Le infernali battaglie spaziali di Cygni: All Guns Blazing

Proiettili, proiettili... e ancora proiettili.

Le infernali battaglie spaziali di Cygni: All Guns Blazing

Sono bene o male quattro anni che si parla di Cygni: All Guns Blazing e, dopo diversi rinvii (lo aspettavamo inizialmente nel 2021), il gioco di esordio di KeelWorks, piccolo team scozzese quasi a conduzioni familiare, è ormai in dirittura d’arrivo, visto che uscirà il 6 agosto su PC, PS5 e Xbox Series X/S al prezzo budget di circa 30 euro).

Lo avevamo visto in azione già la scorsa estate nell’evento londinese di Konami, che nel frattempo ha deciso di investire sul progetto come publisher, ma questa volta ho potuto giocarlo in tutta tranquillità per un paio di ore su PC e devo ammettere che, pur non essendo affatto un fan dei bullet-hell e shoot 'em up (l’ultimo che ho giocato è stato Radiant Silvergun su Switch l’anno scorso), Cygni: All Guns Blazing mi ha fatto una buona impressione.

Attacco o difesa?

Essenzialmente, la proposta di KeelWorks è un mix a tema sci-fi di meccaniche twin-stick shooter e bullet-hell a scorrimento verticale, tutto giocato su un’estrema frenesia di nemici e colpi da evitare, su un ritmo forsennato, su un livello di difficoltà decisamente superiore alla media e su un impatto grafico-sonoro di tutto rispetto sul quale tornerò dopo.

La prima cosa che mi è piaciuta in questa manciata di missioni è l’approccio al gameplay. La navetta spaziale della nostra eroina stellare può infatti sostenere molti colpi prima di esplodere e già questo fallo rende il gioco diverso da tanti classici del genere. Lo scudo della navetta è infatti resistente a diverse "bordate" nemiche e in più, raccogliendo i power-up energetici rilasciati dai nemici distrutti (più sono grandi e cattivi, più bonus si lasciano dietro), questi vanno a riempire automaticamente le barre blu dello scudo intorno alla nave. Di default, l'energia raccolta riempie gli scudi, ma può anche aumentare la potenza di fuoco indicata dalle barre arancioni. Ci si trova così spesso, con la pressione del dorsale destro e sinistro del controller, a scegliere se adottare un atteggiamento difensivo o se invece mettere in primo piano le barre rosse, che consentono di sprigionare attacchi più potenti.

Considerando che la quantità di nemici, laser, proiettili, raggi, mine e bombe è a dir poco stratosferica, ho scelto di optare quasi sempre per l’energia affidata agli scudi, ma in alcuni tratti di calma (molto relativa), ho preferito concentrare l’energia sugli attacchi e il bello è che questo passaggio è davvero istantaneo e si può fare in qualsiasi momento.


L’altro elemento che mi è piaciuto è legato all’attacco secondario rivolto verso la superficie. Se infatti la maggior parte dei nemici è rappresentata da altre nave spaziali, ci sono altre unità e installazioni nemiche che vanno colpite con l’attacco secondario rivolto verso il basso. Il risultato è che, oltre alle ondate incessanti di proiettili dei nemici standard da tipico bullet-hell, bisogna colpire anche questi obiettivi a terra, passando così molto spesso dall’attacco principale a quello secondario.

In più, l’attacco secondario va controllato con lo stick destro per la selezione degli obiettivi ed è qui che entra in gioco l’elemento da twin-stick shooter, che aggiunge ulteriore dinamismo a queste intensissime battaglie spaziali. Ci sono poi altri elementi tipici del genere come i missili teleguidati e la scelta del rateo di fuoco, il tutto "incattivito" dall’assenza di checkpoint all’interno della missione (che può durare anche 20-25 minuti) e da una difficoltà impegnativa anche a livello Facile, il primo che ho scelto per impratichirmi un po’ con il gioco (il tutorial infatti, seppur simpatico, non serve a granché).

L'eterno dilemma della difficoltà

Già a livello medio Cygni: All Guns Blazing è un’autentica esperienza hardcore che non perdona nulla (c’è una sola vita a disposizione contro le tre del livello Facile), mentre a livello Difficile sono durato giusto qualche minuto. Questo per farvi capire che il gioco è tutt’altro che una passeggiata pur se tra gli inevitabili potenziamenti da acquistare tra una missione e l’altra, la possibilità della modalità co-op in locale per due giocatori, la debole resistenza della maggior parte dei nemici e l’enorme quantità di power-up che rilasciano.


Certo è che l’assenza di checkpoint è un peso non da poco e gli stessi boss di fine missione (molto bello quello "a tenaglia" del secondo livello) non sono solo enormi, ma attaccano su più fronti in modi diversi con una potenza di fuoco inumana. Difficilmente quindi, se avete sempre rifuggito questo genere di giochi per l’impegno, i riflessi e la pazienza che richiedono, cambierete idea con Cygni: All Guns Blazing. Va però dato atto a KeelWorks di avere cercato di variare il più possibile i livelli come ambientazioni e nemici (la terza missione ha velocità davvero folli) e, soprattutto, di aver creato uno shoot 'em up visivamente molto bello, curato ed evocativo, pur se nei limiti del genere. Esplosioni, dettagli, fluidità, cut-scene tra una missione e l’altra (già, c’è anche una trama), con in più un commento musicale sempre epico e grandioso che fa da perfetto contrappunto sonoro a queste battaglie spaziali.

Bisognerà poi vedere cosa riserveranno le prossime missioni, che impatto avranno i potenziamenti sulla lunga distanza e, soprattutto, come il livello di difficoltà sarà gestito per evitare di impantanarsi in sessioni di gioco sì spettacolari ma anche frustranti e alla portata di pochi. Per ora, comunque, Cygni: All Guns Blazing ha messo in luce più pregi che difetti e già il solo fatto di vederlo uscire dopo anni di attesa non può che far piacere.

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