Post di Massimo Chiriatti

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Massimo Chiriatti Massimo Chiriatti è influencer

Chief Technical & Innovation Officer

Tra umani e #AI, possiamo avere cinque casi possibili: . si ignora l'altro . si fa la guerra . umano che domina l’AI . l’AI che domina umano . e la totale interdipendenza. Dipende da noi.

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Alessandro Bottonelli

40+ years in Information and IT Security & ISO compliance

2 settimane

6^ opzione: si pensa ad altro ché la (presunta)AI non esiste. E dovesse mai un giorno "debolmente" accennarsi, si stacca la spina! Fatto!😎

sergio rossi

Scientific & Natural Hacker

1 settimana

Insomma... La logica verticale ci insegna che ciò che segue può essere corretta ma, se le premesse sono errate, allora la sequenza logica è errata. A livello relazionale tale "divergenza" può essere piccola o enorme. Premesso ciò, penso che nele affermazioni del post sia presente almeno un punto chiave nella comprensione dell'AI, punto chiave mal interpretato ma da quasi tutti seguito. Quindi con scenari teorici che rappresentano solo un caso tra tutti quelli possibil e, contemporaneamente, in essere continuando a svilupparsi. Mi serve spazio per spiegare ciò per cui lo descrivo in una diffusione con miei commenti. Per chi non ha voglia di leggerselo, il punto iniziale dell'errore freudiano è: plurale e singolare. Si pone una condizione di premessa plurale (umani) per poi ridurlo al singolare, umano. Essendo che la società umana non è formata da un uomo solo ma da tanti ed ognuno con il suo "modo di essere", mancano tutte le variabili quantitativamente più plausibili cioè il fatto che la categoria uomini possa far convivere contemporaneamente l'integrazione e l'essere in guerra

Alvise Giubelli

HumAI.it - Il giusto mix tra uomo e macchina

2 settimane

Manca la parziale interdipendenza che, tra l'altro, implica infiniti gradi.

Maria Emanuela Galanti

Organic Philosophy for sustainability and wise climate action

2 settimane

Come fa a "dipendere da noi" se l'AI invece diventa indipendente da noi? E se l'AI non diventa indipendente da noi, noi come facciamo a stare nella "totale interdipendenza"?

Gianluca Cighetti

Business Development & RSM @ Present Spa

2 settimane

Ciao Massimo, Il tuo ultimo post mi suscita una considerazione : l’AI (invenzione umana) è vista come un potenziale threat alla nostra capacità/volonta’ (Rif AI dominante). Ora non voglio evocare scenari distopici ma (e qui arriva la considerazione), ci possiamo permettere il rischio ? La dose di pessimismo è imputabile al lunedì mattina 🙂

Irene Tozzi

Digital/AI sociologist | Digital Consultant EY

4 giorni

C'è un altro scenario:l'umanità si estingue e l'AI con lei

Romeo Pruno

Director, Industry Advisory | Manufacturing & Mobility

2 settimane

Parlerei di #AGI a questi punto, giusto per non creare ulteriori hype.

Tiziana Allegrini

Spa Wellness Industry Expert | Generative AI Expert | Lean Management Expert | Author of "Wellness Lean Innovation"

1 settimana

Tecnobarocco 2.0 (rif. Tecnobarocco di Mario Tozzi, stranamente attuale)

Andrea Arrigo Panato

Valuation & Corporate Advisory | Board Member | Faculty member Ca’ Foscari Challenge School | Centro Studi ODCEC MILANO | Esperto ilSole24Ore | Autore Egea UniBocconi | Dottore Commercialista e Revisore Legale

2 settimane

Io mi fido di Star Treck, Spock è una risorsa fondamentale ma è J.T. Kirk il protagonista. Il problema è che per essere Kirk ci tocca essere bravi e non accontentarci ;-)

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Carlo Andrea Pattacini

Building connections between brands and people since 1995

2 settimane

questi 5 casi già convivono, e spesso in modalità mista: già oggi molti servizi sono basati su AI all'insaputa dell'utente finale, e sempre più (a meno di interventi del regolatore) sarà impossibile sapere se chi ci sta rispondendo è un umano o un bot basato su AI.

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