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2024
Questo volume è fondato sull’analisi filologica e sull’interpretazione del materiale inedito costituito dalle postille e dai disegni di Antonio da Sangallo il Giovane (Firenze, 1484-Terni, 1546) che figurano sulle pagine dei suoi quattro esemplari del De Architectura di Vitruvio, unica fonte teorica sull’architettura greco-romana disponibile nel Rinascimento. Questi marginalia, confrontati per la prima volta con il corpus dei disegni degli Uffizi di Antonio e con la sua architettura progettata e realizzata, consentono di ricostruire il percorso psicologico e culturale che l’architetto fiorentino compie dagli studi sul trattato latino alla realizzazione dei propri progetti. Tale percorso è a volte lineare, altre invece tortuoso e non privo di errori e fraintendimenti, ma è allo stesso tempo profondamente innovativo. Esso permette inoltre di comprendere il modo di ragionare di un architetto della prima metà del Cinquecento del quale rimangono – caso unico per questo periodo – libri annotati, disegni, progetti e opere. Studiando Vitruvio, Antonio affronta tutti gli aspetti dell’arte edificatoria classica, da quelli urbani fino ai minimi dettagli della decorazione, leggendo la fonte alla luce della conoscenza del suo tempo sull’architettura e la topografia della Roma antica, ancora in parte vista attraverso le lenti della cultura medievale.
Annali di architettura, 30
"Antonio da Sangallo il Giovane e Andrea Palladio progettisti di ville"2019 •
Museo dell'Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane -DISPENSE-
Annali di Architettura. Rivista del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, n. 29
Palladio e Antonio da Sangallo il Giovane sul grande tempio del Quirinale2017 •
Antonio da Sangallo. Architettura e decorazione da Leone X a Paolo III
Sostegno e adornamento. La versione di Antonio da Sangallo il Giovane2017 •
Presentazione del Museo dell'Architettura di Antonio da Sangallo il Giovane a Montefiascone, di Cristiano Tabarrini
Il metodo di alternative progettuali praticato da Antonio da Sangallo illumina la qualità di un autore ritenuto ingiustamente freddo e poco incline all'immaginazione e sperimentazione. Da Palazzo Farnese ai progetti per San Pietro e per il duca di Castro nuove osservazioni intorno all'architettura del Rinascimento.
Articolo di presentazione del Museo
DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER L’UMBRIA, Appendici al Bollettino, 33
Antonio da Sangallo il Giovane, il Cardinal Federico e il Palazzo dei Duchi Cesi di Acquasparta2016 •
“Grandiosa e bella fabbrica, della quale s’ignora l’architetto”; le conclusioni del Guardabassi (1872), sembrano essere tuttora in gran parte condivisibili. L’autore, nel senso di progettista, del palazzo Cesi di Acquasparta, non è stato fin qui individuato; né è del tutto completa la storia della sua realizzazione che interessa tuttavia, certamente, il periodo 1565/66-1579; tradizionalmente ricondotto al Vignola (nome troppo spesso utilizzato, nel periodo del cantiere di Caprarola, per attribuire la paternità di edifici del viterbese e zone limitrofe), il palazzo è stato poi associato (1931) al nome di Guidetto Guidetti, per il passo, certamente tutto da interpretare, di una lettera inviata nel 1561 da un agente del Comune di Rieti ai Priori di quel Comune; e quindi (1934) al nome del lombardo Giovan Domenico Bianchi, che le ricerche di archivio di uno storico locale, Angelo Biagetti, hanno con sicurezza individuato come architetto della fabbrica del palazzo dei sig.i Cesi, che però sembrano portare (come preciserà lo stesso Biagetti) alla sua identificazione, fondamentalmente, come esecutore (capo cantiere) e non come progettista (autore) dell’opera. Una più attenta contestualizzazione delle fasi relative alla realizzazione dell’edificio, alla vita del suo probabile e non discusso primo proprietario, il cardinale Federico Cesi (1500-1565) e, soprattutto, agli elementi stilistici della costruzione, lasciano intendere e sembrano portare ad altra, ben più importante figura di architetto cinquecentesco, con il riannodarsi della ideazione e progettazione di palazzo Cesi ad un celeberrimo episodio della storia dell’Umbria.
2020 •
2020 •
in “Atti del Convegno Internazionale di Studi Vitruvio nella cultura architettonica antica, medievale e moderna”, Genova 5-8 novembre 2001
Vitruvio visto dalle ricerche di archeologia dell’architettura2003 •
2019 •
Achademia Leonardi Vinci
Leonardo e Vitruvio: "de homine bene figurato"2023 •
Lo storico scellerato Scritti su Manfredo Tafuri
L’architetto e la memoria. Un frammento su Manfredo Tafuri giovane2019 •
Protagonisti e temi della critica d’arte nella prima metà del ‘900, atti del convegno Parma 2019
Adolfo Venturi e l'architettura2021 •