzata sfruttando ogni centimetro a disposizione.

Funzionalità scandinava e minimalismo nipponico

Il tavolo estraibile è solo uno dei tanti elementi intelligenti di questo piccolo spazio, dove non manca nulla, nemmeno la lavastoviglie.

MOTRENKO

Un appartamento luminoso di 29m2 a Varsavia pensato in stile Japandi. Si tratta di un ex magazzino nel centro storico di Varsavia, trasformato in monolocale dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’architetto Karolina Howorko dello Studio Hoka di Amsterdam ha sfruttato i soffitti alti 4,3 metri della dimora originale, per creare un soppalco aggiuntivo con una superficie di 9 metri quadrati per ospitare la camera da letto, creando così una zona notte separata chiaramente da quella giorno: una risorsa preziosa per uno spazio molto piccolo da vivere ogni giorno. Se da un lato il soppalco aumenta le dimensioni dell’appartamento, dall’altro Karolina Howorko ha voluto sfruttare al massimo ogni centimetro quadrato del primo piano, integrando il più possibile contenitori, elettrodomestici e mobili e creando soluzioni intelligenti. I mobili sono realizzati su misura e si ispirano allo stile japandi, mutuando modularità e funzionalità sia dal Giappone che dallo stile scandinavo. L’ingresso è dotato di numerosi spazi e armadi, tra cui uno per la lavatrice. La cucina - che scompare dietro una tenda - è dotata di lavastoviglie, forno e frigorifero, tutti nascosti sotto la scala, e persino di un armadietto per le bottiglie di vino. Al piano superiore, sotto il corrimano, una scrivania pieghevole permette di lavorare senza sacrificare lo spazio, consentendo così di dormire comodamente su un letto king size, e non su un letto singolo.

Un monolocale che insegna come vivere felici

Gli architetti di Fo.Ca Studio hanno alloggiato un piccolo angolo cottura che, seppur ridotto, è dotato di tutto l’indispensabile. Inoltre è anche perfettamente collegato con la zona giorno.

Courtesy of Fo.Ca Studio. Foto di Simone Furiosi

«Si tratta di un progetto studiato per un piccolo appartamento di circa 30 m2», spiegano i due architetti, Anna Foresio e Pietro Carlino di Fo.Ca Studio, «in cui la proprietaria, una giovane ragazza di 27 anni, ci ha espressamente chiesto di ottimizzare quanto più possibile gli spazi, pur mantenendo alcune delle caratteristiche preesistenti come il parquet nella camera da letto o la posizione del bagno». Partendo da qui, la zona dedicata al bagno si è così leggermente ridotta per fare spazio a una parete dotata di curvatura per permettere alla luce di arrivare sino in fondo e penetrare anche nella zona di ingresso. Qui, gli architetti hanno alloggiato un piccolo angolo cottura che, seppur ridotto, è dotato di tutto l’indispensabile oltre che essere direttamente collegato con la zona giorno. Tra la zona giorno e la camera da letto, «abbiamo optato per una grande apertura scorrevole per accentuare l’ingresso della luce naturale, creando un bel colpo d’occhio che va dall’ingresso fino alla finestra della stanza». Inoltre, il bagno è stato ridistribuito e la doccia ha trovato collocazione vicino alla finestra, creando una piccola nicchia accessoriata.

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