Unlock complexity. Due parole che ci sono rimaste impresse durante la puntata del nostro podcast con Mirja Cartia d'Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 ORE “Mi sono spesso chiesta perché ho attraversato settori diversi nella mia carriera. La risposta è che amo affrontare sfide complesse. Sono attratta da situazioni particolarmente difficili dove posso contribuire a mettere ordine, creare strutture e dare una visione futura.” Sfidare la complessità e renderla accessibile è come una missione per Mirja Cartia d'Asero. Durante la puntata ci ha ricordato come ai suoi tempi "si studiasse, si prendeva il proprio titolo di studio e lo si metteva nel cassetto per passare al mondo del lavoro." In questo passaggio ci ha sottolineato come oggi, invece, i due mondi - istruzione e lavoro – invece non siano così divisi. Basti pensare al long life learning. “Investire nelle risorse umane è fondamentale.” Le imprese oggi – ci dice Mirja Cartia d'Asero – stanno affinando i propri strumenti per migliorare le competenze del personale, sia tecniche (hard skills) che trasversali (smart skills), un apprendimento continuo che si è reso necessario per rimanere al passo con l'evoluzione e la vastità di informazioni in cui siamo immersi. Il suo sogno nel cassetto? Lo potremmo riassumere con le stesse parole da cui abbiamo iniziato questo post: unlock complexity. Scrivere un libro - o contribuire a farne uno - che esplori quali sono le nuove sfide delle generazioni future e aiutarle a trovare i propri strumenti per affrontarle e navigare al meglio la complessità in cui si trovano. La puntata integrale è disponibile su Spotify: https://lnkd.in/dkc7A9ca Grazie a Mirja Cartia d'Asero per essere stata ospite del nostro podcast Istruzione Italia. Questo è il quarto episodio della stagione del nostro podcast con ospiti che fa parte del progetto #TomorrowEducation, un insieme di iniziative targate Talents Venture per costruire il futuro dell’istruzione e del mercato del lavoro. Per approfondimenti: https://lnkd.in/dWSrgzwz
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Oggi è stata una giornata speciale che vogliamo condividere con voi. Ha preso vita il primo evento della nostra iniziativa Tomorrow Education. Studenti e studentesse, università, aziende ed istituzioni hanno dato il proprio contributo per immaginare il futuro dell'istruzione. Abbiamo scandito la giornata in tre panel tematici, in cui ogni partecipante ha portato la sua visione sulle sfide dei sistemi formativi. Tra un panel e l'altro, abbiamo letteralmente vissuto il futuro dell'education, con casi pratici di realtà mista (mixed reality) e intelligenza artificiale. Ogni momento dell’evento ci ha dimostrato la volontà di tutti i nostri partecipanti di migliorare la vita delle persone grazie al potere dell'istruzione. Ma siamo solo all'inizio! Oggi è il punto di partenza di #TomorrowEducation: nei prossimi mesi, realizzeremo un insieme di progetti per raccogliere le posizioni e le idee di università, istituzioni, imprese, studenti e studentesse. Il nostro obiettivo? Costruire insieme il futuro dell’istruzione. E ora la parte più bella: le foto che catturano alcuni momenti della giornata, sperando di riuscire a farvi respirare almeno un po' dell'atmosfera che abbiamo vissuto noi oggi, tra futuro, passione e confronto.
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Tasse universitarie. Abbiamo invitato Alberto Scuttari, Andrea Rossi e Mauro Giustozzi a commentare la nostra analisi durante l'ultimo webinar di Tomorrow Education*. Partiamo da una fotografia della contribuzione studentesca: 2,8 miliardi nell’anno solare 2022. Nell’immagine: la ripartizione di questo gettito tra università statali, non statali e telematiche Vi lasciamo alcuni alcuni punti di vista emersi durante il confronto: i contributi integrali degli ospiti sono disponibili qui https://lnkd.in/duP_mA5Q) 🔹 Alberto Scuttari Presidente CODAU e DG Università degli Studi di Padova Le università offrono "prodotti diversi". Nel sistema universitario troviamo tre tipi di prodotti, diverse strutture di corsi e mercati distinti, con obiettivi formativi differenti. Queste diversità richiedono politiche mirate che riconoscano e rispettino tali differenze al fine di soddisfare le varie esigenze di ogni tipo di università. 🔹Andrea Rossi, Rappresentante delle Università non statali all'interno del CODAU e AD e DG dell'Università Campus Bio-Medico di Roma La sostenibilità diventa una sfida a volte quasi impossibile. Le università non statali affrontano un paradosso: per aumentare il numero di iscritti (e anche esoneri), devono assumere più docenti, il cui costo rappresenta il 60% delle spese totali. Tuttavia, aumentare il personale incrementa i costi, mentre più esoneri riducono il gettito. Questo rende la sostenibilità un obiettivo difficile da raggiungere. 🔹Mauro Giustozzi, DG di Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza La competitività dei territori può provocare un negativo circolo vizioso. Per attrarre più studenti, le università aumentano la loro competitività territoriale, ma questo può causare una diminuzione del gettito complessivo, mettendo a rischio la sostenibilità del sistema universitario. Ci teniamo a ringraziare tutti e tre i nostri ospiti per aver acceso il dibattito su questi temi che speriamo possa evolvere anche in altre sedi. Vi lasciamo alcuni materiali del webinar: 1. le slide mostrate nel Webinar: https://lnkd.in/dAwhA6ac 2. la registrazione del Webinar: https://lnkd.in/duP_mA5Q Ci vediamo dopo l’estate: il prossimo Webinar pubblico sarà il 4 ottobre sempre alle 11 e parleremo di "Istruzione e territori: il posizionamento delle regioni italiane, dati alla mano". È possibile iscriversi qui: https://lnkd.in/dbWGG6Ti *Cos'è Tomorrow Education? Una serie di iniziative targate Talents Venture dedicate a esplorare e costruire il futuro dell’istruzione insieme a università, istituzioni, imprese, studentesse e studenti. Scoprilo qui: https://lnkd.in/dWSrgzwz
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“Non avevo un vero sogno nel cassetto” È tra le prime cose che ci ha raccontato Betty Pagnin, People & Culture Director & Equity Partner di OneDay Group di cui fa parte BuddyJob. Dopo un percorso universitario in economia in cui “ha mangiato” più libri di marketing che altro, Betty Pagnin ci dice: “a 30 anni avevo capito quali erano i miei verticali, ma io volevo sperimentare diversi lavori, cambiare la mia identità professionale più volte. Quindi ho deciso di sperimentare la creatività nella professione. Non avevo un vero sogno nel cassetto, ma avevo l’ambizione di lavorare e divertirmi”. I 30 anni sono stati un momento decisivo per Betty Pagnin: un burnout. “Quel passaggio alla vita adulta” racconta “è il momento in cui se non ci arrivi con un minimo di consapevolezza ti crolla tutto addosso. Io dovuto fare il mio percorso per sciogliere il mio gomitolo chiedendomi chi volessi diventare da lì a 10 anni e quanto il lavoro dovesse identificarmi”. In questo percorso di crescita, le aziende e le università giocano un ruolo fondamentale, ma in due modi diversi. Le imprese “abilitano le performance e le università lavorano sul potenziale”. Si tratta di due obiettivi diversi, come spiega Betty Pagnin, che si muovono anche in tempi diversi: quello a breve termine per le imprese e quello su lungo periodo per le università. Ma è proprio questo incastro che permette alle persone di esprimere sé stessi nel modo più completo. Non a caso il consiglio di Betty Pagnin per le nuove generazioni, con cui abbia concluso la puntata, è stato quello di “orientare sé stessi investendo del tempo per farsi domande”. Nessuna scelta è irreversibile, bisogna partire dalle domande: “cosa ti guida? Cosa ti dà energia e cosa ti drena? Perché hai fatto determinate scelte in passato?” La puntata integrale è disponibile su Spotify: https://lnkd.in/eNGsBkci Grazie a Betty Pagnin per essere stata ospite del nostro podcast #IstruzioneItalia. Questo è il quinto episodio della stagione del nostro podcast con ospiti che fa parte del progetto #TomorrowEducation, un insieme di iniziative targate Talents Venture per costruire il futuro dell’istruzione e del mercato del lavoro. Per approfondimenti: https://lnkd.in/dWSrgzwz
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Il “boom” di Psicologia. Nell’ultimo decennio il sistema universitario ha assistito a una crescita vertiginosa delle iscrizioni a corsi di laurea triennali in Psicologia (classe di Laurea L-24). Questo fenomeno si è generato perché, a fronte di una fortissima domanda formativa da parte degli studenti, il sistema universitario italiano ha perseguito tre strade. 1. La prima è stata quella di introdurre nuovi corsi di laurea (aumentati da 37 a 46 in pochi anni) 2. la seconda (perseguita da un numero contenuto di atenei) è stata quella di eliminare o rivedere le barriere all’ingresso (i.e. i test di ingresso); 3. la terza è stata quella di ricorrere alla modalità telematica per l’erogazione dei corsi (scelta compiuta non solo dagli atenei telematici che hanno voluto posizionarsi sulle materie psicologiche, ma anche da cd. “atenei tradizionali”). Quanto accaduto con Psicologia è utile per riflettere su quale debbano essere i criteri che guidano gli atenei nelle scelte di espansione dell’offerta formativa. In altre parole, è sufficiente che ci sia una domanda formativa per ritenere che sia opportuno aumentare l’offerta? Tutti i dati raccontati sono presenti nella nota qui sotto.
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Come assumere neolaureati con successo. Dalla qualità della vita al rifiuto per il trasferimento: i fattori che stanno ridisegnando la propensione dei giovani ad accettare un’offerta di lavoro. Negli ultimi anni, il modo in cui i giovani laureati si approcciano al mercato del lavoro ha subito cambiamenti significativi. L'ultimo rapporto AlmaLaurea evidenzia due tendenze principali: 1. da un lato, l'equilibrio tra vita e lavoro sta diventando sempre più centrale nelle loro priorità 2. dall'altro, la disponibilità a trasferirsi per motivi professionali è in netto calo. I due fenomeni riflettono un cambiamento significativo nelle priorità e nei valori dei giovani laureati, caratterizzato da una maggiore importanza attribuita alla qualità della vita. Le aziende che abbracciano questi cambiamenti e promuovono una cultura aziendale che valorizzi il benessere personale saranno più efficaci nell'attrarre e trattenere i neolaureati, mantenendo un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro in evoluzione. Questo è un estratto della nostra newsletter mensile Talent for Company dedicata al mondo della talent acquisition. Se vuoi riceverla in anteprima ogni mese, puoi iscriverti qui: https://lnkd.in/dx2TeHRM
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2 temi centrali per questa newsletter pre-estiva: tasse universitarie e il boom di Psicologia. Approfondiremo il tema della contribuzione studentesca nel nell'ultimo webinar prima dell'estate che si terrà il 17 luglio alle h.11 per una durata di 30 min + una sessione di Q&A finale. Puoi iscriverti qui: https://lnkd.in/dE4APUQs Commenteranno con noi i principali insights dello studio: Alberto Scuttari, Presidente Codau e DG Università di Padova Andrea Rossi, Rappresentante delle Università non statali all'interno del Codau e AD e DG dell'Università Campus Bio-Medico di Roma Mauro Giustozzi, DG di Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza Nell'estratto della newsletter - che trovate qui sotto - un approfondimento di un trend, ancora poco discusso, che ci ha colpito particolarmente nelle nostre ultime analisi: un aumento senza precedenti degli immatricolati nei corsi di laurea in Psicologia. Per ricevere la newsletter mensile sull'higher education, iscriviti qui: https://lnkd.in/d2YGffbU
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SAVE THE DATE: mercoledì 17 luglio ci incontriamo per l'ultima volta prima della pausa estiva! Parleremo di finanza per l'istruzione raccontando tutti i dati in 30 minuti di webinar pubblico parte del progetto #TomorrowEducation*. Come sempre ci sarà la consueta sessione Q&A durante la quale interverranno tre ospiti a commentare i dati emersi dall'analisi: 🔹Alberto Scuttari, Presidente CODAU e DG Università degli Studi di Padova 🔹Andrea Rossi, Rappresentante delle Università non statali all'interno del CODAU e AD e DG dell'Università Campus Bio-Medico di Roma 🔹Mauro Giustozzi, DG di Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza Questo incontro è dedicato agli atenei che desiderano conoscere il proprio posizionamento sul tema. Per partecipare, l'iscrizione si trova nell'evento qui sotto⤵️ Ti aspettiamo! * Cos'è Tomorrow Education? È una serie di iniziative targate Talents Venture create per esplorare e costruire insieme il futuro dell'istruzione. Per scoprire le altre iniziative visita la pagina dedicata: https://lnkd.in/dWSrgzwz
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AAA. Talenti cercarsi. Ma dove? Sono 92 le realtà universitarie italiane in cui le aziende si devono avventurare per cercare – e forse trovare – i talenti di cui hanno bisogno. Tra questi 92, spiccano i “mega atenei” ovvero quelle università che offrono il maggior numero di iscritti e quindi bacini più ampi di competenze. Ed è qui che si nasconde un’altra complessità che le aziende si trovano ad affrontare: quella rappresentata dell’organizzazione dell’offerta formativa universitaria (nell’immagine 2). I laureati e le laureate con le competenze adeguate ai propri bisogni si nascondono tra i quasi 6.000 corsi di laurea. In questo contesto, individuare i segmenti in cui attrarre laureati e laureate è una sfida colossale per gli uffici delle risorse umane. Per avere un quadro completo e operativo di quali strumenti è possibile integrare al fine di cercare (e trovare!) i propri futuri talenti, vi lasciamo maggiori approfondimenti: 1. le slide mostrate nel Webinar di venerdì scorso: https://lnkd.in/dR8sQ947 2. la registrazione del Webinar: https://lnkd.in/drmsVzjK Ci vediamo al prossimo Webinar pubblico "Tasse universitarie: tutti i numeri sulla contribuzione studentesca" L'incontro si terrà il 17 luglio alle 11. È possibile iscriversi qui: https://lnkd.in/dawE7_At
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CEO Gruppo 24 Ore
2 settimaneGrazie per questa chiacchierata, divertente ed istruttiva!