Sam Smith

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Informazioni su Sam Smith

Tra gli artisti scesi in campo nel pop del 21esimo secolo, pochissimi hanno raggiunto i livelli di vulnerabilità toccati da Sam Smith. “Non ho mai avuto paura di dire la verità nella mia musica”, ha detto ad Apple Music nel 2020. “La musica è letteralmente la mia migliore amica: è un sollievo, una forma di diario e di terapia”. Smith ha iniziato a guadagnare una notevole popolarità grazie a un paio di hit dance, ‘Latch’ dei Disclosure nel 2012 e ‘La La La’ dei Naughty Boy l’anno dopo. Entrambe ne hanno evidenziato il falsetto elastico ma non sono state in grado di dare abbastanza indizi rispetto alla tristezza che ne avrebbe definito l’esorbitante successo ottenuto in seguito. L’occasione è arrivata nel 2014 con la raffinata riflessione sull’amore non corrisposto di In the Lonely Hour, premiato col Grammy, e con il successivo The Thrill of It All del 2017, ispirato al dolore per la fine di una relazione. In questo secondo album, Smith – dopo aver vinto un Oscar per la canzone della colonna sonora di James Bond, ‘Writing’s on the Wall’ – si apre sul tema della fama improvvisa e abbraccia il proprio status di modello gay, sullo sfondo di ballate commoventi e infuse di gospel. È sempre stato evidente che la forza dell’artista risiede tanto nella sua voce quanto nell’incrollabile coraggio di mettere in piazza i più intimi dei sentimenti, come la solitudine, la confusione, la disperazione e il desiderio. Alla vigilia del terzo album, Smith scalpitava per alzare l’asticella del divertimento. Il viaggio emozionale culminato nell’annuncio della sua identificazione nel 2019 come non binario era stato dedicato alla ricerca di musica capace di cancellare il dolore ballando. “Credo di poter dire di non avere mai sperimentato la tristezza come nel 2019”, ha detto ad Apple Music, prima che la crisi del COVID-19 facesse la propria comparsa. “Ma fare canzoni tristi quando sei triste e poi andare in tour e cantare canzoni tristi non fa che portare altra tristezza. È stato entusiasmante per me cercare di riversare quel sentimento in qualcosa che avrebbe fatto ballare le persone e – cosa più importante – anche me. Per gran parte della mia vita – probabilmente per via di una queerfobia interiorizzata e di quella che mi circondava – ha prevalso la vergogna per quello che sono, sentendomi incapace di essere completamente ciò che sono attraverso la mia musica. Ogni volta che faccio un album, imparo a piacermi un po’ di più”.

LUOGO DI NASCITA
London, England
DATA DI NASCITA
19 maggio 1992
GENERE
Pop
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